Promosso il Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) di Prato
Un modello di accoglienza solido e virtuoso diretto a realizzare una vera integrazione. Così i delegati ANCI, nel monitoraggio effettuato nel giugno scorso, hanno valutato l'attuazione del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) da parte del Comune di Prato all'interno del "modello toscano" di accoglienza integrata e diffusa, finanziato con 1.183.000 euro provenienti dal Ministero dell'Interno.
Attualmente nell'ambito del progetto SAI vengono accolte in totale 80 persone in 16 strutture disseminate in tutti i Comuni della provincia di Prato. Si tratta di persone e famiglie di diverso genere ed età provenienti da paesi quali l'Ucraina, il Mali, il Gambia, la Nigeria, il Pakistan, l'Afghanistan e il Bangladesh, che hanno lo status di richiedente asilo, rifugiato o sono vittime di sfruttamento lavorativo o di violenza domestica. Infatti il progetto comprende collaborazioni con il Centro di Salute Mentale di Prato, con il Centro Antiviolenza La Nara, con il Centro per l’Impiego, con la Rete Antitratta sessuale e lavorativa, con Enti di formazione e Agenzie Interinali.
Il primo passo per realizzare una vera integrazione è la conoscenza della lingua italiana, a cui segue la formazione lavorativa. Le figure professionali che seguono i soggetti accolti intervengono quindi su tre aree: accoglienza, alfabetizzazione e integrazione, attraverso strategie efficaci di presa in carico dei singoli casi, prestando attenzione alle specifiche vulnerabilità e promuovendo il loro empowerment.
A tal fine, è stato previsto l'uso di strumenti
sperimentali, quali le schede My Skills e l'opuscolo "Abitare in
Italia", finalizzati rispettivamente a valorizzare le loro
capacità e a renderli autonomi nella gestione della casa.
Grazie alla collaborazione con il vasto tessuto associativo
del territorio, poi, con il progetto sono state realizzate
attività di sensibilizzazione della comunità locale,
attività sportive, di socializzazione e di volontariato.
Sono stati numerosi, inoltre, i corsi di formazione, i tirocini
formativi e gli inserimenti lavorativi.
Dal punto di vista dell'alfabetizzazione, sono stati promossi percorsi di potenziamento della lingua italiana con particolare attenzione al lessico utile nei vari servizi offerti dal territorio, nella ricerca del lavoro e nelle attività ludiche. D'altronde l'apprendimento della lingua è conditio sine qua non per l'accesso ai servizi attivati per la formazione professionale e l'entrata nel mercato del lavoro.
Tra i servizi offerti dal Comune di Prato è stato riconosciuto fondamentale il lavoro realizzato dallo sportello legale costituito ad hoc all’Ufficio Immigrazione, che offre informazioni e orientamento sulle procedure e modalità di tutela come previsto dalle leggi italiane ed eroga a favore della comunità immigrata anche un servizio di front office informativo in materia di immigrazione e protezione internazionale con la presenza di mediatori linguistico-culturali. Lo sportello è attivato nell'ambito del "Protocollo d'intesa in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di sfruttamento lavorativo e di tutela delle vittime", siglato nel 2018 tra il Comune e la Procura della Repubblica, nonché in collaborazione con la rete SATIS (Sistema Antitratta Toscano Interventi Sociali). È del dicembre 2021 il rinnovo del patto di collaborazione.
cp
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