Dehors, ammessi in via definitiva fino a 90 mq di superficie in centro e 120 mq nel resto della cittą
Procedure online e più semplici per bar e ristoranti con dehors, adozione definitiva delle misure stabilite durante il Covid in via provvisoria e un abaco dei materiali ammessi per il decoro urbano: sono queste le principali novità introdotte nel Regolamento per l'occupazione suolo del pubblico mediante strutture esterne per il ristoro all'aperto (dehor) con le modifiche approvate nella seduta di oggi del Consiglio comunale: la delibera è stata approvata con 20 voti favorevoli (Pd, Lista Biffoni, Sport per Prato, Demos) e 8 astenuti (M5S, FdI, Centrodestra, Prato al Centro e Patrizia Ovattoni degli Indipendenti).
Come ha spiegato l'assessora alle Attività Produttive Benedetta Squittieri, nel corso del 2022 è emersa l’esigenza di una nuova modifica al Regolamento di occupazione del suolo pubblico dopo quelle apportate durante l'emergenza sanitaria da Covid 19 per rispondere alle necessità emerse con le progressive riaperture e per sostenere l’economia e la socialità: in via definitiva le occupazioni dei dehors vengono fissate fino ad un massimo di 90 mq nel centro storico e di 120 mq nel restante territorio comunale, come era stato stabilito dal 2020. Una delle novità più importanti è poi la creazione di una piattaforma tecnologica dedicata per la presentazione delle domande di autorizzazione, in modo che la formulazione della domanda avvenga online, con grande risparmio di tempo e burocrazia da parte dei cittadini proponenti. Inoltre è stato approvato un abaco degli elementi di arredo che consenta di verificare prontamente, da parte degli esercizi di somministrazione, le componenti del dehor che possono essere scelte. L’abaco è stato oggetto di concertazione con le associazioni di categoria ed è stato ampiamente diffuso tra i soggetti coinvolti nel processo partecipativo sul centro storico, categorie economiche, associazioni e consorzi. Si prevede nel Regolamento un’eventuale procedura di deroga allo scopo di inserire elementi di arredo differenti da quelli previsti nell’abaco; in tali casi, è dovuta l’acquisizione del parere espresso degli uffici preposti, competenti in materia. "Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto per adeguare il Regolamento - spiega l'assessora Squittieri - perchè va nella duplice direzione di sostenere i pubblici esercizi della città rafforzando le azioni già messe in campo durante il Covid e allo stesso tempo agevola il controllo sul rispetto delle regole rendendolo più semplice da parte degli uffici preposti: l'occupazione del suolo pubblico è considerata un miglioramento per la città, ma va fatta rispettando le regole e il contesto di inserimento".
E' stata infine prorogata al 30 giugno 2023 la normativa transitoria per l’adeguamento dei dehor presenti, già autorizzati e non conformi al Regolamento.
cb
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