Emergenza Ucraina, Biffoni incontra il Presidente del Consiglio Draghi
Il sindaco Matteo Biffoni ha incontrato oggi a Palmanova, presso
la sede civile regionale del Friuli Venezia Giulia, il Presidente
del Consiglio Draghi e il commissario di Protezione Civile Fabrizio
Curcio, con la prefetto Ferrandino del ministero degli Interni e il
presidente della Regione Friuli Fedriga.
Al Presidente del Consiglio Draghi, Biffoni, in
qualità di delegato Anci immigrazione, ha ribadito le
richieste dei Comuni al Governo, con particolare attenzione
all'accoglienza e alla gestione dei minori ucraini, di cui
purtroppo in tantissimi non accompagnati: "Siamo davanti a una
situazione eccezionale che richiede uno sforzo epocale. Noi sindaci
siamo pronti a fare la nostra parte nella maniera più
efficace possibile, ma sappiamo di essere di fronte ad una
situazione molto complessa e delicata proprio perché
riguarda la vita di migliaia di minori, in tanti casi soli, che
diventano diretta responsabilità del nostro Paese e dei
Comuni. Per questo è necessario offrire le migliori
capacità e le migliori strutture a disposizione, attraverso
regole certe e uniformi su tutto il territorio nazionale.
È necessario che i Comuni siano messi nelle condizioni di
accogliere i minori disponendo delle risorse necessarie per
supportare le procedure con un fondo ad hoc della protezione
civile".
Secondo i dati forniti dal ministero degli Interni, il 40% dei minori ucraini arrivati ad oggi nei nostri Comuni sono infatti bambini tra i 6 e i 14 anni. "L’Anci è pronta a mettere a disposizione la rete SAI già attrezzata ma è necessaria una semplificazione nelle procedure di ampliamento delle strutture e dei servizi così da offrire una rete flessibile in base ai bisogni - ha sottolineato Biffoni -. Nel frattempo devono essere messe a disposizione dei Servizi sociali dei Comuni regole chiare per la gestione degli affidi temporanei presso le famiglie che avranno inevitabilmente bisogno di un sostegno da parte nostra". E' stata ricordata anche la necessità di un coinvolgimento diretto dei Comuni e la rapidità negli interventi: "Noi sindaci siamo disponibili a confrontarci e a lavorare insieme come abbiamo già fatto in altre occasioni emergenziali ma abbiamo necessità di condividere modalità e metodi per essere consapevoli di ciò che accade sui nostri territori e risponderne di conseguenza".
edr
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