In partenza dall'Interporto pratese il treno per l'Ucraina con 1000 tonnellate di aiuti umanitari per un milione di euro
Un treno merci speciale, carico di aiuti umanitari per le popolazioni ucraine colpite dalla guerra, partirà lunedì 11 aprile da Prato con destinazione Szczebrzeszyn, cittadina polacca a 20 chilometri dal confine con l'Ucraina e a meno di 100 chilometri da Leopoli (UA). Dal centro di smistamento polacco i beni di consumo, il cibo e i medicinali saranno poi instradati dal Governo ucraino verso il proprio Paese, dove arriveranno prima di Pasqua.
Il progetto nasce da un'idea del Comune di Prato e della Società interporto della Toscana centrale di Prato. Grazie alla collaborazione offerta da Mercitalia Rail Srl, azienda pubblica del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che gestisce il trasporto merci in Europa, in pochissimi giorni è stato possibile organizzare un treno merci composto da una ventina di vagoni che potesse trasportare circa 1.000 tonnellate di aiuti umanitari del valore di circa un milione di euro
All'iniziativa ha subito aderito la Regione Toscana, che ha coinvolto anche il Dipartimento nazionale di Protezione Civile e l'Ambasciata ucraina a Roma. Si sono tutti prontamente attivati per permettere la migliore riuscita dell'iniziativa, attivando anche la collaborazione con il Comune di Verona e la Regione Veneto che gestiscono l’hub nazionale di raccolta di aiuti umanitari per l’Ucraina a Verona.
Stamani nella sede della Protezione civile pratese è stata presentata la raccolta in corso a Prato per riempire il "vagone di Prato": erano presenti il sindaco Matteo Biffoni, l'assessore all'Immigrazione Simone Mangani, il presidente della Provincia Francesco Puggelli, l'assessora alla Protezione Civile di Montemurlo Valentina Vespi, il vicesindaco del Comune di Vaiano Marco Marchi, Marcello Ramalli del Comitato Pro Emergenze della città di Prato, il responsabile comunale della Protezione civile Sergio Brachi, la dirigente comunale del Servizio Pamela Bracciotti, Sergio Tarabugi e Andrea Dominejanni dell'l'Interporto della Toscana Centrale e Carlo Stolfi di Prato Aiuta Prato.
Il sindaco Matteo Biffoni ha commentato questo importante gesto di solidarietà: "Il progetto nasce ed è fortemente voluto da Prato, ma viene sposato dal presidente Giani e dalla Regione Toscana per farlo diventare la più grossa spedizione di sostegno verso i campi profughi nei quali sono raccolti gli oltre 4 milioni di cittadini ucraini che stanno fuggendo dalle follie della guerra. Il sostegno dei cittadini pratesi, dei toscani e di tante aziende del territorio è immenso - ha proseguito il sindaco - e, grazie a un importante lavoro di logistica, arriverà a destinazione con materiale necessario. Un obiettivo importante col quale possiamo dare sostegno alle popolazioni ucraine, sperando che torni presto la pace e che queste persone possano rientrare nelle loro case".
Uno dei venti vagoni del treno verrà riempito col materiale raccolto e acquistato dal sistema di solidarietà dell'area pratese. Le donazioni effettuate al Comitato Pro Emergenze della città di Prato verranno convertite in generi alimentari specificatamente richiesti dalle popolazioni ucraine. Come ha spiegato Ramalli, il Comitato ha voluto fin da subito puntare sulla raccolta economica poiché era consapevole delle difficoltà logistiche nell'invio del materiale e del cambio repentino delle necessità durante il conflitto.
Provvederà all'acquisto del materiale con i 24mila euro raccolti dalle donazioni e investirà ulteriori 45mila euro, presi da un fondo di riserva che aveva . Prato si occuperà esclusivamente di materiale alimentare, mentre la Regione Toscana procederà anche all'acquisto di medicinali e apparecchi medicali.
Sergio Brachi della Protezione civile ha spiegato come la cittadinanza possa continuare a contruibuire per aiutare le popolazioni vittime degli orrori e delle tragedie della guerra: "Il materiale che stiamo raccogliendo e che abbiamo già raccolto, in parte donato dalla cittadinanza e in parte acquistato direttamente dal Comitato Pro Emergenze della città di Prato, verrà caricato sul treno, ma la cittadinanza potrà collaborare per il proseguo facendo delle donazioni e permettendo l'acquisto di ulteriore materiale".
"L'Interporto della Toscana Centrale ha il primato in Italia di essersi mosso per primo per capire se e come fosse possibile organizzare una spedizione di questa portata- ha detto Sergio Tarabugi per l'Interporto della Toscana Centrale - Abbiamo ottenuto nel giro di pochi giorni una conferma dalle Ferrovie dello Stato che si sono offerte, assieme alle ferrovie austriache, ceche e polacche, di farlo circolare gratuitamente. Bisogna dire che questo trasporto ferroviario costerà all'incirca 50mila euro".
La merce verrà raccolta dalle varie Protezioni civili locali e verrà fatta arrivare all'interporto già pronta per essere trasferita sui vagoni. Per questo viaggio sono, infatti, richieste specifiche disposizioni di dimensioni e imballaggio. Proprio per questo motivo la donazione economica consente una più efficace organizzazione del materiale, ma diverse associazioni, come Cieli aperti e Prato aiuta Prato nel territorio pratese, si sono rese disponibili a organizzare e imballare il materiale donato direttamente.
"Dal punto di vista logistico lo sforzo è immenso. Il nostro sistema è motivo di orgoglio - ha commentato il presidente della Provincia Francesco Puggelli - e possiede una spina dorsale molto resistente, capace di dare un segnale concreto e sostanzioso. Fin da subito la Provincia di Prato si è spesa senza limite, considerando le offerte di ospitalità e la solidarietà spontanea e questo treno è un'altra dimostrazione".
Gli enti locali, l'associazionismo e il volontariato, i
cittadini possono continuare a donare per assistere le popolazioni
civili ucraine colpite dalla guerra. La raccolta fondi è
promossa dal Comitato Pro Emergenze della città di
Prato:
IBAN:
IT31A0306921531100000005806
Causale:
"Emergenza Ucraina"
Istituto creditizio:
Banca Intesa Sanpaolo
mp
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