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Comune di Prato

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05/05/2022 18:08
Comune di Prato Consiglio Comunale Oggi la seduta straordinaria convocata su richiesta dei Gruppi di opposizione e dedicata al progetto che sorgerą a Baciacavallo

Hub del riciclo tessile, la presentazione in Consiglio comunale

L'impianto tratterą per il post-consumo l'intero futuro fabbisogno della Regione Toscana (20.000 tonnellate/anno) e per il pre-consumo tratterą circa la metą dei rifiuti prodotti dal distretto del tessile (14.000 t/anno).

Si è tenuta oggi la seduta straordinaria del Consiglio comunale sul progetto dell'Hub tessile, richiesta dai Gruppi consiliari di opposizione.

In Salone consiliare erano presenti il sindaco Matteo Biffoni, l'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis, l'assessora alle Attività produttive Benedetta Squittieri, l'assessore regionale alle Infrastrutture digitali Stefano Ciuoffo, Enrico Venturini di Tecnotessile, Lorenzo Pancini di CGIL, Marco Bucci di CISL, Rodolgo Zanieri di UIL, Cinzia Grassi, Francesco Viti e Giada Conidi di CNA Toscana Centro, Francesco Marini, Marcello Gozzi e Fabia Romagnoli di Confindustria Toscana Nord, il presidente di Confartigianato Toscana Luca Giusti, il presidente di ALIA Nicola Ciolini, il direttore Alessandro Canovai e il tecnico Francesco Tiezzi.

IL PROGETTO NELL'AMBITO DI NEXT GENERATION PRATO, LE CARATTERISTICHE TECNICHE E I COSTI. -

La seduta è stata aperta dall'assessora Squittieri, che ha ripercorso le tappe che hanno portato al progetto dell'Hub tessile, che parte dalla pianificazione europea che prevedeva la realizzazione degli hub di riciclo e da una richiesta delle categorie economiche  che ha visto coinvolte anche le parti sociali e le istituzioni in un'ottica di condivisione nel segno dell'economia circolare.

Il 20 luglio 2021 al Centro Pecci è stato presentato il documento Next Generation Prato, il risultato di un intenso percorso di confronto, condivisione e dialogo avviato dal 2020 con i principali stakeholder circa la strategia che la citta intende adottare nel prossimo futuro intercettando le risorse del PNRR, affrontando temi e proponendo progettualita che assicurino una transizione ecologica .

Un sistema virtuoso che prende poi forma con il Protocollo d'Intesa del febbraio 2022 siglato da Comune di Prato,  Alia, Gida, Next technology tecnotessile, Confindustria, Confartigianato, Cna, Camera di Commercio e i sindacati Cgil, Csl e Uil  che prevede la realizzazione di un Textile Hub per la valorizzazione degli scarti tessili nell'impianto di via di Baciacavallo.

Come ha spiegato poi l'assessore all'Urbanistica e Ambiente Valerio Barberis, s ono 24 le schede del documento Next Generation Prato e la scheda numero 7 è dedicata a "Prato Hub europeo del riciclo tessile". Quest'ultima si pone l'obiettivo di identificare Prato come hub strategico a livello locale e internazionale per il recupero e il riciclo dei prodotti tessili. Per raggiungere questo fine, l'Amministrazione valuta la realizzazione del Textile Hub per consolidare il ruolo di Prato come polo tecnologico e operativo del riciclo tessile a livello europeo.

Tra gli obiettivi specifici vi sono indirizzare le produzioni tessili in un'ottica di progettazione circolare, incrementare le dotazioni infrastrutturali dedicate alla raccolta, recupero e riciclaggio dei materiali di scarto, aumentare il riciclaggio del tessile di almeno il 20% rispetto ai livelli attuali e partecipare alla creazione del network europeo degli hub per il riciclo del tessile.

Come hanno spiegato il presidente di Alia Nicola Ciolini, il direttore Alessandro Canovai e l'ingegner Tiezzi, con l'hub di via di Baciacavallo, Alia Servizi Ambientali realizzerà nel Comune di Prato un impianto di selezione automatica per i rifiuti tessili post e pre-consumo, al fine di garantire il loro successivo riutilizzo e/o riciclo. Per il post consumo l'impianto tratterà l'intero futuro fabbisogno della Regione Toscana (20.000 tonnellate/anno) e per il pre-consumo tratterà circa la metà dei rifiuti prodotti dal distretto del tessile (14.000 t/anno).

Nello specifico, dopo una prima cernita manuale dedicata alla selezione di indumenti idonei al riutilizzo, l'impianto separerà automaticamente i rifiuti tessili al fine di consentire l’avvio alle operazioni di riciclo, garantendo alle aziende utilizzatrici materiale selezionato per mezzo di sensori ottici Near infrared spectroscopy capaci di riconoscere e differenziare i tessuti per tipologia di fibra tessile e colore.

Per quanto riguarda il livello dell'impatto ambientale dell'hub tessile, i dati stimati mostrano un'incidenza relativa.
I rifiuti tessili si trovano allo stato solido e non in polvere, quindi non sono pericolosi. Gli impianti saranno dotati di sistema di aspirazione, al fine di garantire la massima salubrità degli ambienti di lavoro ed evitare il deposito di eventuali polveri sui tessuti.
Dal punto di vista del rumore, le attività saranno effettuate all'interno degli impianti evitando dispersione acustica. Infatti verrà rispettato il Piano di Classificazione Acustica (PCCA).
Il processo, inoltre, non produrrà reflui industriali ma esclusivamente reflui civili convogliati in pubblica fognatura.
Per quanto riguarda l'impatto su via di Baciacavallo, strada ad alto scorrimento, l'incidenza sul traffico della viabilità esistente sarà modesta, prevedendo circa due-tre mezzi all'ora.

L’organizzazione del sito prevede la realizzazione di due fabbricati industriali. Un capannone ad un solo piano fuori terra della superficie di circa 6.000 mq e alto 9 metri ed un altro articolato in 2 piani di 2200 mq totali. L’intervento sarà dotato di impianto fotovoltaico.
A ciò si aggiungono una tettoia di circa 1.100 mq per lo stoccaggio delle balle di tessuto “end of waste”, 10.000 mq di aree per movimentazione e parcheggio dei mezzi e 3.700 mq di aree verdi con alberi ad alto fusto per la schermatura delle costruzioni e protezione dagli agenti atmosferici.

Il costo totale previsto per la realizzazione dell'intero progetto è di poco meno di 19 milioni di euro (18.992.403 euro)   - di cui 2,1 milioni candidati ad ottenere i finanziamenti del PNRR - comprendente gli interventi sul suolo che ospiterà l'hub, la realizzazione degli edifici stessi e delle infrastrutture specifiche necessarie al funzionamento dell’impianto, l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature.



mpgf

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