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Comune di Prato

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07/12/2023 12:55
Squittieri Benedetta Attività produttive Chiuso il secondo bando della dotazione straordinaria a sostegno del distretto

Bandi per le transizioni: ricevute 74 domande e richiesti 2,544mln di euro, somma pari allo stanziamento

Al via l’istruttoria per la valutazione delle domande che verrebbero tutte finanziate

Sono 74 le aziende del distretto tessile che hanno chiesto di accedere ai fondi messi a bando per la transizione ecologica e giusta e la transizione digitale, con una richiesta totale di 2.544.000 di euro a fronte di uno stanziamento previsto di 2.500.000 euro. Ora dovrà essere effettuata l’istruttoria per verificare il rispetto dei requisiti da parte delle domande che se dovessero risultare tutte in regola dovrebbero poter essere tutte finanziate.

L'intervento rientra infatti nella dotazione straordinaria di 10 milioni di euro assegnata al Comune di Prato dal Ministero per lo Sviluppo Economico (oggi Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze nell'agosto 2022.

Nel marzo scorso erano stati assegnati i fondi del primo bando sull'efficientamento energetico per 4 milioni di euro. Dopo questo secondo bando, restano quindi da assegnare 1,5 milioni di euro tramite bando e 2 milioni di euro che verranno destinati a progetti di sistema.

Il bando, che è stato aperto dal 16 ottobre al 30 novembre, si pone l’obiettivo del miglioramento della sostenibilità socio-ambientale della produzione e la trasformazione tecnologica e digitale dell'impresa. La partecipazione era consentita alle imprese operanti nel settore tessile facenti parte del distretto industriale pratese che, alla data di presentazione della domanda sono regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese e svolgono, quale attività primaria nelle localizzazioni oggetto dell’intervento, una delle attività individuate dai codici ATECO 2007 della Divisione 13 (Industrie tessili). Il costo totale del progetto finanziabile doveva essere compreso tra un minimo di € 10 mila e un massimo di € 100 mila, sostenibile con un contributo economico calcolato in misura pari al 50% delle spese ritenute ammissibili come, ad esempio: acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione; programmi informatici e licenze software; formazione del personale; spese per servizi, di consulenza e per l'acquisizione di certificazioni di prodotto o processo, perizie e asseverazioni. Il contributo verrà poi erogato sotto forma di contributo a fondo perduto ed è concesso in regime "de minimis".

Il numero delle richieste ricevute riflette una consapevolezza crescente da parte dei nostri imprenditori riguardo alle sfide ambientali e alle opportunità offerte dalla digitalizzazione. – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato – La Camera di commercio si impegnerà ad espletare le istruttorie nei termini previsti per garantire che le imprese ammesse possano beneficiare tempestivamente dei contributi e avviare rapidamente i processi di miglioramento sostenibile e di trasformazione digitale.” 

Per l’assessora all’innovazione e allo sviluppo economico del Comune di Prato, Benedetta Squittieri: “Siamo veramente soddisfatti per la numerosa partecipazione delle imprese del distretto anche in questo secondo bando e per il fatto che le risorse stanziate andranno a coprire integralmente la domanda. Come abbiamo sempre detto non era affatto scontato riuscire ad ottenere queste risorse, a spenderle e soprattutto a farlo nella direzione maggiormente richiesta dalle aziende, anche quelle più piccole, del nostro territorio. Il ringraziamento va quindi a tutte le forze economiche e sociali che fanno parte del tavolo di gestione dei 10 milioni e all'importantissimo supporto della Camera di Commercio di Pistoia-Prato. Con queste risorse abbiamo inoltre dimostrato che è possibile spendere bene le risorse pubbliche per aiutare i distretti produttivi del paese, se questa gestione viene fatta in collaborazione coi territori, gli enti locali e i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori."

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