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Comune di Prato

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18/04/2023 13:00
Mangani ok Cultura Sabato 22 aprile alle 16 con ingresso libero, Cappella del Sacro Cingolo

"Un tesoro nascosto di suoni", la presentazione del concerto nell’organo antico della Cattedrale di S. Stefano

L'assessore Simone Mangani: "Un repertorio che stupirà il pubblico"

Si è tenuta stamani in Palazzo comunale la presentazione del concerto "Un tesoro nascosto di suoni", in programma per sabato 22 aprile alle 16 all'antico e prezioso organo della Cappella del Sacro Cingolo, nella Cattedrale di Santo Stefano a Prato, con ingresso libero, organizzato dal Rotary Club Prato, in collaborazione con il Capitolo della Cattedrale e il patrocinio del Comune di Prato.

Erano presenti l'assessore alla Cultura Simone Mangani, il presidente del Rotary Club Prato Giuseppe Gori, il segretario del Vescovo Gabriele Bresci e il concertista e Maestro d'organo Gabriele Giacomelli.

Protagonista del concerto il Maestro Gabriele Giacomelli, organista di fama internazionale, musicologo, docente presso il Conservatorio di Bologna, ispettore della Soprintendenza di Firenze, Pistoia e Prato per il restauro degli organi antichi, autore di decine di articoli, saggi e libri (pubblicati sia in Italia che all’estero). Giacomelli suonerà lo splendido organo costruito nel 1588 da Cesare Romani, ampliato nel 1773 da Michelangelo Crudeli e ottimamente restaurato nel 2000 dall’organaro Riccardo Lorenzini di Montemurlo. Uno strumento particolarissimo, di dimensioni assai ridotte, reso quasi invisibile al pubblico (la tastiera è nascosta in sacrestia) ma che ha timbri magnifici e una voce che si espande in tutta la cattedrale.

È prevista anche la partecipazione dell’ensemble corale pratese Euphonios diretto dal Maestro Elia Orlando (docente presso il Conservatorio di Parma) che interverrà in alcuni momenti, recuperando affascinanti prassi antiche caratterizzate dallo stretto dialogo fra l’organo e le voci umane. Per rendere più interessante l’esperienza di ascolto i cantori si disporranno lontano dall’organo in luoghi di grande suggestione acustica.

Il programma - in grado di essere apprezzato sia dagli intenditori che da un pubblico meno preparato - prevede brani del grande compositore e organista pratese Domenico Zipoli, da lui composti sia in Italia che in Sud America (dove si recò come missionario gesuita nel 1717), oltre a brani barocchi di Gerolamo Frescobaldi, Johann Sebastian Bach (fra cui la celebre Air), Giovanni Battista Pergolesi e Domenico Scarlatti. Non mancheranno anche brani del Novecento, composti da Max Reger (di cui si celebrano i 150 anni dalla nascita) ed Edward Elgar, composizioni che nessuno ancora ha mai osato suonare su questo organo.

Un’occasione unica per ascoltare un autentico tesoro nascosto della nostra città, la cui voce ci trasmette ancora emozioni, trasportandoci indietro nel tempo e accendendo un faro su una storia degna di essere conosciuta e apprezzata.

"Questa è un'occasione molto preziosa perché l'organo della Cattedrale non suona molto spesso, anzi questa è la prima volta dopo la pandemia - ha affermato l'assessore alla Cultura Simone Mangani -. Un repertorio che stupirà il pubblico, perché molte delle cose che saranno suonate saranno riconosciute immediatamente dagli ascoltatori, essendo opere molto popolari". 

"Parliamo di un organo costruito nel 1588 da un artigiano cortonese e sulla tastiera di questo strumento si è esercitato Domenico Zipoli, che studiò in Cattedrale. Alla fine del '700 lo strumento è stato ampliato e successivamente ristrutturato nel 2000 - ha aggiunto il concertista Gabriele Giacomelli -. Uno strumento di grande valore e di grande bellezza, molto piccolo e particolare, ma il cui suono si espande fortissimo in tutta la Cattedrale, nonostante sia nascosto ai fedeli nella Sacrestia. Ci saranno poi anche alcune sorprese in un gioco di regia che renderà tutto il programma ancora più avvincente". 

"Un tesoro nascosto perché appunto sia l'organo che l'organista sono nascosti, ma tavolta le cose che non si vedono sono le più belle da scoprire - ha aggiunto il segretario del Vescovo Gabriele Bresci -. Due gioielli, tra cui la maestria di Giacomelli, grazie al quale è possibile amplificare il messaggio della musica". 

"L'idea di questo concerto nasce perché la nostra associazione si pone come obiettivo quello di incontrare la città e le istituzioni - ha concluso il presidente del Rotary Club Prato Giuseppe Gori -. Aprirsi alla città diventa quindi un elemento importante nel rapporto che Rotary vuole avere, perché vogliamo contribuire a risolvere le problematiche strutturali delle comunità locali con uno spirito solidaristico". 

Il programma completo: Quattro Versi e Canzona in Do maggiore,  Elevazione in Do maggiore e  Folias (da un manoscritto dell’Archivio Musicale di Chiquitos, Bolivia) di Domenico Zipoli (1688-1726),  Recercare con obbligo di cantar la quinta parte senza toccarla di Gerolamo Frescobaldi (1583-1643),  Sonata in Fa maggiore di Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736),  Air dalla Suite per orchestra n. 3 BWV 1068 e  Fughetta super Dies sind die heiligen zehn Gebot BWV 679 di Johann Sebastian Bach (1685-1750),  Sonata in Fa minore K 466 e  Sonata in Do maggiore K 515 di Domenico Scarlatti (1685-1757),  Fughette über das Deutschlandlied di Max Reger (1873-1916) e  Trio dalla Pump and Circumstance March n. 1 di Edward Elgar (1857-1934).

L’organo: la Cappella del Sacro Cingolo della Cattedrale di S. Stefano a Prato conserva un prezioso organo sul quale sicuramente si esercitò il grande compositore pratese Domenico Zipoli. Lo strumento è praticamente nascosto al pubblico e ai fedeli, in quanto incassato nel muro perimetrale della Cappella, celato da una tenda e con la tastiera collocata sul lato opposto delle canne di facciata: per suonarlo bisogna recarsi nella sagrestia. L’organo è dunque quasi invisibile ma è viceversa perfettamente udibile. L’acustica è infatti stupefacente: il suono cristallino dello strumento è percepibile non solo nell’area prospiciente la Cappella ma in tutta la Cattedrale. La vivacità delle canne di Flauto, la nobiltà delle canne del Principale, la dolcezza delle canne della Voce Umana, la brillantezza delle canne del Ripieno sono apprezzabili in tutto il loro splendore.

La musica: il programma - vario e avvincente anche per un pubblico non avvezzo ai concerti organistici - mette in luce tutte le caratteristiche timbriche dello strumento, comprendendo brani composti da Zipoli sia in Italia che in America Latina (dove si recò come missionario gesuita), un severo Ricercare di Frescobaldi, una spiritosa Sonata di Pergolesi, una celebre Aria di Bach, per proseguire con due splendide Sonate di Scarlatti (una dolente, l’altra vivacissima), un’elaborazione fugata composta da Reger - di cui quest’anno si celebrano i 150 anni dalla nascita - dell’Inno imperiale austriaco (poi canto dei tedeschi e infine inno della Repubblica di Germania), per concludersi con la più popolare fra le marce di Elgar.

Gli artisti: Gabriele Giacomelli ha tenuto concerti d’organo in quasi tutti i paesi europei, negli USA e in America Latina per istituzioni come la Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo, la Sinagoga Centrale di New York, le Cattedrali di Amsterdam, Cuzco, Digione, Firenze, Lubiana, Stoccolma, Winchester ecc. Ha inciso l’Opera Omnia per organo di Domenico Zipoli (valutazione massima su Amadeus) e un CD “L’organo a Firenze dai Medici all’Unità d’Italia” uscito per le celebrazioni dei 150 anni di Firenze Capitale (valutazione massima su Amadeus e altre riviste anche straniere). È docente presso il Conservatorio di Bologna, Ispettore della Soprintendenza di Firenze, Pistoia e Prato per il restauro degli organi antichi, autore di decine di articoli, saggi e libri (pubblicati sia in Italia che all’estero) sulla storia della musica soprattutto in Toscana fra Rinascimento e Settecento.

Il Coro Euphonios è stato fondato a Prato nel 2010 da Elia Orlando. Nel 2016, in collaborazione con la Camerata Strumentale Città di Prato, il coro partecipa alla realizzazione dell’opera Noye’s Fludde di Britten e si aggiudica il secondo posto al Concorso Nazionale del Lago Maggiore. Ha partecipato al Festival Zipoli con l’esecuzione della Messa di Potosì e della Messa di Sant’Ignacio di Zipoli. Nel 2019 con i suoi ensemble giovanili partecipa al concorso nazionale “Nuove voci per Guido” ad Arezzo, ottenendo un secondo e un terzo posto. Ha partecipato a numerosi Festival in Italia, come il Festival Corale Internazionale Città di Bologna, l’Incontro Polifonico Città di Fano, il Festival Centumcellae di Civitavecchia.

Elia Orlando dal 2014 al 2015 è stato uno dei tre direttori del Coro Giovanile Toscano, con il quale si è esibito a Milano Expo. Dal 2016 collabora con la Camerata Strumentale Città di Prato esibendosi con il “Coro Città di Prato” di cui è Maestro preparatore. Nel 2019 ha trascritto il Terzo Libro di Madrigali di Biagio Pesciolini, dirigendo anche una registrazione integrale dell’opera con l’ensemble “Tuscae Voces”. Attualmente è docente presso il Conservatorio di Parma.

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