20/06/2022 12:34
Cittadinanza
Sin dal 2006 l'adesione alla rete Sprar - Sai
Giornata mondiale del rifugiato, Prato tra i primi Comuni per l'accoglienza
Pronta risposta anche davanti all'emergenza afghana e ucraina
La Città di Prato è stata tra le prime in Italia ad
affrontare con competenza e professionalità la sfida
dell'accoglienza dei richiedenti asilo. Il Comune di Prato ha
aderito alla rete Sprar, ora denominata Sai, nel 2006 e dall'anno
successiva è capofila in collaborazione con gli altri Comuni
della Provincia. Ad oggi l'area pratese accoglie 80 richiedenti
asilo.
"Negli ultimi 20 anni il sistema SPRAR-SAI in Italia ha accolto migliaia di persone, accompagnandole poi nel processo d'integrazione nella società italiana. Nella Giornata mondiale del rifugiato siamo a ribadire il grande impegno, lo sforzo con cui tutte le nostre comunità affrontano un fenomeno epocale come quello delle migrazioni. Ricordiamoci che accanto a emergenze, come quelle ucraina e afghana, continuano i flussi dai Paesi martoriati da guerre, carestie, disastri climatici, con migliaia di persone che ogni anno si spostano verso l'Europa e che continueranno a farlo. E allora un sistema di accoglienza strutturato e professionale, governato ed economicamente capiente, non meramente assistenzialista, è fondamentale affinché le comunità siano davvero spazi di inclusione e cittadinanza per chi, da rifugiato, decide di costruire qui il proprio futuro".
Un impegno portato avanti in stretta collaborazione con le altre istituzioni, a cominciare dalla Prefettura, la Questura e la Procura, che nel corso degli anni ha portato anche alla nascita di percorsi specifici per la lotta all'illegalità e, in particolare, allo sfruttamento lavorativo: "Grazie alla grande professionalità dell'ufficio immigrazione del Comune di Prato, al lavoro concreto portato avanti in collaborazione con le altre istituzioni, oggi Prato è un modello di accoglienza e di contrasto allo sfruttamento lavorativo delle fasce più deboli ed esposte - sottolinea l'assessore Simone Mangani -. E se il sistema di accoglienza a Prato funziona è anche per la serietà degli enti gestori, dell'alto livello che si è sempre cercato di mantenere senza venir meno ai percorsi anche di formazione, a partire da quella linguistica, fondamentali per creare cittadinanza".
"Negli ultimi 20 anni il sistema SPRAR-SAI in Italia ha accolto migliaia di persone, accompagnandole poi nel processo d'integrazione nella società italiana. Nella Giornata mondiale del rifugiato siamo a ribadire il grande impegno, lo sforzo con cui tutte le nostre comunità affrontano un fenomeno epocale come quello delle migrazioni. Ricordiamoci che accanto a emergenze, come quelle ucraina e afghana, continuano i flussi dai Paesi martoriati da guerre, carestie, disastri climatici, con migliaia di persone che ogni anno si spostano verso l'Europa e che continueranno a farlo. E allora un sistema di accoglienza strutturato e professionale, governato ed economicamente capiente, non meramente assistenzialista, è fondamentale affinché le comunità siano davvero spazi di inclusione e cittadinanza per chi, da rifugiato, decide di costruire qui il proprio futuro".
Un impegno portato avanti in stretta collaborazione con le altre istituzioni, a cominciare dalla Prefettura, la Questura e la Procura, che nel corso degli anni ha portato anche alla nascita di percorsi specifici per la lotta all'illegalità e, in particolare, allo sfruttamento lavorativo: "Grazie alla grande professionalità dell'ufficio immigrazione del Comune di Prato, al lavoro concreto portato avanti in collaborazione con le altre istituzioni, oggi Prato è un modello di accoglienza e di contrasto allo sfruttamento lavorativo delle fasce più deboli ed esposte - sottolinea l'assessore Simone Mangani -. E se il sistema di accoglienza a Prato funziona è anche per la serietà degli enti gestori, dell'alto livello che si è sempre cercato di mantenere senza venir meno ai percorsi anche di formazione, a partire da quella linguistica, fondamentali per creare cittadinanza".
Edr
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