Il modello Prato per l'inclusione, il Servizio Immigrazione presenta attivitą e servizi alla delegazione europea
Dopo l'avvio dei lavori in Palazzo comunale, la delegazione europea in visita-studio a Prato per le politiche di inclusione e inserimento lavorativo si è spostata nella sede del Servizio sociale e Immigrazione in via Roma 101 per gli approfondimenti sui progetti L.A.I.V Lavoro, Alloggio, Istruzione, Vulnerabilità e S.A.T.I.S , Sistema Antitratta Toscano Interventi Sociali.
Ai delegati sono state illustrate le attività del Servizio e lo status quo dell'immigrazione a Prato, da cui è emerso che i cittadini stranieri residenti sono 44.507, a fronte di una popolazione totale di 194.312 persone, ovvero il 22,9%. Numeri che confermano Prato come la provincia italiana con la maggior incidenza di stranieri rispetto agli autoctoni. In base ai dati 2021, la media italiana è di 8,7%, corrispondente a 5.171.894 stranieri residenti. Degli stranieri che vivono a Prato 27.829 sono di nazionalità cinese, cioè il 62%. Prato è inoltre la provincia d’Italia con il maggior numero di studenti con cittadinanza straniera, il 28% circa (in Toscana 14,5%), ovvero 10.823. Di questi il 56,4% è cinese.
Ampia attenzione è stata dedicata ai progetti in corso per la mediazione culturale e per l'inclusione, soprattutto sui banchi di scuola per i bambini e i ragazzi che arrivano in corso d'anno e che devono imparare l'italiano come prima ed indispensabile forma di integrazione. Per loro sono stati pensati percorsi di sostegno e campi estivi dedicati.
Illustrata anche la rete locale del Sistema antitratta Satis, con le attività svolte a Prato dagli operatori delle cooperative sociali CAT e Sarah con le unità di strada, lo sportello di ascolto, la consulenza, il programma di protezione sociale e il reinserimento sociolavorativo.
cb
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