Il progetto "L.A.I.V. Lavoro, Alloggio, Istruzione, Vulnerabilità” è stato rifinanziato con altri 535mila euro del Fondo Politiche Migratorie del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali
E’ stato prorogato e nuovamente finanziato il progetto “L.A.I.V. Lavoro, Alloggio, Istruzione, Vulnerabilità”, di cui il Comune di Prato è soggetto capofila: il finanziamento del Fondo Politiche Migratorie del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, inizialmente pari a 1 milione di euro, è stato incrementato di ulteriori 535.000,00 per lo svolgimento delle attività fino a dicembre 2024.
Iniziato nel corso del 2020, con le difficoltà legate alla pandemia, il progetto ha avuto il suo sviluppo nel corso degli anni, riuscendo a coinvolgere complessivamente più di 5.500 cittadini stranieri sia adulti che minori.
Partendo dal contesto scolastico, le azioni si aprono a raggiera sul mondo del lavoro, dell’alloggio e dell’inclusione sociale dei cittadini migranti.
Il Comune ha coinvolto nella realizzazione delle azioni, con procedure pubbliche, il Consorzio Metropoli per le linee progettuali all’interno degli istituti scolastici, l’associazione Cieli Aperti per la sfera dell’extra-scuola e dell’educazione degli adulti e la Cooperativa Open Group per le linee sull’inclusione sociale e lavorativa.
Per quanto riguarda i minori, il lavoro si svolge sia in classe, con laboratori di facilitazione linguistica (italiano L2) e didattica inclusiva (apprendimento linguistico cooperativo), che hanno coinvolto fino ad ora più di 4.000 alunni nella fascia della scuola primaria e secondaria di primo grado, sia nell’extra-scuola con laboratori di socializzazione e campi estivi interculturali che hanno visto la partecipazione di circa 600 alunni.
Per la comunicazione scuola-famiglia sono erogati servizi di mediazione linguistico-culturale presso sportelli ad hoc istituiti all’interno degli istituti scolastici del territorio (fino ad ora circa 2.000 ore). È inclusa nelle azioni una mappatura dei livelli linguistico-comunicativi di tutti gli alunni non italofoni delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città, già realizzata nel 2021, che sarà di nuovo effettuata nella primavera del 2024
Tornano inoltre per l’estate 2024 i campi estivi interculturali gratuiti e gli hub educativi, che nel corso delle precedenti edizioni (2021 e 2022) hanno visto il coinvolgimento di centinaia di alunni sia italiani che provenienti da Paesi terzi, al fine di consentire lo scambio e la valorizzazione dei diversi background culturali.
Per gli adulti sono organizzati corsi di italiano declinati sui bisogni dei partecipanti, sia come contenuti che come orari di svolgimento. Dall’italiano per la patente, al corso per donne e sulla sicurezza sul lavoro.
Da segnalare nella precedente edizione, l’esperienza di coinvolgimento dei corsisti in visite presso alcuni musei della città di Prato (Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci, Museo di Palazzo Pretorio, Museo del Tessuto), all’interno dei quali l’insegnante di italiano L2 del corso, in collaborazione con gli operatori museali, ha realizzato una programmazione didattica di L2 correlata all’arte e alle tematiche della visita stessa.
Tra le sperimentazioni più proficue vanno citati inoltre i laboratori di genitorialità, un supporto per genitori stranieri, che ha visto finora il coinvolgimento di più di 200 persone, su temi quali l’orientamento scolastico e al territorio, ma anche sulla condivisione di aspettative e bisogni nei confronti della scuola e della vita dei figli.
“Il progetto L.A.I.V. si sviluppa sul territorio non solo implementando azioni– affermano il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore alla Cultura e Cittadinanza Simone Mangani - ma anche fungendo da connettore. Contribuisce a rafforzare il sistema territoriale di inclusione scolastica e sociale, raccordando progettualità, servizi, attori istituzionali e del terzo settore. Quando la governance centrale e quella locale entrano in dialogo – concludono – i risultati e l’efficacia progettuale si moltiplicano”.
Per quanto riguarda le linee relative all’inclusione socio-lavorativa, sono realizzate attività di presa in carico, supporto all’autonomia (lavoro e alloggio) e accompagnamento ai servizi del territorio da parte dei tutor del progetto nei confronti di circa 100 beneficiari adulti. Con ognuno di loro è realizzato un progetto personalizzato a seconda dei bisogni e delle competenze. Particolarmente forte è divenuto nel tempo il raccordo con lo Sportello contro lo sfruttamento lavorativo del Comune di Prato, che collabora con i tutor di progetto per proporre percorsi di supporto ad alcune delle vittime di sfruttamento in carico allo sportello.
Saranno attivati ulteriori tirocini extracurricolari di inserimento lavorativo presso alcune aziende del territorio. Nelle azioni svolte finora, tre beneficiari del progetto sono stati selezionati per la partecipazione al tirocinio all’interno del progetto “Rifò, Cenciaioli si diventa”, promosso da gruppo di aziende che lavora sull’inserimento di beneficiari vulnerabili all’interno di un percorso formativo e professionalizzante legato all’antico mestiere del cenciaiolo.
Dal proficuo rapporto di fiducia instauratosi tra gli operatori del progetto e in particolare alcuni dei beneficiari, come output non previsto dal progetto, si è sviluppata l’idea di realizzare un podcast radiofonico sulle “storie” e le esperienze dei beneficiari. In un’ottica di empowerment e valorizzazione delle competenze dei beneficiari è nato difatti “Stanza 41”, podcast le cui puntate possono essere ascoltate sul sito di WhiteRadio.
Una parte importante del progetto riguarda infine la mediazione dei conflitti interculturali. Partendo dalla realizzazione di una mappatura delle aree di conflitto della città, sono state valutate alcune aree particolarmente sfidanti su cui risulta necessario un intervento ( es. Playground Macrolotto Zero e Villaggio Gescal).
L’elemento fondamentale che caratterizza lo svolgimento del progetto è quello del raccordo tra singole azioni, in un proficuo intreccio tra aree di intervento che potenzia i risultati e l’efficacia progettuale. Questo è reso possibile dalla collaborazione non solo tra ente locale e partners gestori, ma anche dal sistema di inclusione territoriale che ha permesso alle azioni di L.A.I.V. di intersecarsi con ciò che era già presente e con le altre progettualità in corso. Gli operatori del progetto sono un punto di riferimento sia interno all’Amministrazione Comunale, che per le altre realtà del territorio.
cb
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