Presentate e consegnate le vetrofanie per la diffusione del numero unico antiviolenza ed antistalking 1522
Sono state presentate e consegnate questa mattina, nel Salone consiliare di Palazzo comunale, le vetrofanie per la diffusione del numero unico antiviolenza ed antistalking 1522.
Il numero, messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, è un servizio pubblico gratuito, attivo 24 h su 24, che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Erano presenti alla conferenza le rappresentanti di Confartigianato Imprese Prato, CNA Toscana Centro, Confesercenti Prato, Confcommercio di Pistoia e Prato, Confindustria Toscana Nord e delle varie associazioni coinvolte nel progetto.
Per l'assessora alle Pari Opportunità Ilaria Santi "l'obbiettivo è quello di distribuire le vetrofanie a tutti quei negozi ed esercizi commerciali della nostra città perchè tutte le donne possano conoscerlo, evitando come troppo spesso accade che si raggiunga l'apice della violenza - continua Santi- spesso poi diamo per scontato che le persone conoscano cose che a noi possono sembrare banali, quando invece il piccolo gesto di attaccare un adesivo potrebbe salvare una vita."
"Con l'assessore Santi ci è sembrato molto importante coinvolgere le associazioni di categoria per divulgare il più possibile il numero 1522, vogliamo infatti mandare il messaggio che le donne pratesi non sono sole - commenta l'assessora alle Attività Produttive Benedetta Squittieri - in questo senso ci fa piacere che le associazioni di categoria siano al fianco del Comune in questa battaglia."
"Diffondere il numero è fondamentale - dice Francesca Ranaldi, responsabile del Centro antiviolenza La Nara - come è fondamentale sapere che questo può essere uno strumento in grado di portare la donna ad intraprendere un percorso di uscita dalla violenza. Io penso che questa azione svolga una doppia funzione: sia quella di chiedere aiuto e supporto sia quella di avere uno strumento di consapevolezza e di scelta. Esporre un simbolo come questo significa scegliere una posizione - prosegue Ranaldi - che è quella di essere dalla parte delle donne, dei bambini e delle bambine che subiscono violenze. I dati dicono che le donne che hanno chiamato il numero quest'anno sono più alti del precedente. Il Centro antiviolenza La Nara, che segue tutto il territorio pratese ha ad oggi all'attivo, per i percorsi di uscita dalla violenza, 470 donne, che è un numero altissimo. Donne che - conclude Francesca Ranaldi - chiedono aiuto prima, il tempo di durata del maltrattamento sta cominciando a diminuire e questo è un grande segno di consapevolezza e di volontà di uscire da una spirale di abusi".
Dai rappresentanti di Confartigianato Imprese Prato, CNA Toscana Centro, Confesercenti Prato, Confcommercio di Pistoia e Prato, Confindustria Toscana Nord e alle varie associazioni coinvolte nel progetto, è stata subito accolta con piacere la proposta di collaborazione su questa iniziativa, "è un tema verso cui siamo fortemente sensibili data la sua triste attualità".
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