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Comune di Prato

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17/02/2023 16:10
Barberis Valerio Interventi In merito all'intervento di Italia Viva

Recupero degli edifici industriali e Piano strutturale, la risposta dell'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis

In merito all'intervento di Italia Viva sul recupero del patrimonio industriale dismesso nel nuovo Piano strutturale, riportato stamani su La Nazione nell'articolo "Vecchi edifici industriali, troppi vincoli per i lavori", l'assessore all'Urbanistica Valerio Barberis risponde sottolineando le buone partiche messe in atto dall'Amministrazione in questi anni per rafforzare l'economia della città in chiave di sostenibilità ambientale, sempre con il coinvolgimento del Consiglio Comunale, dei cittadini e delle categorie professionali ed economiche:  "Tutte le politiche urbanistiche di Prato, a partire dal 2014, puntano su due strategie - afferma l'assessore Barberis - da una parte accrescere la qualità ambientale della città e dall'altra semplificare il recupero del patrimonio edilizio esistente. Entrambe le strategie hanno come obiettivi mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, sviluppare azioni di neutralità climatica e promuovere il riuso dell'esistente. Il Piano Operativo Di Prato, adottato nel 2018 ed in vigore da novembre 2019, si basa su queste strategie di riuso e, grazie alla sua normativa, ha attivato il settore dell'edilizia della città in modo significativo. Il numero delle pratiche edilizie presentate nel 2021 e 2022 lo dimostra in modo inequivicabile: si tratta del numero record dal 2002, anno in cui il comune ha avviato il monitoraggio delle pratiche edilizie, anche senza considerare quelle legate al Superbonus. Anche il numero delle Aree di Trasformazione attuate, in fase di attuazione ed i Permessi di Costruire Convenzionati dimostrano che la città ha un settore economico dell'edilizia che gode di ottima salute, con imprese ed investitori che hanno compreso le scelte del Piano Operativo e le stanno attuando. Inoltre è anche importante ricordare che, proprio per semplificare le attività edilizie di recupero, l'Amministrazione ha già approvato una variante organica alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Operativo nel 2021, attraverso un percorso sviluppato in sinergia con le categorie economiche e professionali, in modo da incentivare sempre di più il riuso dell'esistente. È chiaro che a Prato l'attenzione alla semplificazione del riuso dell'esistente è rivolto in particolare all'edilizia industriale ed artigianale, che conta circa 5 milioni di mq complessivi, dove sono possibili sempre i cambi di destinazione d'uso, gli ampliamenti, in un'alta percentuale la demolizione e la costruzione di nuovi edifici con incrementi di superficie fino al 40% e per i quali sono state introdotte innovazioni al Regolamento Edilizio, per agevolare le trasformazioni verso alcune funzioni eliminando la necessità del reperimento degli standards e annullando gli oneri di urbanizzazione.  Il nuovo Piano Strutturale si inserisce in questo solco e renderà sempre più cogenti queste strategie per il futuro della città. In questo contesto sorprendono un po' le affermazioni di Italia Viva che, sembra, si riferiscano al patrimonio di "archeologia industriale" della città, ovvero appena 21 edifici, che rappresentano una percentuale piccolissima del patrimonio industriale esistente. Questi edifici sono la storia tessile della città e per loro sono previste delle prescrizioni che hanno semplicemente la logica di tutelare il valore testimoniale che rappresentano: in molti casi veri e propri "monumenti" del passato industriale della nostra città. Sorprendono anche perché non sono preclusi gli interventi di trasformazione, anzi e, tra l'altro, sono in corso riflessioni con la Commissione Urbanistica per apportare semplificazioni proprio per facilitarne il recupero e la valorizzazione. È chiaro che si può sempre migliorare, ad esempio nel semplificare ulteriormente i processi, nel velocizzare i tempi delle pratiche ma credo che quello che stiamo facendo a Prato in questi anni, sempre con il coinvolgimento del Consiglio Comunale, dei cittadini e dei portatori di interesse, sia un esempio di buone politiche urbanistiche, attuate da una maggioranza politica che su questi aspetti ha sempre portato contributi importanti volti a rafforzare l'economia della città in una chiave di sostenibilità ambientale".

cb

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