L'assessora Squittieri: "Istituzioni ed associazioni datoriali e sindacali insieme per diffondere una vera cultura della sicurezza sul lavoro"
Potenziare la formazione e la diffusione della cultura della sicurezza per realizzare una vera prevenzione degli incidenti sul lavoro e realizzare strumenti che consentano di rafforzare concretamente in azienda tutte le attenzioni per il rispetto delle norme in materia di sicurezza, è questo l'obiettivo a cui sta lavorando il tavolo di concertazione tra Comune di Prato, associazioni di categoria e sindacati e da cui dovranno emergere progetti che coinvolgano sia le imprese che i dipendenti, ma anche le scuole superiori della città e i percorsi di formazione professionale per i giovani. Oggi ricorre la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, un tema di grande attualità purtroppo per il susseguirsi di infortuni anche mortali sui luoghi di lavoro: l'anno scorso la Toscana ha registrato 55 morti bianche e dall'inizio dell'anno le vittime sul lavoro sono già 10: "Quello della sicurezza sul luogo di lavoro è un tema da affrontare quotidianamente, non solo quanto avvengono fatti così gravi, ma di fronte a questi numeri il nostro pensiero non può non andare a Sabri, a Luana e a Giuseppe - afferma l'assessora alle Attività Produttive Benedetta Squittieri - Dietro a questi numeri ci sono persone che hanno perso la vita o hanno compromesso la loro salute per sempre ed è fondamentale che tutti mettano l'impegno necessario, istituzioni, associazioni ed imprese, per costruire una vera cultura della sicurezza sul lavoro, un diritto irrinunciabile. Per finanziare i progetti si potrà attingere anche ai 10 milioni di sostegno economico alle imprese del settore tessile del distretto industriale approvati dal Governo nel nell'ultima legge di bilancio".
E oltre alla salute sul luogo di lavoro ci sono anche la salvaguardia dei livelli occupazionali e le condizioni di lavoro: l'assessora Squittieri interviene anche in merito alla ‘ clausola sociale’ nei bandi di gara pubblici, che il recente disegno di legge per la riforma del Codice degli appalti, approvato in Senato e attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, renderebbe semplicemente facoltà delle stazioni appaltanti e non più un obbligo. L'assessore Squittieri esprime la propria preoccupazione a fronte di questa ipotesi chiedendo che a livello nazionale si intervenga perché sia ripristinata l’obbligatorietà della clausola sociale: "Deve essere rispettata non solo la sicurezza del lavoro, ma anche la sua dignità - dice Squittieri - La clausola sociale è uno strumento a garanzia della conservazione del posto di lavoro nel caso di aggiudicazione dell'opera ad altra impresa da parte della stazione appaltante".
cb
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