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Comune di Prato

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30/05/2022 15:22
Mangani ok Immigrazione F.I.L., nell'ambito del progetto COMMIT, si avvicina ai cittadini stranieri e con loro effettua dei colloqui di sensibilizzazione alla ricerca attiva del lavoro regolare e sicuro e alla fruizione dei servizi territoriali

Un Camper per informare e sensibilizzare sul lavoro regolare dei migranti

L'assessore Simone Mangani: "Con il progetto COMMIT, nella rete in cui è anche coinvolta la Regione, compiamo un passo importante per rendere consapevoli i lavoratori del confine tra sfruttamento e corretto rapporto di lavoro"

Oggi, in Piazza del Comune, l'assessora regionale all'Istruzione e Formazione professionale Alessandra Nardini e l'assessore al Coordinamento delle politiche per la cittadinanza e le comunità migranti di Prato Simone Mangani hanno partecipato all'attività sperimentale del punto mobile di informazione e sensibilizzazione sul lavoro regolare dei migranti, realizzato da F.I.L. (Formazione Innovazione Lavoro) nell'ambito del progetto COMMIT – Competenze Migranti in Toscana -, di cui la Regione Toscana è capofila.

Il progetto, che ha visto già coinvolti 400 utenti provenienti da diversi Paesi, in particolar modo Pakistan, Bangladesh e Nigeria, ha preso il via a marzo e continuerà il percorso itinerante fino a metà giugno.

Oggi, in Piazza del Comune, gli orientatori di F.I.L. e ARTI (Agenzia Regionale Toscana per l'Impiego) hanno portato un furgone attrezzato per contattare i cittadini stranieri, per effettuare con loro dei colloqui di sensibilizzazione alla ricerca attiva del lavoro regolare e sicuro e volti alla fruizione dei servizi territoriali, come il Centro Impiego, ma anche altri servizi come quelli erogati dai Comuni e dalla ASL Toscana Centro. Questa attività, che è presente ormai da mesi, nasce dal presupposto di avvicinare i cittadini migranti alle istituzioni ed ai servizi, incontrandoli nella loro quotidianità e nei luoghi da loro maggiormente frequentati.

Il Progetto COMMIT, finanziato attraverso il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI), di cui sono partner ARTI, ANCI Toscana, Consorzio Servizi Lavoro, Solidarietà Caritas e Consorzio Metropoli, punta a rafforzare il sistema per l'inclusione lavorativa dei migranti nel territorio toscano attraverso la qualificazione dei servizi per l'orientamento al lavoro, il rafforzamento della collaborazione tra attori pubblici, del privato sociale e del tessuto imprenditoriale. Asse portante del progetto è la valorizzazione delle competenze dei cittadini stranieri per mezzo di percorsi formativi, di aggiornamento professionale, di validazione di competenze, di azioni per il contrasto allo sfruttamento lavorativo.

"Siamo contenti perché la lotta contro lo sfruttamento è uno dei pilastri delle politiche che promuoviamo - ha dichiarato l'assessora regionale all'Istruzione e Formazione professionale Alessandra Nardini -. Il progetto COMMIT, attivo non solo nel settore agricolo, ma anche in quello tessile e edile, ha offerto un contributo importante per essere presenti sul territorio e per permettere che emergessero i fenomeni di sfruttamento. Come Regione stiamo lavorando per mettere in una cornice azioni di questo tipo per riuscire ad imprimere una nuova forza che, anche grazie a rapporti di rete, le integrii e le coordini. In Toscana - ha concluso l'assessora Nardini - non c'è spazio per lo sfruttamento".

"Il furgone itinerante nasce dall'esigenza di F.I.L. di essere tra le persone - così l'amministratore unico di F.I.L. Serenza Tropepe -. In questo modo abbiamo la possibilità di raggiungere persone che non hanno familiarità con il centro per l'impiego e, inoltre, vi è modo di spiegare le opportunità che anche il Comune offre con i suoi sportelli".

Sul progetto si è espressa anche Monica Becattelli, presidente di ARTI Toscana: "Non soltanto questo progetto consente agli utenti di essere informati sui servizi ed, eventualmente, di essere accompagnati fuori da dinamiche di sfruttamento, ma offriamo anche la possibilità di portare alla luce le loro competenze, valorizzando quelle acquisite e maturate nel tempo".

Simone Mangani, assessore al Coordinamento delle politiche per la cittadinanza e le comunità migranti, ha invece spiegato l'utilità di un mezzo itinerante per sensibilizzare al tema dello sfruttamento sul luogo di lavoro: "Lo sportello mobile va nei luoghi di socialità e informali, quindi non di produzione, dove i lavoratori tendono a scomparire e preferiscono non denunciare".     



gf

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