salta la barra


Comune di Prato

 indietro
22/02/2022 12:30
Mangani ok Immigrazione A marzo l'inizio dei tirocini in azienda

"Nei nostri panni. Cenciaioli si diventa": una nuova opportunitą di lavoro per i soggetti vulnerabili le vittime di sfruttamento

Sono 5 i tirocinanti selezionati tra gli 80 titolari della protezione del Sistema di accoglienza e integrazione

A partire da marzo cinque giovani del Sistema di accoglienza e integrazione impareranno direttamente in fabbrica il difficile e richiestissimo mestiere del cenciaiolo: stamani in Palazzo Comunale è stato presentato " Nei nostri panni - Cenciaioli si diventa", un progetto sperimentale per l'inclusione lavorativa di soggetti vulnerabili e vittime di sfruttamento, approvato dalla Giunta comunale su proposta dell'assessore all'Immigrazione Simone Mangani.

All'illustrazione erano presenti l'assessore Simone Mangani, Niccolò Cipriani fondatore RIFÒ, Roberto Macrì presidente della Fondazione Opera Santa Rita, Massimo Paolieri dell'Associazione Tessile Riciclato Italiana (A.S.T.R.I), Silvia Tarocchi del Consorzio Italiano Implementazione Detox, Anselmo Potenza presidente di C.N.A. Erano inoltre presenti Federico Gualtieri di Filpucci, Barbara Miliotti di Milior, Elisa Melani di Beste.

Il progetto, che nasce dalla collaborazione dell'azienda RIFÒ con la Fondazione Opera Santa Rita e con il supporto del Servizio Sociale e Immigrazione del Comune, si pone un duplice obbietivo: la sostenibilità ambientale, selezionando prodotti tessili riciclabili, e la sostenibilità sociale, integrando presso aziende del territorio soggetti fragili e vulnerabili inseriti nel progetto S.A.I (Sistema Accoglienza e Integrazione).

"Questo progetto è importante perché aggiunge un pezzo alle politiche sul territorio - ha spiegato l'assessore all'immigrazione Mangani - Se sul contrasto allo sfruttamento lavorativo la rete tra le istituzioni è molto presente e forte, dal punto di vista di possibilità di emersione da una situazione di sfruttamento siamo ancora deboli. Questo progetto va in questa direzione: unisce il Terzo Settore con gli imprenditori e coi finanziatori, che mettono a disposizione delle risorse per i percorsi di formazione per persone che escono da situazioni di sfruttamento lavorativo".

Tra le 80 persone titolari di protezione nel progetto S.A.I. ne sono state selezionate 5 per il progetto pilota "Nei nostri panni - Cenciaioli si diventa". "Ad essere importante è la rete progettuale attorno a questa iniziativa, con l’auspicio che sia da esempio per altri soggetti - ha aggiunto Mangani".

In merito al valore del progetto si è espresso anche Roberto Macrì, presidente della Fondazione Opera Santa Rita: "Il progetto, che si basa come tutte le collaborazioni tra Santa Rita e Rifò sull'idea di fare impresa guardando anche alle tematiche sociali, realizzerà un'operazione di alto profilo recuperando la dignità di soggetti fragili e vulnerabili e poi offrendo un valore aggiunto al nostro territorio".

A condividere le parole di Macrì è Niccolò Cipriani, ideatore del progetto, che ha concluso: "L'obiettivo era quello di collegare socialmente la produzione al nostro territorio, quindi allargare i benefici di quello che noi facciamo e vendiamo al territorio in cui questo avviene. Possiamo creare anche un impatto maggiore rispetto al semplice tornaconto economico".

Il progetto, finanziato da Rifò con 15.475 euro e con altri 10mila dalle aziende Filpucci, Beste, Bellucci, Milior e M&A, risponde alla necessità delle imprese di impiegare personale qualificato per sostituire professionalità tipiche del tessuto produttivo cittadino che stanno scomparendo, come il mestiere del cenciaiolo, e impiegarle nell’attuale contesto della rigenerazione dei tessuti. 

Al progetto "Nei nostri panni - Cenciaioli si diventa" aderiscono anche l’Associazione Tessile Riciclato Italiana (A.S.T.R.I), l’organizzazione Cardato Riciclato Pratese, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato per la formazione e la sicurezza (C.N.A.), la F.I.L. (Formazione Innovazione Lavoro s.r.l.) e il Consorzio Italiano Implementazione Detox. L'iniziativa si inserisce nella preziosa attività del Servizio Immigrazione per il progetto S.A.I. (Sistema Accoglienza e Integrazione), di cui il Comune di Prato è capofila, e S.A.T.I.S. (Sistema Antitratta Toscano Interventi Sociali).

Attualmente i tirocinanti stanno seguendo un programma di formazione aziendale obbligatoria (antincendio, primo soccorso, sicurezza di base, patente del muletto) e un approfondimento sulle peculiarità del distretto tessile pratese, ma a marzo saranno già collocati nelle aziende ospitanti: Nuova Fratelli Boretti s.r.l., Gori Alberto Materie Prime Tessili s.n.c., Tre G s.r.l., Paolieri Renato e Figlio s.r.l. e MaBi s.r.l.. Le aziende sedi dei tirocini sono a conduzione familiare, ossia il contesto più idoneo per inserire persone con vulnerabilità.

Il progetto ha una durata di 12 mesi, a partire dalla promozione tramite social media a cura di RIFÒ, avvenuta a novembre 2021.

mp

118/22

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina