Presentate le offerte enogastronomiche e lo spettacolo in conclusione del tour di "TiPo-Turismo industriale Prato"
Chi sono i cenciaioli? Cosa vuol dire riciclare scarti tessili?
E perché tutto ha avuto inizio a Prato?
È proprio a queste domande che proverà a
rispondere lo spettacolo
La genesi del rigenero , culmine del tour inedito
che
sabato 26 novembre, alla
Manifattura Lane Pucci di San Quirico (capoluogo del Comune
di Vernio), vedrà protagonista ancora una volta
Prato e la Val di Bisenzio con il progetto
TIPO Turismo Industriale Prato.
Il monologo teatrale dell’“artigiano
teatrante”
Beppe Allocca arricchirà
l’esperienza immersiva del pubblico nel cuore della storia e
della tradizione della Val di Bisenzio e dei suoi antichi opifici
produttivi, il tutto in mezzo ai colori dell’autunno.
“Il titolo parla chiaro – commenta l’artista –: partiremo dalla genesi, dall’inizio. Un monologo in cui si racconta il dove, come, quando e perché della rigenerazione di scarti tessili. Vivere la storia del riciclo attraverso il racconto di altre storie. Entreremo anche nel dettaglio della filiera e la seguiremo passo passo, spiegando davvero come funziona. La Genesi del titolo ricorda anche la Genesi più famosa di tutte: il libro uno della Bibbia. Cosa c’entra l’allontanamento dall’Eden con il riciclo? E cosa la storia di Mosè con il cashmere rigenerato? È tutto da scoprire”.
Insomma, uno spettacolo in cui la sostenibilità e il riciclo sono gli argomenti principali: l’obiettivo è l’informazione attraverso il teatro con un taglio leggero e ironico.
Prima della Manifattura Lane Pucci di San Quirico, i visitatori potranno ammirare l’ottocentesco Mulin de’ Fossi, sul Fiumenta, sempre a Vernio, e protagonista della seconda tappa del tour inedito proposto da TIPO Prato, che ancora oggi macina a pietra sfruttando l’energia dell’acqua. Ad accogliere i visitatori al mulino saranno alcuni figuranti del gruppo storico Conti Bardi - Società della Miseria, vista la forte connessione con la farina di castagne, prodotto principe della tradizionale Festa della Polenta. Sarà possibile scoprire il procedimento e assaggiare la pregiata farina di castagne della Val di Bisenzio.
I figuranti della Società della Miseria di Vernio offriranno un biscotto di loro invenzione fatto di farina di castagne: i miserini. Una rivisitazione degli zuccherini, classico biscotto della tradizione valbisentina, fatto però di farina di castagne.
Cenni storici (fonte: Società della Miseria)
La Festa della Pulendina si tiene da secoli in località San Quirico, capoluogo del Comune di Vernio, la prima domenica di Quaresima.
La denominazione ufficiale della manifestazione è Festa della Pulenda, ma nel gergo paesano è chiamata Pulendina o più semplicemente Festa della Polenta.
L’origine della festa risale all’antica commemorazione dei Conti Bardi quando, in seguito al saccheggio delle truppe spagnole nel 1512, sfamarono il popolo di Vernio. È probabile che alcuni soldati delle milizie di Raimondo de Cardona, Viceré di Napoli, in marcia verso Firenze per restaurare il potere mediceo, abbiano depredato i villaggi attraversati lungo il tragitto, prima di raggiungere Prato, che fu saccheggiata per ben 21 giorni.
Il 29 agosto 1512 avvenne il tragico Sacco di Prato. Le truppe, affamate, stanche e dissidenti dall’autorità del viceré, assaltarono Vernio prima di riversarsi sulla vicina città.
Un epistolario tra il feudo toscano e le autorità della città di Prato, risalente all’autunno del 1512, lascia supporre che, in seguito allo sventurato avvenimento, i Conti abbiano dovuto sfamare con viveri la popolazione.
La festa della Pulendina è organizzata dalla Società della Miseria, gruppo di volontari che da sempre si occupa della manifestazione culturale. All’interno della Società della Miseria, nel 1988, nasce il Gruppo Storico dei Conti Bardi, ensemble di figuranti i cui abiti sono filologicamente ricreati su esemplari del XVI secolo.
Informazioni sul tour
Sabato 26 novembre, alle 14.30, partirà l’itinerario lungo il fiume dedicato alla Val di Bisenzio e all’elemento che più di altri ha rappresentato il vero motore per la nascita dell’industria tessile: l’acqua, appunto. Prima tappa a Colle Bisenzio e allo spazio Materia, che offre un percorso espositivo dedicato alla storia della tintoria e alle energie rinnovabili, con particolare attenzione a quella idraulica. La struttura è ospitata in un antico mulino, poi trasformato in gualchiera, ferriera, stracciatura e, nel corso del Novecento, in tintoria e carbonizzo tessili. Si proseguirà, come detto, con le due tappe conclusive, entrambe a Vernio: la visita del Mulin de’ Fossi sul Fiumenta (con l’assaggio della farina di castagne) e la visita alla Manifattura Lane Pucci di San Quirico con lo spettacolo La genesi del rigenero di Beppe Allocca.
Ritrovo tour: Stazione di Prato Centrale (l'itinerario prevede lo spostamento in bus); costo 25 euro; info e prenotazioni: 0574.843500, booking@capviaggi.it, www.capviaggi.it.
TIPO – Turismo Industriale Prato è promosso da Comune di Prato, Fondazione Museo del Tessuto, Fondazione CDSE Centro di Documentazione Storico Etnografica; in collaborazione con i Comuni di Cantagallo, Carmignano, Poggio a Caiano, Montemurlo, Vaiano, Vernio, e con Centro per l’arte contemporanea “Luigi Pecci”, ACTE (Associazione Comunità Tessili Europee), Visit Tuscany, Prato Turismo. Partner organizzativo: Capviaggi.
Per informazioni e biglietti visitare il sito web www.tipo.prato.it, Facebook @pratoturismoufficiale | Instagram @pratoturismo. Segui il progetto sui social con l’hashtag #TipoPrato.
Per prenotazioni contattare TIPO tour al numero telefonico 0574 843500 (Capviaggi).
cp
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