Il Comune di Prato si mobilita concretamente per l'Ucraina
Il Comune di Prato si mobilita concretamente per fornire gli aiuti necessari al popolo ucraino ed ha già attivato il Comitato Pro Emergenze, che si riunirà questa sera per rendere operative le iniziative. È stato questo l'oggetto dell'incontro avvenuto oggi tra il sindaco Matteo Biffoni, l'assessore all'Immigrazione Simone Mangani, l'assessore alla Pubblica Istruzione Ilaria Santi, l'assessore alle Attività produttive Benedetta Squittieri e i rappresentanti della comunità ucraina di Prato, tra cui Don Nicola Dzudzar.
Incontro che è stato preceduto da una precisa presa di
distanza dell'Amministrazione dagli eventi avvenuti
sabato in piazza, durante la manifestazione contro la guerra.
"Sono fortemente rammaricato e prendo le distanze da alcuni
atteggiamenti, che ritengo inaccettabili, che si sono verificati
alla manifestazione di sabato. È stata l'unica piazza dove
sono accadute cose simili. Una manifestazione che non è
stata organizzata dal Comune, ma a cui come tanti cittadini abbiamo
voluto partecipare in forma privata per sostenere il popolo ucraino
aggredito", ha sottolineato il sindaco Biffoni.
L'incontro con i rappresentanti della comunità ucraina
si è incentrato soprattutto sull'aiuto concreto per chi sta
affrontando questa tragedia: "Come città di Prato
contribuiremo nella raccolta e invio di beni attraverso il Comitato
Pro Emergenze. In queste ore sta arrivando un grande slancio di
generosità, ci giungono richieste dalle persone su cosa
possono fare per aiutare. Riattiveremo quindi il Comitato Pro
Emergenze della Città di Prato, come facciamo in tutti i
casi in cui ci sono delle situazioni di particolare
criticità e crisi, per far sì che tutte le forze in
campo abbiano un riferimento istituzionale. In questo modo sappiamo
chi fa cosa e siamo in grado di certificare quello che accade".
Sul fronte accoglienza degli ucraini in fuga dalla guerra vi
è già un intenso confronto istituzionale, mentre
tutti gli uffici comunali, in particolare Immigrazione e Pubblica
Istruzione sono già pronti per dare assistenza in caso di
necessità. "La maggior parte delle persone in fuga vuole
tornare quanto prima nel proprio Paese, si tratta di donne e
bambini dato che per gli uomini sotto i 60 anno non è
possibile uscire dal Paese. Il confronto con la Prefettura è
costante".
Oggi il sindaco sarà alla Prefettura di Firenze per fare il punto della situazione e domani, in qualità di presidente Anci Toscana, sarà al Ministero dell'Interno a Roma per capire quali canali si possano attivare. L'assessore all'Immigrazione Simone Mangani sarà invece oggi alla Prefettura di Prato per coordinare le iniziative e le azioni di accoglienza sul territorio.
Il Comune ha attivato una mail per i cittadini ucraini presenti a Prato che hanno necessità di segnalare difficoltà: emergenzaucraina@comune.prato.it
gf
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