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Comune di Prato

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07/06/2022 14:09
Leoni Flora Mobilità Buzzi, Livi, Cicognini, Conservatorio San Niccolò, Cicognini-Rodari, Da Vinci e Dagomari. Gli alunni hanno partecipato a laboratori partecipativi prima di elaborare nuove proposte

Percorso casa-scuola, 6 istituti superiori redigono il Manifesto della mobilità sostenibile

L'assessora alla Mobilità Flora Leoni: "Voi ragazzi dovete rappresentare il cambiamento verso un tipo di mobilità sempre più sostenibile. È il momento di passare dai principi statuiti ai fatti"

Basta al massimo un quarto d'ora per andare a scuola a piedi o in bici senza lo stress del traffico delle ore di punta. È questo uno dei risultati emersi dallo studio condotto da Simurg nelle scuole superiori pratesi nell'ambito del progetto del Comune "Demos", Didattica Inclusiva e Mobilità Sostenibile, che ha coinvolto oltre 200 studenti. Il Manifesto che rappresenta il decalogo della Mobilità sostenibile è stato presentato stamani in Palazzo Comunale, alla presenza dell'assessora alla Mobilità Flora Leoni, di Elena Canna e Daniele Mirani di Simurg Ricerche e dell'ingegnere Marco Nuti del Servizio Mobilità e Infrastrutture del Comune, e sono stati mostrati anche i risultati del Masterplan partecipato della mobilità scolastica sostenibile alla base del manifesto stesso. Presenti in Salone consiliare anche alcuni ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado coinvolte nel progetto: Buzzi, Livi, Collegio Cicognini, Conservatorio San Niccolò, Cicognini-Rodari, Da Vinci, Dagomari.

Il percorso del Masterplan, realizzato con la collaborazione del Comune e di Simurg Ricerche, ha visto i ragazzi di diverse classi misurarsi in laboratori partecipativi, sia in plenaria che specifici per plesso, con l'obiettivo di analizzare le diverse modalità utilizzate per recarsi a scuola sul territorio cittadino e per riflettere sui relativi impatti di natura ambientale, economica e sociale che gli stessi spostamenti producono. Sono stati quindi effettuati questionari e sono state analizzate anche graficamente le residenze dell'utenza scolastica rispetto ai plessi scolastici da raggiungere. I risultati che emergono dai dati mostrano in modo significativo come una quota importante di studenti, stimabile intorno al 65%, abiti ad una distanza spesso inferiore ai 10-15 minuti, da percorrere a piedi o in bicicletta, dalla scuola che frequentano.

In parallelo ai laboratori partecipativi, alcuni insegnanti sono stati coinvolti in un percorso formativo volto ad approfondire le competenze della figura del Mobility Manager Scolastico, ruolo ormai indispensabile, insieme a quello del Mobility Manager Aziendale, per un corretto approccio alle politiche di mobilità casa-scuola e casa-lavoro, strettamente interconnesse con gli indirizzi provenienti a sua volta dal Mobility Manager d'area che a Prato è di competenza comunale. Come per le aziende, anche le scuole sono tenute a dotarsi di un Piano Spostamenti Casa Scuola, da aggiornare annualmente, e che rappresenta non solo la fotografia delle abitudini di spostamento dell'utenza scolastica, ma costruisce di fatto le basi per agire sulla riduzione dell'uso dei mezzi privati a favore di spostamenti più sostenibili e meno impattanti.

Il progetto ha fatto emergere diversi aspetti del problema e alcune criticità comuni a molte città italiane, ma ha altresì delineato numerose opportunità per migliorare. Tra i numerosi spunti fatti emergere dai ragazzi, i più significativi sono stati raccolti in un vero e proprio Manifesto della mobilità sostenibile casa-scuola che non solo formula le 3 regole per andare a scuola in modo sostenibile - "Entro 1km vai a piedi!"; "Entro 3km usa la bici!"; "Più lontano, usa l'autobus o il treno!" -, ma chiarisce le ragioni per cui è importante occuparsi del tema della sostenibilità anche offrendo dei suggerimenti e dei consigli.

"L'obiettivo fondamentale che ci si è proposti prima di elaborare il Manifesto era quello di osservare i dati oggettivi nel campo della mobilità scolastica - ha commentato l'assessora alla Mobilità Flora Leoni - Il fatto che dai dati elaborati emerga che oltre il 60% degli studenti abiti in un raggio compreso tra i 500 metri e i 5 chilometri dalla scuola che frequentano ci offre un concreto punto di partenza: è possibile maturare una vocazione ambientale". L'assessora Leoni ha poi aggiunto, rivolgendosi agli alunni delle scuole: "Avete configurato dei principi condivisibili e a voi sta rappresentare la spinta verso il cambiamento, così da adottare azioni sempre più rivolte ad una mobilità sostenibile. È il momento di passare dai principi statuiti ai fatti".    

"L’auspicio ovviamente è che i suggerimenti, le proposte e le indicazioni arrivate dai ragazzi e rivolte in particolare ai loro coetanei non rimangano sulla carta, ma diventino spunto per l’attivazione di nuove pratiche di mobilità tra i giovani - ha aggiunto Elena Canna di Simurg Ricerche - Tra gli obiettivi che ci proponiamo per il futuro c'è la creazione di una rete tra i Mobility Manager Scolastici per condividere strategie, azioni, modalità comunicative e co-progettare eventi ed attività di aggiornamento, ma anche la formazione di nuovi Moblity Manager delle scuole e lo stimolo all'adozione di Piani degli Spostamenti Casa Scuola degli istituti che ancora non lo hanno".

gf

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