Il sindaco Biffoni: "Dobbiamo essere orgogliosi di come Prato ha affrontato l'emergenza sanitaria e per la tenuta del tessuto economico, continuiamo a lavorare insieme"
Un anno difficile, seguito ad un altro anno difficile, per l'emergenza sanitaria arrivata come uno schiaffo nel febbraio 2020 e trascinatasi fino ad ora tra lockdown, mascherine, tamponi e vaccini da somministrare. Si è aperta stamani ripercorrendo queste tappe la conferenza stampa di fine anno del sindaco Matteo Biffoni e della giunta comunale, un modo per tirare le fila di quanto avvenuto, fare il punto della situazione e anche un auspicio per l'anno che verrà. "Un anno fa, esattamente il 27 dicembre 2020, a Prato è stato somministrato il primo vaccino anti-Covid. Qualche mese dopo si è aperta la campagna vaccinale estesa a tutta la popolazione e oggi si stanno facendo le terze dosi e i vaccini ai più piccoli - ha esordito il sindaco Biffoni, che appena terminata la conferenza stampa ha accompagnato i figli al centro Pegaso per la vaccinazion - Questo per dire come a fronte di una situazione certo non rassicurante, con un numero di contagiati in aumento, dobbiamo però essere tutti consapevoli del grandissimo passo avanti che è stato fatto grazie ai vaccini. E’ da quel 27 dicembre che abbiamo iniziato a vedere la luce in fondo al tunnel (un tunnel molto lungo e a tratti molto buio, perché anche qui abbiamo perso persone care) e, anche se con difficoltà, stiamo parlando di ripresa da ogni punto di vista".
"Il 2020 è stato l’anno in cui il Comune,è stato impegnato nell’affrontare un’emergenza senza precedenti - ha proseguito il sindaco - Per ciascuno di noi la vita ha un prima e un dopo la pandemia, inutile negarlo. E lo stesso vale per questa città della quale dobbiamo tutti essere orgogliosi. Orgogliosi per come Prato ha affrontato l’emergenza, per la responsabilità di una comunità che ha un tasso di vaccinazione altissimo, perché il tessuto economico ha tenuto anche se il manifatturiero è uno dei settori che più di ogni altro ha sofferto. Siamo tutti consapevoli che non è finita, ci preoccupa l’impatto sociale che avrà da gennaio lo sblocco degli sfratti, ma abbiamo lavorato tutti ogni giorno pancia a terra e soprattutto con una rete di collaborazione vera che per questa città non è scontata.
I 10 milioni di euro che arriveranno a Prato, al Comune, per le imprese del distretto ne sono un risultato concretissimo. Una cifra mai vista sul nostro territorio, ottenuta grazie a una interlocuzione seria con il Governo - ringrazio ancora una volta la sottosegretaria Caterina Bini e l’assessore Benedetta Squittieri - un lavoro proficuo di collaborazione con tutte le categorie economiche (Confindustria, Cna e Confartigianato), il supporto dimostrato dai parlamentari del territorio e da tutti quei senatori che hanno votato l’emendamento. E lo stesso spirito di collaborazione lo abbiamo sperimentato in tutte le fasi più cruciali di questi mesi: penso ai costanti tavoli di lavoro con Confcommercio e Confesercenti, l’azzeramento della Tari dopo che già negli anni scorsi abbiamo eliminato il pagamento del suolo pubblico, il sostegno alle attività che sono state colpite dalle chiusure resesi necessarie per la pandemia, alle società sportive che hanno dovuto rallentare la propria attività in modo significativo (entro aprile 2022 sarà erogata la seconda tranche di contributi), ai Circoli che hanno subito perdite per la chiusura dell’attività a causa del Covid.
E non dimentichiamo le famiglie e le persone in difficoltà: i servizi sociali e la società della salute hanno garantito tutto l’anno la prosecuzione delle attività con risultati importanti, basta pensare che non vi sono più utenti in lista di attesa per i servizi per gli anziani (assistenza domiciliare, assegni di cura, pasti caldi, etc). Si è proseguito con l’attuazione del piano per la lotta alla povertà e l’inclusione sociale, abbiamo aperto nuove strutture di accoglienza (Casa Anna e Casa Renato). Un grande lavoro è stato fatto sul fronte casa: il contributo affitto è passato da 500mila euro pre-Covid a 1,75 milioni di euro nel 2021, a cui si affianca il contributo straordinario per emergenza Covid e lo scanso sfratto. Persiste una criticità sul fronte casa: su 1650 domande pervenute (ancora da verificare i requisiti) potremo contare su 250 alloggi disponibili, nonostante il grande lavoro di ricerca di alloggi. Contiamo sui fondi Pnrr per i quali Epp ha presentato un progetto importante. Ricordiamo che a breve saranno assegnati anche 72 alloggi a locazione calmierata (via di Gello).
Il 2021 è stato l’anno in cui si è da un
lato continuato a gestire l’emergenza, dall’altro si
è lavorato sul breve-medio periodo per ricostruire la
ripresa della Città e su progetti di più lunga
gittata perché non possiamo permetterci di restare fermi.
Vanno in questo senso tanti interventi, a partire da quelli di
forestazione urbana e sulla mobilità
sostenibile: se vogliamo non essere bla, bla, bla dobbiamo
intervenire in modo risolutivo a livello urbanistico. Gli obiettivi
dell’Agenda europea non si raggiungono a parole, ma solo se
ciascuna città e ciascun cittadino fa la propria parte. E
quindi capisco chi si lamenta per le file, ma mettere in
discussione il potenziamento delle piste ciclabili e dei percorsi
ciclopedonali è una questione di sicurezza e di salute.
Altrimenti è ipocrita parlare con i giovani di Fridays for
future o incontrare qui le classi delle nostre scuole, dove i
bambini ti chiedono proprio questo: di lasciare un mondo un pochino
migliore, più sostenibile. L’efficientamento
energetico, Prato Urban Jungle, la forestazione urbana con il
coinvolgimento di aziende, associazioni, la ciclovia Prato-Firenze,
il pedibus e tanto altro vanno in questa direzione.
Abbiamo appena ottenuto 6 milioni di euro dei fonti per il
credito sportivo con il bando Comuni in pista che ci
permetterà nei prossimi anni di intervenire con la
realizzazione di nuovi 10 km di piste ciclopedonali, parcheggi,
miglioramento del traffico veicolare e della sicurezza stradale,
efficientamento energetico e implementazione del verde lungo queste
direttrici. E a proposito di interventi di riqualificazione e
mobilità non perdiamo di vista il progetto del tunnel del
Soccorso: andiamo avanti, nonostante la lunga burocrazia,
l'iter sta procedendo come confermatomi dal commissario nelle
scorse settimane.
La sostenibilità non è una parola che va di
moda, è una necessità: nell’economia circolare,
nel
turismo (basta pensare al successo della via
Medicea, di Eat Prato Walking, ma anche del nuovo progetto di
turismo industriale con TIPO che sarà implementato nel 2022
e che concilia la nostra tradizione manifatturiera con la scoperta
dell’archeologia industriale. E tutto questo senza
dimenticare quello che già abbiamo e che siamo andati a
migliorare: basta guardare i tantissimi interventi di
riqualificazione dei giardini, delle Cascine di Tavola con la
realizzazione di un’area per la conservazione della
biodiversità, la realizzazione di nuove aree sgambatura e
orti (anche all’interno del carcere, con una valenza sociale
importante).
E nonostante un anno tutt’altro che normale, non dimentichiamo il grande successo della Cultura. Nel corso del 2021 il servizio cultura, officina giovani, il servizio biblioteca e la scuola di musica, in stretta connessione con la Regione e con tutte le istituzioni culturali partecipate (orchestra, musei e teatri, in particolar modo), hanno fatto il possibile e l'impossibile per mantenere vive le attività pur in costanza di divieto di accesso ai cittadini e al pubblico e pur avendo dovuto calibrare le stesse attività in ragione delle riduzioni di capienza. L’edizione del Settembre è stata un successo, in termini di offerta, di pubblico e di sicurezza. Proprio oggi capiremo meglio quali saranno i provvedimenti previsti dal Governo che andranno ad impattare sugli eventi: anche per Capodanno abbiamo sin da subito scelto la via della prudenza senza cedere alla paura.
Ci abbiamo sempre messo l’impegno e anche di più, andando ben oltre le nostre competenze, soprattutto nell’affrontare i problemi. Penso al tema dello sfruttamento lavorativo, dove siamo l’unico Comune in Italia ad aver siglato un protocollo che coinvolge tutte le istituzioni locali – dalla Procura ai sindacati, dalle categorie economiche ai professionisti – per contrastare l’illegalità e tutelare i diritti delle persone secondo percorsi chiari e ben definiti. Abbiamo stretto un accordo con la Regione Toscana sul fronte della formazione che significa non soltanto maggiori opportunità occupazionali ma anche una cultura forte della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ecco, su questo concedetemi un appello, anzi un grido d’allarme. Nel nostro distretto nel 2021 sono morti tre lavoratori: Sami a Montale, Luana a Montemurlo e Giuseppe a Campi Bisenzio. Tre vicende molto diverse, ma comunque tre morti. Pochi giorni fa abbiamo inaugurato la panchina bianca per ricordare le vittime di incidenti sui luoghi di lavoro. Nel 2021 in Toscana e nel Paese intero abbiamo avuti numeri da emergenza: è necessario che con la ripresa vi sia anche un intervento decisivo da parte dello Stato su questo fronte. Non è possibile – ripeto non è possibile – morire lavorando. Non è una questione di Montale, Montemurlo e Campi Bisenzio, non è un problema del distretto: è un’emergenza nazionale. Ed è anche un’emergenza culturale, così come lo è quella della violenza di genere, altra emergenza che si è acuita in questo ultimo anno".
"E guardiamo al 2022 - ha concluso il sindaco - L’anno della sfida del Pnrr, su cui ho già più volte espresso la mia opinione, della necessità di una forte ripresa economica e sociale, di un po’ di serenità. Con un augurio: riuscire a tornare a vivere tutti insieme la festa della Città il prossimo 8 settembre, con la gente per strada e in piazza. Ecco, se questo avverrà significa che il peggio sarà davvero alle spalle.
edr
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