Stamani la firma del Protocollo d'Intesa tra Comune e Guardia di Finanza contro le frodi sui finanziamenti del PNRR
Stamani 21 febbraio, nel Salone Consiliare di Palazzo comunale, è stato firmato il Protocollo d'intesa tra il Comune di Prato e il Comando della Guardia di Finanza per migliorare l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni in danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, connessi alle misure di sostegno e finanziamento del PNRR, in particolare per quanto riguarda la prevenzione, l’individuazione e la rettifica delle frodi, dei casi di corruzione, dei conflitti di interesse e della duplicazione dei finanziamenti.
L'intesa fa da cornice ad una serie di impegni reciproci: in tutto sono circa una ventina i progetti del Comune di Prato ammessi al finanziamento del PNRR per un totale di circa 60 milioni di euro.
Fermo restando il potere di iniziativa della Guardia di Finanza, il Protocollo prevede che il Comune comunichi al Comando Provinciale le informazioni e le notizie circostanziate ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi e abusi di natura economico – finanziaria, di cui sia venuto a conoscenza quale soggetto destinatario, beneficiario, attuatore o di stazione unica appaltante. Il Comune dovrà poi mettere a disposizione della Guardia di Finanza dati e informazioni utili all'analisi e al controllo, con particolare riguardo agli interventi, ai realizzatori o agli esecutori delle misure di sostegno.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza assicurerà invece il raccordo informativo l'interessamento della componente territoriale competente per eventuali accertamenti e controlli d’iniziativa. Inoltre, nel rispetto delle norme sul segreto investigativo penale, sulla riservatezza della fase istruttoria contabile e sul segreto d’ufficio, comunicherà al Comune, se necessario per svolgimento dei compiti istituzionali e limitatamente alle informazioni necessarie per tali adempimenti, le risultanze emerse all’esito dei propri interventi. Il Comune, a sua volta, comunicherà al Corpo eventuali iniziative assunte o i provvedimenti conseguentemente adottati.
Per il raggiungimento delle finalità dell'accordo è promosso il confronto, anche attraverso riunioni periodiche per individuare i settori maggiormente esposti e i profili di rischio, sulla base degli elementi di anomalia più di frequente rilevati nell'ambito delle proprie competenze sia dal Comune che dalla Guardia di Finanza
Allo scopo di consolidare procedure operative efficaci, il Comune e la GdF, di comune accordo, possono promuovere e organizzare incontri, seminari e interventi formativi rivolti ai dipendenti e corsi di aggiornamento professionale riservati al personale preposto allo svolgimento delle rispettive attività d’istituto.
"Di fronte a finanziamenti così importanti, vogliamo essere sicuri che se succede qualcosa che non torna, se c'è una zona opaca, il Comune abbia la possibilità di avere un canale diretto verso chi questi controlli li fa di mestiere e a tutela di tutti noi, ovvero la Guardia di Finanza - afferma il sindaco Matteo Biffoni - In questo modo quando si arriverà all'assegnazione degli appalti, alla fase più calda di fruizione delle risorse del PNRR in particolare, ci sia la massima capacità di alzare barriere laddove ci siano comportamenti illegali o poco chiari. Questo garantisce anche le aziende che vogliono lavorare correttamente e nel rispetto delle regole".
"La Guardia di Finanza già svolge la sua attività di prevenzione e si pone sempre più come una forza di polizia "a forte vocazione morale", nel senso che è sempre più proiettata alla vicinanza con l'imprenditoria sana e corretta del territorio - precisa il Comandante Provinciale della GdF Enrico Blandini - Con questo Protocollo raccogliamo ulteriori informazioni che ci servono per selezionare in maniera più mirata i target da sottoporre a controllo, in modo da eseguire delle verifiche più precise ed efficaci ed incrementare le nostre banche dati".
Tra i temi da approfondire anche quelli relativi alla collaborazione attiva antiriciclaggio, per l’adozione di misure sempre più funzionali all’individuazione e comunicazione delle operazioni sospette.
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