Approvata la convenzione con il Met per il polo teatrale del Fabbricone e la riqualificazione dell'area
E' stata approvata dalla Giunta comunale la convenzione tra Comune di Prato e Fondazione Teatro Metastasio, di cui fa parte il Fabbricone, per gestire insieme la trasformazione urbanistica che comprenderà la rigenerazione del polo teatrale dell'ex stabilimento industriale e la realizzazione di nuove connessioni urbane. La firma avverrà tra pochi giorni, dopodiché avrà inizio la progettazione condivisa dell'intervento.
L'operazione permetterà al Comune di diventare proprietario dell'immobile che oggi ospita il teatro Fabbricone, grazie ad un finanziamento con il Fondo europeo di sviluppo regionale FESR 2021-2027: 4 dei 10 milioni di euro - 8 dai fondi europei e 2 dal Comune - serviranno per l'esproprio di quest'area.
L'approvazione arriva dopo la firma dell'accordo in Regione, martedì 2 maggio, con i 19 comuni beneficiari dei fondi europei destinati ai progetti di rigenerazione urbana, tra cui Prato che intende potenziare l’asse culturale cittadino come volano di riqualificazione urbana, adeguando manufatti esistenti e spazi pubblici in un’area critica della città e progettando servizi per la collettività. Nello specifico la strategia territoriale consentirà di ottenere una nuova porta di accesso alla città da nord e, attraverso questa, creare una cerniera che connetta direttamente il centro urbano a questo luogo culturalmente importante e vitale con una forte connessione pedonale.
Per quanto riguarda la rigenerazione del polo teatrale le principali azioni progettuali saranno quindi l’adeguamento del Teatro Fabbricone, la destinazione del Fabbrichino anche a depositi e laboratori scenici e la realizzazione di uno studentato, mentre per le nuove connessioni è invece prevista la creazione di una grande area verde tra il mercato generale comunale all’aperto e il complesso teatrale dove si alterneranno percorsi e spazi di relazione e di spettacolo all’aperto ed inoltre il fiume Bisenzio, soggetto ed oggetto di Riversibility.
La strategia della proposta progettuale è diretta non solo alla valorizzazione e al potenziamento dell'offerta culturale del polo teatrale del Fabbricone, ma anche al miglioramento della qualità dell'abitare e alla realizzazione di residenze a canone calmierato per studenti fuori sede e operatori del Servizio Volontario Europeo, con l’obiettivo di delineare un sistema urbano basato sui poli teatrali della città pubblici e privati.
"Grazie ai fondi POR-FeSR dell'Unione Europea, veicolati da Regione Toscana, la collettività diventerà proprietaria del Teatro Fabbricone, del Teatro Fabbrichino e di una porzione di connessione e di collegamento tra la zona ed il centro storico - ha commentato l'assessore alla Cultura Simone Mangani -. E' un obiettivo storico, oggi a portata di mano. Si tratta del primo esempio di rigenerazione urbana prima della rigenerazione urbana fin da quando nel 1974 l'ex stabilimento tessile ospitò l'Orestea di Luca Ronconi".
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