Vagamonti, Gianluca e la cagnolina Tosca saranno a Prato domenica 12 giugno
La boa d'arrivo è Prato, ma dopo qualche giorno di meritato riposo Gianluca Mantovani e la cagnolina Tosca riprenderanno il loro cammino in compagnia di chi vorrà seguirli, per continuare ancora questo viaggio-simbolo realizzato per sensibilizzare alle malattie autoimmuni, di cui Gianluca è affetto.
Prima di procedere verso la Valle Aurina in Trentino-Alto Adige, Gianluca, Tosca e Andrea Foligni, amico di avventure oltre che fotografo e video maker, domenica 12 giugno alle 10 in piazza del Comune saranno accolti dal sindaco Matteo Biffoni per ripercorrere insieme ai concittadini, agli amici e ai familiari gli emozionanti 2mila chilometri attraversati a piedi, da sud a nord.
L'iniziativa "Vagamonti – Italia 100 giù per su", sostenuta dal dottor Fabrizio Cantini del Reparto di Reumatologia di Prato e dal dottor Renato Saviani dell'associazione Atmar, ha preso il via il 29 marzo da Lampedusa, "luogo simbolo per chi ha bisogno di aiuto e punto più estremo del sud Italia – ci ha spiegato Gianluca". Dopodiché, i tre hanno attraversato ogni regione a sud dello stivale, toccandone in ogni dettaglio e specifica bellezza i luoghi.
Dopo l'appuntamento di domenica 12 giugno in piazza del Comune,
Gianluca e la sua cagnolina Tosca riprenderanno il viaggio
mercoledì 15 giugno in direzione Posola, in
prossimità dell'Emilia-Romagna. A questa ultima tappa
toscana può unirsi chiunque voglia. L'appuntamento per la
partenza è da piazza del Comune alle ore 8 passando dalla
pista ciclabile di viale Galilei, prima di prendere la strada verso
Santa Lucia e quindi del sentiero 410 in direzione Malaparte.
Arrivati a Buriano si continua verso verso Casa La Paleosa/Casa
Tafanaia per poi rientrare sul sentiero 410, verso il passo della
Collina - I Termini - Massacorbi - Fattoria di Iavello, quindi
imboccando la strada forestale che taglia verso Passo delle
Cavallaie, rimanendo in costa. Dopodiché, da qui, si procede
verso il Passo degli Acandoli - Acquiputoli - Cascina di Spedaletto
e, a scelta, o verso Ponte a Rigoli o sentiero alto 413A - vecchio
rifugio Acquerino -, poi pista forestale fino al Faggione delle
Valli.
In totale sono 28 chilometri. A parte il primo tratto in
direzione Buriano, il resto del tragitto sale piano fino al
passo delle Cavallaie, dopodiché è un percorso dolce
e in discesa.
La cena e il pernottamento sono previsti al rifugio del
Faggione delle Valli. Tuttavia, all'interno del rifugio non
c'è disponibilità di letti, ma c'è la
possibilità di dormire in tenda all'esterno.
È possibile seguire il viaggio dei Vagamonti sui social Facebook (https://www.facebook.com/Vagamonti) e Instagram (https://www.instagram.com/vagamonti_/), oppure sul sito www.vagamonti.it
È anche possibile sostenere il lungo viaggio di sensibilizzazione alle malattie autoimmuni di Gianluca Mantovani e l'associazione Vagamonti APS, che diventerà portavoce di queste malattie silenziose, donando all'Iban: IT24Y0306909606100000186422.
gf
Condividi su: