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Comune di Prato

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24/08/2022 19:50
Biancalani Luigi Lutto Nella camera ardente allestita nel Palazzo comunale in tantissimi sono intervenuti alla commemorazione funebre

Oggi nel Salone Consiliare l'ultimo saluto al vicesindaco Luigi Biancalani

Accorato il ricordo del sindaco Matteo Biffoni: "Perdiamo un punto di riferimento importantissimo, come medico e come uomo impegnato nella politica e nel volontariato per il bene della cittą. Ciao Gigi, grazie". Domani alle 16 il funerale in Duomo

Era gremito di persone oggi pomeriggio il Salone consiliare del Comune per la commemorazione funebre di Luigi Biancalani, vicesindaco ed assessore alla Salute e Politiche Sociali del Comune di Prato. Rappresentanti delle istituzioni, autorità civili e militari, colleghi medici dell'ospedale di Prato e semplici cittadini: in tantissimi oggi si sono recati in Palazzo comunale per dare l'ultimo saluto a Gigi, come lo chiamavano tutti, l'assessore, il medico, il confratello della Misericordia, l'uomo impegnato nel volontariato e nella politica, l'amico. In tantissimi hanno sfiorato la sua bara al centro del Salone, con la foto che lo ritraeva sorridente e con sopra la sciarpa del Milan, la sua squadra del cuore, di cui era un tifoso appassionato. E in tantissimi si sono stretti intorno alla moglie Cosetta e ai figli Niccolò e Chiara nel momento più difficile.

La commemorazione è stata aperta dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: "La scomparsa di Luigi Biancalani segna la perdita di un amico, di un punto di riferimento per tutti, anche per me. Lo salutiamo nel luogo in cui ha espresso tutto il suo impegno politico e civile per la sua città, un impegno che da sempre ha messo in campo anche come medico. Luigi è stato un grande esempio di dedizione agli altri e a tutti coloro che erano in difficoltà, lo ha dimostrato anche durante il Covid e nella difficile gestione dei vaccini. Anche nella malattia non ci ha mai trasmesso nè sofferenza nè rassegnazione e anzi per me rimarrà sempre l'uomo che se ne è andato in punta di piedi, di cui non ci si accorgeva delle difficoltà che quotidianamente viveva perchè era sempre generoso, disponibile e responsabile".

Ha preso poi la parola il proposto della Misericordia Gianluca Mannelli, che ha ricordato la lunga militanza di Biancalani nella Confraternita: "Luigi è entrato a far parte della Misericordia da ragazzo e ha contribuito a farne l'istituzione che è oggi. E' stato proposto della Confraternita dal 2008 al 2014, quando lasciò perchè il sindaco Matteo Biffoni l'aveva chiamato a far parte della Giunta. Era un esempio di fermezza, dialogo e confronto e ci lascia una grande responsabilità, quella di portare avanti un'eredità importante all'interno dell'associazione e per la città. Come usiamo salutarci nella MIsericordia, grazie Luigi, che Dio te ne renda merito".

Subito dopo c'è stato l'intervento del dottor Guido Moradei, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Prato, che Biancalani aveva contribuito a fondare diventandone il primo presidente subito dopo l'istituzione della Provincia di Prato: "Anche  ormai prossimo alla morte Luigi Biancalani ha mantenuto la lucidità che lo aveva sempre contraddistinto in vita, salutando la sua famiglia e lasciando parole affettuose per tutti noi, soddisfatto di come aveva trascorso la sua vita. Biancalani aveva cominciato la propria carriera come medico del Pronto Soccorso dell'ospedale di Prato e poi come medico di Medicina generale. Insieme ad altri aveva fondato l'Associazione medica pratese lavorando sempre per accrescere l'autonomia della propria città e farla progredire, un traguardo poi raggiunto con la nascita della Provincia e dell'Ordine dei medici di Prato.  Ne è diventato presidente ed è rimasto in carica per oltre 20 anni, fino alla chiamata in giunta. Un nuovo impegno per lui, ma sempre vissuto nel segno dell'attenzione per gli altri". Diversi i messaggi di cordoglio arrivati anche dall'Ordine regionale della Toscana e da quello nazionale.

Ha preso poi il microfono con grande commozione l'amico di una vita, Antonello Giacomelli, che con lui condivideva la passione politica e l'amore per Prato: "Ci siamo, Gigi. Sapevamo che dovevamo arrivare qui. Ma anche sapendolo è dura lo stesso. Siamo qui insieme a Cosetta a Chiara e a Niccolò a renderti onore, a rendere onore alla tua vita, al servizio che hai reso alla tua città. Ti salutiamo qui dove ha voluto il tuo sindaco, qui dove sei stato protagonista prima dai banchi del consiglio all’opposizione e poi con le responsabilità del governo. In tutti questi anni non ti  ho mai visto sottrarti alle responsabilità che ti venivano chieste, al servizio alla tua comunità, non ti ho mai visto tirarti indietro, misurare lo slancio…hai guidato il CSI, la Dc, la Misericordia, l’Ordine dei medici, sei stato in Consiglio comunale e poi assessore e vicesindaco in Giunta con Matteo. Ma nessun ruolo, nessuna carica ti ha cambiato o ha cambiato il rapporto delle persone verso di te. Hai sempre voluto e saputo proteggere e mantenere il tuo modo di fare umano, semplice, diretto…e le persone lo hanno visto e capito…Sei rimasto per tutti Gigi, l’amico a cui si confida una preoccupazione, si chiede un consiglio o un aiuto. Per tutti hai avuto attenzione, disponibilità. Hai dato te stesso a piene mani, hai spremuto la vita fino all’ultima goccia. Tu i talenti della parabola evangelica non li hai certo sotterrati per avarizia o nascosti per paura..li hai messi in gioco senza risparmio, li  hai usati e messi a servizio degli altri continuamente senza calcoli senza grettezze. Eri una persona gentile ma non insicura, mite ma non incerta..Hai sempre avuto chiari i tuoi valori, i tuoi riferimenti e quello che volevi essere. Non hai concesso a niente e a nessuno il potere di cambiare te stesso. Non è accaduto con i ruoli di responsabilità che hai ricoperto e non lo hai consentito neppure al male con cui lottavi, alla sofferenza che spesso nascondevi dietro un sorriso o una battuta. Sei rimasto lo stesso, non hai saltato uno solo dei nostri incontri, sorridente, ironico, curioso, saggio e incoraggiante verso i più giovani. Ci sono persone che rendono migliore, più umano il posto dove vivono per il solo fatto di viverci di esserci. È stato così per te, Gigi. 

Ti sia lieve la terra amico mio, come tu hai reso più umana la tua città e più lieve la sofferenza e la difficoltà di tante persone. Ciao Gigi".

L'ultimo intervento è stato quello del sindaco Matteo Biffoni, tra le lacrime: "Gigi era una delle mie poche certezze, il punto di riferimento in tutto nella vita, l'amico, il confidente, quello su cui potevi sempre contare, un secondo babbo. Non riesco a pensare che non ci sia più e posso solo ringraziare la famiglia per avermi concesso il grande onore di lavorare fianco a fianco con una persona così straordinaria negli ultimi anni della sua vita. C'è saolo un antidoto contro il profondo dolore che proviamo oggi per la perdita del vicesindaco, del medico, del confratello e dell'amico: continuare a lavorare per il bene della città e per coloro che sono in difficoltà, come avrebbe fatto lui. Grazie Gigi".

Al termine la moglie Cosetta e i figli Niccolò e Chiara hanno abbracciato il sindaco Biffoni e hanno ringraziato tutti i partecipanti per l'affetto e la vicinanza dimostrati.

La camera ardente chiuderà alle 22. Domani il feretro sarà esposto alle cappelle della Misericordia in via Convenevole. Alle 15.30 il feretro partendo dall'oratorio della Misericordia sarà accompagnato dalla Brigata dei confratelli e le consorelle della Misericordia fino in Cattedrale dove alle 16 Mons. Giovanni Nerbini celebrerà i funerali.

cb

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