Il ministro Calderone a Prato su invito del sindaco Biffoni
"È ovvio che l'importante sia il risultato, cioè
che il ministro abbia accolto l'invito a venire a Prato per
prendere contezza di persona della situazione. Tra l'altro devo
riconoscere che è stata di parola perché quando ci ho
parlato nel suo ufficio promise e sarebbe venuta ed effettivamente
così è successo". La visita del ministro del Lavoro
prevista per martedì prossimo è stata infatti
organizzata su invito del sindaco Matteo Biffoni in collaborazione
con la Prefettura di Prato.
"Ringrazio il ministro Calderone per aver accettato da subito
l'invito a venire a Prato. Invito che personalmente ho fatto lo
scorso gennaio durante un incontro come delegato Anci immigrazione
al ministero del Lavoro per discutere del tema dello sfruttamento
lavorativo. Sorprende e dispiace invece l'assenza di bon ton
istituzionale dei parlamentari di Fratelli d'Italia che, travisando
i fatti, legano la visita del ministro a una loro proposta e
soltanto al tema dell'illegalità cinese. Capisco che bisogna
giustificare la propria attività, ma esisterebbe una
grammatica istituzionale da rispettare e che stavolta è
clamorosamente mancata". Il sindaco di Prato Matteo Biffoni lo
scorso 25 gennaio ha incontrato il ministro Marina Elvira Calderone
per discutere di contrasto al caporalato e integrazione lavorativa.
In quel contesto l'invito a conoscere da vicino il distretto
pratese, a cui è seguita una lettera formale inviata nelle
settimane successive e l'immediata disponiblità del ministro
che incontrerà martedì alle 10 presso la Prefettura
di Prato i rappresentanti istituzionali, le forze dell'ordine, i
rappresentanti degli organi coinvolti nei controlli,
dall'ispettorato del lavoro all'Inail. Invitati anche i
parlamentari. "La collaborazione istituzionale parte dal rispetto.
Porto l'esempio della onorevole Erica Mazzetti, che ringrazio per
essersi attivata e aver organizzato la visita del ministro della
Giustizia Sisto a Prato per affrontare il tema del Tribunale, a cui
mi ha chiesto di esserci (e ci sarò) e a cui va riconosciuto
il merito: vorrei la stessa postura da parte degli altri
parlamentari eletti sul nostro territorio, perché se si
pensa solo a un po' di visibilità invece che al rispetto
delle istituzioni non si fa del bene a Prato. Io il parlamentare
l'ho fatto e ho collaborato con il sindaco di centro-destra,
perché un conto è la battaglia politica un conto sono
le battaglie a tutela della città, che passano attraverso un
sano rapporto istituzionale: questo atteggiamento non aiuta
certamente in questo senso".
edr
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