Tari 2022, aumento tariffe rispetto al 2021 quando furono utilizzati fondi Covid e risorse proprie per abbattere le tariffe
Approderanno domani in Consiglio comunale le tariffe Tari 2022, che vedranno un aumento di circa il 10% sulle utenze delle aziende e dell'8% sulle abitazioni. Come ha spiegato oggi l'assessore al Bilancio Benedetta Squittieri alla Commissione consiliare 2 Economia e Finanze, presieduta da Lorenzo Tinagli, l'aumento è determinato dal maggior importo del Piano Economico e Finanziario che dovrà essere bollettato: da 42.117.221 euro nel 2021 a 45.107.533 del 2022, ovvero 2.990.312 euro in più, corrispondente al 7%. Infatti anche se il costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti è stato inferiore (46.670.040 nel 2021 tra costi fissi e costi variabili, contro i 45.338.737,00 di quest'anno), l'anno scorso per non subire aumenti in un momento di grande difficoltà per cittadini ed imprese a causa del Covid l'Amministrazione comunale decise di destinare i contributi dello Stato per il Covid per ridurre le tariffe della Tari per un importo complessivo di 1,3 milioni, oltre a poter portare in detrazione circa 3 milioni relativi a conguagli sui costi di gestione del servizio di anni pregressi.
All'aumento del PEF si aggiungono le minori imprese registrate al 31 dicembre 2021, ovvero 63 in meno rispetto al'anno precedente, per un totale di 200mila metri quadrati. Infine altre 39 aziende hanno scelto di non usufruire dei servizi di raccolta rifiuti di Alia e di rivolgersi ad un altro gestore, pagando così solo la parte fissa della tariffa ma non la parte variabile. Una torta che è più grande, in sostanza, da suddividere però tra una base inferiore, portando ad aumenti fino al 10% circa per il non domestico e fino all'8% per il domestico.
L'assessore Squittieri ha poi illustrato le agevolazioni sociali, chiarendo che sono confermate anche per il 2022 le modifiche regolamentari che hanno consentito nel 2021 di ampliare il numero dei beneficiari del contributo: tra i requisiti necessari per avanzare la richiesta vi è essere residenti a Prato da almeno un anno alla data di presentazione della domanda di agevolazione, non avere morosità per annualità pregresse ed avere un reddito Isee tra i 7500 e i 13.500 euro (12.500 fino al 2020): per questa fascia di reddito è prevista l'esenzione parziale fino ad un massimo del 50% (30% fino al 2020) dalla sola quota variabile della tariffa.
cb
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