Firmato il Protocollo d'Intesa tra Comune di Prato, Arci, Acli, Mcl e Museo del Calcolatore sui temi dell'Agenda Digitale, in partenza già 10 appuntamenti nei circoli cittadini
Si è tenuta stamani, venerdì 14 luglio, a Prisma la firma del Protocollo d'Intesa tra il Comune di Prato, Arci, Acli, il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) di Prato e il Museo del Calcolatore sui temi dell'Agenda Digitale.
La sottoscrizione è stata firmata dall'assessora all'Agenda Digitale Benedetta Squittieri, da Ilaria Testa di Arci Comitato Territoriale Prato, dal presidente di Acli Provinciale Prato Agostino Mazzella, dall'amministratore del Movimento Cristiano Lavoratori di Prato Piero Colzi e dal presidente del Museo del Calcolatore Riccardo Aliani.
Il tema della cultura digitale e del superamento del digital divide rappresenta una tematica chiave nella crescita di Prato e dei suoi cittadini, affinché non restino indietro rispetto alla fruizione dei servizi essenziali e già in passato sono state svolte con successo delle iniziative in alcuni circoli ricreativi o sedi di associazioni e sono state tenute delle mini conferenze sul tema dei servizi digitali della PA. Stavolta però il Comune intende riprendere in forma più ampia e strutturata le attività sperimentate con successo negli anni precedenti ed è quindi necessario diffondere il più possibile sul territorio comunale le iniziative dell'Agenda Digitale, coinvolgendo tutte le frazioni della città e utilizzando spazi che sono simbolo della comunità cittadina, includendo anche le associazioni del territorio nella coprogettazione.
"Lavorare per ridurre il digital divide, ossia la distanza presente tra l'uso delle nuove tecnologie e i cittadini - precisa l'assessora all'Agenda Digitale Benedetta Squittieri -. E' questo l'obiettivo del Protocollo e puntiamo a raggiungerlo andando in quei luoghi dove stanno le persone, con l'aiuto di una serie di associazioni che vivono quotidianamente fra di esse. E lo faremo fin da subito con 10 appuntamenti all'interno dei circoli della città, circa 2 volte al mese, rivolti a qualsiasi target e con ingresso libero su prenotazione, nei quali offriremo il rilascio dello SPID e aiuteremo chiunque voglia nell'utilizzo dei servizi online, con particolare riguardo anche al tema della cybersecurity. Una vicinanza, la nostra, ai cittadini che è fatta di mutualismo, di chi sa già che in quel posto, se va a chiedere aiuto, lo riceve".
Soddisfazione espressa anche dagli altri firmatari che si sono uniti al Comune di Prato in una collaborazione che oltre a dare già i suoi primi frutti, punterà proprio ad estendere ancor di più quella cultura digitale di cui il piano "Agenda Digitale" annualmente si occupa e che al giorno d'oggi è tanto più necessaria per svolgere le attività di tutti i giorni. Gli enti hanno infatti confermato la loro volontà di mettere a disposizione i propri spazi e le proprie competenze per dare supporto a tutti quei cittadini che non sono a conoscenza degli innumerevoli servizi online offerti dalle PA o che semplicemente non hanno quella dimestichezza tale da sapersi muovere all'interno del web sfruttando tutte le potenzialità di esso e, al contempo, proteggendosi dai rischi.
L'obiettivo del Protocollo è appunto quello di avviare un percorso di collaborazione sul tema delle competenze digitali finalizzato a contribuire alla diffusione della cultura digitale nella popolazione, costruire dei punti di aggregazione, osservazione, ascolto e formazione su questi temi, contribuire alla sostenibilità dei centri di facilitazione digitale e all'evoluzione dei contenuti del piano "Agenda Digitale" del Comune, promuovere la conoscenza e l'uso consapevole e sicuro dei servizi online con particolare riferimento ai servizi della Pubblica Amministrazione, tra cui quelli delle infrastrutture digitali nazionali e promuovere la cultura e le competenze digitali nelle fasce di popolazione più svantaggiate e in difficoltà.
Inoltre, gli enti organizzeranno fin da subito una serie di iniziative utili al rilascio dello SPID, ad informare i cittadini sui servizi digitali più importanti messi a disposizione dalle PA, tra cui il Comune di Prato, ad affrontare le problematiche relative alla sicurezza informatica e alla salvaguardia della privacy, dando indicazioni per un corretto uso di Internet e a coordinare la realizzazione di iniziative sullo stile "Coder Dojo". Tutte insieme contribuiranno alla diffusione di una cultura informatica di base sia tra le fasce più anziane che tra quelle più giovani e anche se saranno indirizzate principalmente agli associati o ai frequentatori delle strutture, resteranno comunque aperte agli interessati.
Nell'ambito dell'organizzazione delle iniziative, l'intesa fa da cornice ad una serie di impegni reciproci: il Comune metterà a disposizione il personale e le attrezzature informatiche necessarie all'allestimento degli sportelli per il rilascio dello SPID, organizzerà delle mini conferenze per la formazione e l'informazione sull'utilizzo dei servizi digitali della PA utili per i cittadini e sulle tematiche riguardanti la privacy e la sicurezza informatica, realizzerà le iniziative secondo il format dei "Coder Dojo" e fornirà gli strumenti per la creazione di esse.
Dall'altra parte, gli altri enti offriranno i propri locali e quelli degli affiliati alla propria rete associativa curandone l'allestimento necessario allo svolgimento delle iniziative, gestiranno la vigilanza durante l'andamento di esse, forniranno la connessione ad Internet e le varie utenze elettriche essenziali per il funzionamento delle apparecchiature, collaboreranno con il Comune per la pubblicizzazione delle iniziative programmate nella propria struttura e promuoveranno momenti di partecipazione e coprogettazione per lo sviluppo del documento "Agenda Digitale".
Una cooperazione quella stabilita oggi che amplia dunque il raggio d'azione rispetto al passato e si avvicina maggiormente alla cittadinanza, garantendo agli interessati tutto l'aiuto necessario per usufruire al meglio delle potenzialità di Internet e dei servizi loro offerti, quei servizi che purtroppo rimangono a volte "nascosti" per scarsa o mancata conoscenza dell'ambiente virtuale.
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