Il Festival Zipoli chiude in bellezza ad Artimino
La XIII edizione del Festival dedicato a Domenico Zipoli, massimo compositore e organista pratese della storia, si chiude in bellezza con un concerto nella suggestiva Pieve di San Leonardo ad Artimino venerdì 5 gennaio alle ore 21.
Il concerto è reso possibile grazie all’impegno e al contributo del Comune di Carmignano che da molti anni partecipa al Festival ospitando un concerto nel suo territorio. Quest‘anno il direttore artistico del Festival Gabriele Giacomelli di concerto con l’Assessorato alla Cultura del comune mediceo ha scelto la Pieve di San Leonardo dal momento che custodisce un piccolo ma bellissimo organo del 1866 perfettamente funzionante.
L’organo sarà suonato dall’eccellente maestro Enrico Viccardi, organista di fama internazionale, docente presso il Conservatorio di Parma, più volte ospite del Festival. Viccardi eseguirà brani inglesi e spagnoli per concludere con la splendida Sonata in Sol minore di Domenico Zipoli e con i Versi e Canzona in Fa maggiore sempre del maestro pratese. Nell’esecuzione dei Versi interverranno anche le giovani voci del Piccolo Coro Melograno di Firenze, ospiti fisse del Festival, che sotto la direzione di Laura Bartoli con l’accompagnamento piansitico di Chiara Piccioli eseguiranno anche brani del proprio repertorio, come The little drummer boy di Katherine Davis, il natalizio Carols of the bells del compositore ucraino Peter Wilhousky, la notissima Lettera a Pinocchio di Mario Panzeri e la dolcissima Ninna nanna di Brahms. Il Piccolo Coro Melograno è un’eccellenza a livello nazionale, avendo vinto numerosi premi ed essendosi esibito più volte anche per la RAI.
Anche quest’anno il Festival Zipoli - che ha registrato un ottimo successo di pubblico – è stato promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato e ha ricevuto il sostegno della Regione Toscana, della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, di Cosima Maggi Personal Financial Advisor, della Scuola Comunale G. Verdi di Prato, oltre che dei Rotary Club pratesi, dei Lions club del territorio, dell’Associazione Pratese Amici dei Musei e di Massimo Drovandi Restauri.
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