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Comune di Prato

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03/01/2024 11:53
bosi assessore Comune Oltre a Prato il progetto coinvolge altri sette partner dalla Svezia, Spagna, Olanda, Bulgaria, Polonia e Portogallo

Il Comune di Prato si aggiudica un progetto europeo sull'Economia circolare in collaborazione con la rete delle cittą tessili "Acte"

L'Assessore ai rapporti con Acte Gabriele Bosi: "Una bella occasione per condividere buone pratiche con altri partner europei"

E' stato approvato dall'Unione Europea il progetto sull'Economia circolare a cui partecipa anche il Comune di Prato in collaborazione con l'associazione delle città tessili Acte ("European Textile Collectivities Association").

Oltre a Prato il progetto coinvolge altri sette partner dalla Svezia, Spagna, Olanda, Bulgaria, Polonia e Portogallo. Ha un valore complessivo di 1,92 milioni di euro da ripartirsi tra gli otto partner, con un budget di 230.000€ destinati alla nostra città.

L'obiettivo generale del progetto è quello di avviare un confronto sulle politiche pubbliche a livello locale volte a rafforzare la circolarità nella gestione dei rifiuti tessili per adattarli ed allinearli ai requisiti stabiliti dalle nuove normative UE. Ciò include l'esame delle aree delle politiche che riguardano la prevenzione dei rifiuti, la raccolta differenziata, la logistica, lo smistamento, l'innovazione tecnologica, la consapevolezza dei consumatori e su come coinvolgere il resto degli attori chiave della catena del valore per garantire un approccio integrato.

"Siamo soddisfatti per questo risultato, dichiara l'assessore con la delega ai rapporti con Acte Gabriele Bosi, che ci permetterà di condividere buone pratiche sull'Economia circolare a livello europeo, valorizzando politiche della nostra città come ad esempio "Prato circular city" ed esperienze concrete delle aziende del nostro Distretto. Allo stesso tempo avremo l'opportunità di apprendere dal lavoro degli altri partner. Ringrazio l'associazione Acte, i partner del progetto e il nostro Ufficio Europa che ha contribuito al suo successo e che seguirà il suo iter. Il lavoro durerà nei prossimi quattro anni e inizierà nella prossima Primavera".​

Il progetto, denominato TEXAD, è stato finanziato nell’ambito del 2° bando del programma Interreg Europe, sotto l’obiettivo “Un’Europa più verde”. Le risorse sono interamente finanziate dal programma Interreg Europe e dal Fondo di rotazione nazionale.

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