"Vagamonti - Italia 100 giù per su", il viaggio-simbolo di Gianluca Mantovani per sensibilizzare alle malattie croniche
Da Lampedusa alla Valle Aurina a piedi, dall'estremo più a sud dello stivale a quello più a nord. Più di 2mila chilometri in 100 giorni con la tenda sulle spalle e in compagnia della fidata cagnolina Tosca. È il viaggio-simbolo del pratese Gianluca Mantovani, affetto da patologie autoimmuni, per sensibilizzare l'opinione pubblica e lanciare un messaggio a chi soffre di malattie croniche.
Oggi, a pochi giorni dalla partenza prevista per il 1
aprile, in Palazzo comunale è stata
presentata l'iniziativa
"Vagamonti - Italia 100 giù per su", alla
presenza dello stesso Gianluca Mantovani e del sindaco
Matteo Biffoni.
Presenti anche il dott. Fabrizio Cantini, primario del
reparto di reumatologia presso l'ospedale Santo Stefano di Prato,
che sarà di supporto medico durante il viaggio e
che ha già preventivato in strutture sanitarie in Calabria,
Lazio e Veneto le indispensabili trasfusioni endovenose che
Mantovani deve eseguire ogni mese per non perdere il beneficio
delle terapie. Hanno partecipato inoltre i rappresentanti
di Dechatlon, che fornirà l'abbigliamento e il
materiale necessario per il viaggio, e di LeoPet, che ha
studiato uno zaino ideato apposta per la cagnolina Tosca, di White
Radio, che seguirà Mantovani durante il cammino facendo
dirette durante le loro trasmissioni, Simone Falci, veterinario
presso la Clinica Borgonuovo che garantirà
l'assistenza e il controllo medico utile per Tosca, oltre ad aver
già individuato il cibo che consentirà al border
collie di essere in forza e in salute, il fotografo
e videomaker Andrea Foligni, che seguirà Gianluca
lungo il percorso registrandone e fotografandone la
quotidianità, per produrre poi un docufilm, e Francesco
Toccafondi, che proverà insieme a Mantovani a realizzare un
libro alla fine del viaggio.
"Il calore della gente che ho attorno non mi fa sentire solo" - ha esordito Gialuca Mantovani, che ha aggiunto: "Sono una persona normalissima e conduco una vita normalissima, nonostante le difficoltà che ho avuto e che sto affrontando. Sono una persona come ce ne sono tante, affette e segnate dalle malattie autoimmuni. Ma dopo aver salito una faticosa collina c'è sempre il panorama mozzafiato: questo è lì per tutti e vorrei che questo mio messaggio arrivasse a chiunque".
"Amici, parenti, sostenitori e sanità pubblica. Soprattutto quest'ultima supporta Gianluca per affrontare il viaggio in sicurezza, mantenendo la situazione attuale di salute - queste le parole del sindaco Matteo Biffoni - Non era scontato, ma la scienza medica e il sistema sanitario hanno trovato una forma di tutela per affrontare una sfida complessa che porterà in fondo una testimonianza meravigliosa: quello di Gianluca è un viaggio che percorre l'Italia intera senza nascondere il problema di salute che lo riguarda, anzi. Una bellissima testimonianza di 'anormale normalità', che può dare fiducia e speranza a chi incontra situazioni simili nel proprio percorso di vita e che dimostra come la medicina possa permettere condizioni buone di vita, nonostante le patologie".
Gianluca venerdì 1 aprile comincerà il suo viaggio che si snoderà lungo sentieri Cai, sentieri religiosi, antichi tratturi. Venticinque chilometri al giorno in media con 17 kg di zaino in spalla. Nelle sue previsioni questo lungo viaggio-simbolo dovrebbe terminare il 10 luglio: "Ma non ho in mente una data di arrivo - chiarisce Gianluca - non è una impresa sportiva, viaggerò rispettando i miei tempi e i miei ritmi. Inoltre "Vagamonti" è una 'impresa' che non finisce a luglio, perché il mio vero obiettivo è quello che verrà dopo, alla fine di questo tragitto per sensibilizzare a questo tipo di malattie silenziose".
Nelle intenzioni di Gianluca Mantovani, infatti, c'è l'idea di portare avanti il lavoro dell'associazione "Vagamonti APS", un contenitore esperienziale di tante attività con lo scopo di sensibilizzare, di aiutare e di sostenere le persone con patologie, con disabilità o semplicemente persone che vogliono conoscere la montagna per la prima volta. "Donare a queste persone la possibilità di passare fuori a camminare un sabato o una domenica rappresenta per loro moltissimo - ha spiegato Mantovani". Per cui, col sostegno de la "Rete del dono" (www.retedeldono.it) è attiva una raccolta fondi da devolvere alla ricerca e al progetto "Crowdfunding La Rete del Dono".
Il viaggio è stato organizzato dai soci dell’associazione "Vagamonti APS" con il patrocinio del Comune di Prato e la collaborazione di A.T.Ma.R Prato Associazione Toscana Malati Reumatici, Decathlon Prato, LeoPet, Ambulatorio Veterinario Borgonuovo di Prato, e con il contributo del reparto di Reumatologia di Prato che darà il suo importante supporto per la continuazione della terapia di Gianluca.
gf
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