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Comune di Prato

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08/02/2023 10:40
Comune di Prato Ricorrenze Venerd́ 10 febbraio

Le celebrazioni per il Giorno del Ricordo organizzate dal Comune di Prato

Alle 9.30 la deposizione di una corona d'alloro alla lapide commemorativa e alle 15 in Comune la seduta pubblica della Commissione 5 sul confine orientale con i professori Claudio Vercelli e Luca Bravi

Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.
La ricorrenza, istituita con la legge 92 del 30 marzo 2004, vuole "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".

A Prato le celebrazioni inizierranno alle 9.30 con la deposizione di una corona d'alloro da parte del presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti alla lapide commemorativa in via Martiri delle Foibe.

Alle 15 nel Salone consiliare del Comune la seduta della Commissione consiliare 5 Cultura e Istruzione dedicherà un approfondimento sul tema "Storia vissuta e memorie da condividere, cosa significa parlare di confine orientale" con lo storico Claudio Vercelli dell'Istituto degli Studi storici di Torino, il professor Luca Bravi del Dipartimento Formazione e Intercultura dell'Università di Firenze, il presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti e l'assessore alla Politiche della memoria Ilaria Santi. L'incontro è aperto al pubblico e sarà possibile seguirlo anche in streaming sul sito web del Comune (https://governo.comune.prato.it/it/consiglio/streaming-video-delle-sedute-del-consiglio-comunale/pagina58.html ) 

Da molti anni continuano riflessioni e gli approfondimenti sulla storia e sugli eventi che caratterizzarono gli ex territori italiani della Dalmazia e dell’Istria, dal momento in cui passarono all’Italia nel 1918 fino al ritorno definitivo di Trieste all’Italia (1954) e alla firma del trattato di Osimo che confermò i nuovi confini tra Italia ed ex Jugoslavia usciti dal Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947: "Con questo incontro - spiega il presidente del Consiglio Alberti -  vogliamo approfondire e conoscere meglio i fatti storici che portarono alla tragedia delle foibe e all'esodo delle popolazioni di Dalmazia e Istria, perchè la storia è patrimonio di tutti e non deve essere oggetto di divisioni politiche".

cb

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