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Comune di Prato

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17/06/2022 15:16
Scuola di Musica Verdi Cultura Da marted́ 21 giugno. Scuola di musica Verdi. Ingresso libero fino a esaurimento posti

Questo piccolo grande...1972 – L'alfabeto del pop italiano

Conferenze multimediali di storia della musica a cura del critico musicale e storico dell'arte Alessio Zipoli

Questo piccolo grande 1972 – L’alfabeto del pop italiano nasce come proseguimento del progetto con cui il critico musicale Alessio Zipoli ripercorre gli anni di formazione della storia del rock. Le rassegne, composte da incontri multimediali aperti al pubblico, sono divenute nel tempo un appuntamento “classico” dell’estate pratese e della programmazione della Scuola di Musica “G.Verdi”, guadagnando una partecipazione cittadina ed extracittadina cresciuta di anno in anno.

Dopo il successo delle cinque precedenti edizioni – Sgt.Pepper Celebration 1967, La leva musicale

del 1968, Come Together ’69!, Wild World 1970 e Stairway To Heaven ‘71 – sarà la volta del 1972, un anno il cui patrimonio compositivo e culturale ha contribuito alle fondamenta degli ultimi cinquant’anni di storia della musica.

La rassegna, composta come da tradizione da incontri multimediali, è inserita nel cartellone di eventi Prato Estate 2022 a cura dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Prato e prenderà il via martedì 21 giugno alle ore 21.30 presso la Scuola di musica G. Verdi.

Di seguito il programma nel dettaglio:

1° incontro martedì 21 giugno ore 21.30

E penso a te, tra giardini di marzo e bionde trecce nel mio canto libero

L’anno irripetibile di Lucio Battisti

Mentre in Italia impazziva il “Tuca tuca” di Raffaella Carrà, Lucio Battisti esordiva con un’etichetta

indipendente, la Numero Uno, e un singolo apparentemente “facile” di raffinata riflessione sul

passaggio all’età adulta: “La canzone del sole”. Il brano diventerà il più popolare dell’artista ma

anche l’inizio della seconda fase del sodalizio con Mogol, sancito da due capolavori da soli valgono

una carriera: un album “nero”, “Umanamente uomo: il sogno”, che contiene brani come “E penso a te” e “I Giardini di marzo” e un album “bianco”, “Il mio canto libero”, impreziosito oltre alla titletrack da brani come “Io vorrei…non vorrei… ma se vuoi” e “Vento nel vento”. 12 mesi di apogeo per Re Lucio da Poggio Bustone.

2° incontro – giovedì 30 giugno ore 21.30

Impressioni di settembre: alla corte del Prog italiano

Mappatura di un ’eccellenza tricolore dalla nascita della PFM al Sanremo di Jesahel

Non c’è da stupirsi che i Genesis trovino in Italia un pubblico particolarmente caloroso e sensibile:

da anni erano state avviate nel Belpaese sperimentazioni sinfoniche di pop barocco con innesti

“hard”. La nascita in parallelo delle Premiata Forneria Marconi e del Banco del Mutuo Soccorso

sconvolgono ogni precedente assetto, dando il via alla stagione trionfale del progressive italiano. La PFM con “Impressioni di settembre” riesce persino a sfornare una hit, ma la vera consacrazione avverrà allo storico Sanremo del 1972, quando Ivano Fossati con i suoi Delirium si presenterà per la prima volta in pubblico intonando “Jesahel”, destinato a divenire un autentico inno generazionale.

3° incontro – giovedì 7 luglio ore 21.30

Caramelle non ne voglio più

La maturità artistica di Mina dalla Bussola fino a “Grande, grande, grande”

Divenuta mamma per la seconda volta, e dopo i consensi nazionalpopolari di Canzonissima, sembra giunto per la signora Mazzini il tempo di un riposo di rendita. Ma si trattata del più squisito errore di calcolo: arriva l’omonimo album “Mina” con in copertina una scimmia, presentando un’immagine ironicamente dissacrante del proprio ruolo di icona. In rapida sequenza inanella due perle inarrivabili del proprio songbook con “Grande, grande, grande” e il delizioso duetto con Alberto Lupo di “Parole, parole”. Ma questo è anche l’anno del culmine della collaborazione artistica con Battisti, portando non solo nuovi gioielli come “Amor mio” e “La mente torna”, ma il duetto più leggendario della storia della televisione italiana. E tutto questo prima di pubblicare quello che è ritenuto il suo “live” più bello di sempre, “Dalla Bussola”, tornando dove tutto ebbe inizio.

4° incontro – giovedì 14 luglio ore 21.30

Quella sua maglietta fina … mentre correva la locomotiva

Baglioni e Guccini nuovi protagonisti della canzone italiana tra pop e musica d’autore

 

Solo un anno come il 1972 poteva concludersi con l’arrivo di due album quasi antitetici, eppur

complementari. Francesco Guccini, professore ed ex autore beat, trova finalmente in “Radici” la sua identità, familiare come l’iconica fotografia color seppia della copertina, musicale come dimostrano le lunghe e potenti ballate che irrigano il disco: una di queste, “La locomotiva”, che diventerà il cavallo di battaglia per eccellenza della gioventù impegnata del tempo. Ma la stessa gioventù si ritroverà anche nella mini opera-pop ambiziosamente creata dal giovane Claudio Baglioni. “Questo piccolo grande amore” è il primo coraggioso ritratto degli adolescenti italiani degli anni ’70, tra sogni, utopie ma anche quotidiane realtà come la leva militare e l’inserimento nel mondo degli adulti. Due artisti e due album che formano l’atipica e originale visione del nuovo cantautorato italiano, in parte rivolta ad attualizzare il passato e in parte rivolta a immortalare l’incandescente presente della storia italiana.

Per informazioni:

serviziocultura@comune.prato.it

0574 1835021 | 5152 | 7712

www.pratoestate.it | Fb: Prato Festival

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