Piscina olimpionica di Iolo, arriva l'ufficialitą per i 6 milioni e mezzo del PNRR
La piscina olimpionica di Iolo sarà finanziata, per 6
milioni e mezzo, ovvero il massimo finanziabile, con le
risorse a fondo perduto del PNRR. È stato
ufficializzato il finanziamento proveniente dal Programma
europeo per la ripresa e lo sviluppo dei suoi Stati membri.
La realizzazione dello Stadio dell'Acqua dovrà
pertanto essere completata entro la primavera del 2026, prima
quindi della rendicontazione all'Unione Europea della spesa,
fissata al 31 dicembre 2026 come per tutte le risorse recepite con
il Piano Nazionale.
Come da progetto iniziale, la piscina olimpionica, sorgerà a Iolo accanto a quella già esistente. 51 metri e mezzo di lunghezza, 10 corsie e almeno 2 metri e mezzo di profondità garantiti lungo tutta la superificie della vasca: sarà il terzo impianto natatorio più grande della Regione, insieme alla piscina comunale di Bellariva a Firenze e la Camalich a Livorno. Ma rispetto a questi due impianti, lo Stadio dell'Acqua di Iolo e la piscina olimpionica che sorgerà al suo interno non solo assicureranno al territorio regionale e alla città di Prato una struttura d'eccellenza, ma anche un impianto sostenibile già nelle fasi di realizzazione fino ad arrivare a quelle relative alla sua gestione.
Finanziato anche con i fondi del PNRR - a cui si aggiungeranno circa altri 9 milioni -, l'impianto di Iolo dovrà osservare specifici standard qualitativi e di sostenibilità. Questa era infatti la condizione di ammissibilità al bando per recepire le risorse a fondo perduto, già nelle disponibilità dell'Amministrazione.
Pertanto, una progettazione sostenibile già nel processo costruttivo edilizio: dalla scelta dei materiali da costruzione (ecosostenibili e riciclabili) alla progettazione degli impianti tecnologici e all'innovazione dei componenti costruttivi; per l'impianto dovrà essere adottato un sistema di copertura ventilata, ai fini della riduzione del fabbisogno energetico di riscaldamento o raffrescamento; la struttura dovrà inoltre essere dotata di sistemi impiantistici e sistemi domotici per il controllo degli sprechi, ma anche di sistemi di illuminazione ad alta efficienza energetica; per realizzare l'impianto, per quanto possibile, dovranno essere utilizzati materiali naturali; non solo, lo Stadio dell'Acqua dovrà essere a basso impatto visivo, per un inserimento cromatico armonico nel contesto, dovrà garantire la mitigazione dell'impatto acustico, per interferenze provenienti e recepite dall'impianto e dovrà essere integrato nel sistema del verde e degli spazi aperti.
Roberto Bresci, presidente di FIN Toscana (Federazione Italiana Nuoto), che ha supportato l'Amministrazione nella fase di realizzazione del progetto e non solo, ha espresso la sua soddisfazione per la realizzazione di un impianto di questo tipo, importante non soltanto dal punto di vista sportivo per la città di Prato ma anche per la Regione Toscana.
gf
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