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Comune di Prato

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17/10/2023 12:02
Mangani ok Immigrazione Il Comune di Prato ha affisso uno striscione sul davanzale della biblioteca Lazzerini

"Prato non tratta", domani la XVIII Giornata Europea contro la tratta di esseri umani

Domani mercoledì 18 ottobre si celebra la XVIII Giornata Europea contro la tratta di esseri umani, istituita dalla Commissione Europea soprattutto come un'occasione per riflettere su un fenomeno grave e di ampia portata, in cui potenti reti criminali lucrano su sfruttamento sessuale e lavorativo, accattonaggio, spaccio, furti, matrimoni forzati e traffico di organi. 

Il  Comune di Prato ha aderito alla Giornata con lo striscione affisso sul davanzale della Biblioteca Lazzerini, "Prato non tratta, #liberailtuosogno", per condannare le condizioni di sfruttamento e di violazione dei diritti umani che molti uomini e donne sono costretti a subire quotidianamente ormai nell’indifferenza di tanti. 

"Anche quest'anno confermiamo la nostra adesione e la condivisione dei valori e degli obiettivi che la Giornata propone - dichiara l'assessore alla cittadinanza e immigrazione Simone Mangani - Il Comune di Prato è dentro le reti istituzionali, regionali, nazionali e territoriali, pensate, realizzate e sostenute al fine di accompagnare le vittime della tratta e dello sfruttamento verso un presente e un futuro migliori. È una scelta non frutto di una singola Amministrazione ma ormai patrimonio comune." 

Infatti, nell’ambito del “Protocollo d'intesa in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di sfruttamento lavorativo e di tutela delle vittime” siglato nel 2018 tra il Comune di Prato e la Procura della Repubblica e grazie alla collaborazione con la rete SATIS (Sistema Antitratta Toscano Interventi Sociali) alla quale il Comune di Prato aderisce, è stato attivato lo "Sportello antitratta e sfruttamento lavorativo" per il contrasto al caporalato, al lavoro irregolare e allo sfruttamento dei cittadini migranti. Grazie a questo servizio, i cittadini stranieri vittime di grave sfruttamento lavorativo, prostituzione o tratta possono ricevere informazioni e collaborare con le istituzioni per far emergere la situazione di sfruttamento così da avere la possibilità di richiedere il rilascio di un permesso di soggiorno e di essere inserito in un programma di protezione sociale.

cb

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