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Comune di Prato

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09/01/2024 09:19
Barberis Valerio Urbanistica Giovedì 11 gennaio, ore 17:30. Teatro Fabbricone

Seminario di chiusura del progetto “Il Fabbricone. Il teatro e la città. Rigenerazione del Polo Teatrale del Fabbricone e creazione di nuove connessioni urbane”

L’ evento conclusivo arriva a suggellare l'articolato percorso svoltosi tra i mesi di settembre e dicembre 2023, e che ha visto il comune di Prato, affiancato da un altro importante attore del territorio quale la Fondazione Teatro Metastasio, nell’attivazione di un processo partecipativo, guidato dalla società Simurg Ricerche e volto a coinvolgere la cittadinanza, le associazioni e tutti gli stakeholder interessati, in un ambizioso progetto di rigenerazione urbana che interesserà l’area del Teatro Fabbricone e Fabbrichino, intervenendo con la ristrutturazione degli edifici e con la creazione di una grande area pubblica verde di connessione tra il complesso teatrale e il mercato generale comunale all’aperto.

Gli appuntamenti organizzati negli scorsi mesi hanno visto alternarsi camminate di quartiere, incontri di approfondimento con esperti, laboratori di progettazione partecipata.

L’’evento di avvio del progetto si è svolto il 13 settembre; si è poi svolta la camminata del 16 settembre che con la guida di Massimo Bressan, presidente della Fondazione Teatro Metastasio, con Graziano Graziani (curatore del progetto “Immagini di città”) e con l’arch. Giuseppe Guanci (esperto di archeologia industriale) hanno accompagnato i partecipanti in un tour di due ore circa intorno all’area teatrale. Il 23 settembre si è svolto l’evento di restituzione del progetto “Immagini di città”, laboratorio artistico sulla toponomastica e i segni urbani della città, dal quale sono scaturite suggestioni interessanti che hanno fatto da impulso per il processo partecipativo in partenza.

La mattina di domenica 29 ottobre si è svolta la camminata urbana organizzata da Simurg Ricerche, e condotta dagli assessori Barberis e Mangani, coadiuvati dai referenti comunali del progetto e dai responsabili di Fondazione Metastasio. La passeggiata si è svolta in un percorso ad anello che partendo dai teatri Fabbricone e Fabbrichino, ha attraversato l’area che verrà interessata dalla creazione del parco urbano, per poi dirigersi verso il centro cittadino, andando a toccare gli altri teatri della città. E’ stato possibile anche visitare il dietro le quinte del teatro Metastasio nonché conoscere la storia del teatro Magnolfi. Il tour è poi passato dalla passerella ciclopedonale sul Bisenzio che ha riportato i partecipanti verso il lato destro del fiume e infine nuovamente al Fabbricone.

L’incontro con gli architetti Eva Prats e Ricardo Flores di Barcellona si è svolto il 4 novembre, in concomitanza con l’incontro con l’urbanista Marco Cremaschi, professore presso la Scuola di Urbanistica di Sciences Po di Parigi. L’occasione di unire queste due eccezionali esperienze professionali, in grado di offrire punti di vista così originali rispetto ai temi della rigenerazione urbana e della riqualificazione di spazi pubblici, ha fornito notevoli spunti di riflessione e utili indicazioni per i laboratori partecipativi che sono stati poi realizzati.

Il 30 novembre si è svolto un doppio appuntamento presso il Teatro Magnolfi. Prima l’incontro di approfondimento con Elena Pirazzoli, PhD in Storia dell’arte all’Università di Bologna e ricercatrice presso l’Universität zu Köln esperta di cultura visuale, studi memoriali e public history. A seguire si è svolto il primo laboratorio partecipativo condotto dai facilitatori di Simurg Ricerche, durante il quale i partecipanti hanno avuto a disposizione cartografie e informazioni per immaginare insieme gli spazi esterni e le nuove connessioni urbane tra Fabbricone, Mercato Nuovo e Centro di Prato.

Il 7 dicembre il secondo doppio incontro Teatro Magnolfi, che ha visto come ospite Gianfranco Capitta, esperto di neoavanguardia teatrale e co-autore, insieme a Ronconi, del libro Teatro della conoscenza (Laterza, Roma-Bari 2012), e a seguire il secondo laboratorio partecipativo sul nuovo assetto degli spazi teatrali del Fabbricone e del Fabbrichino.

Tutti gli appuntamenti erano aperti alla cittadinanza (tutti gratuiti), ed in particolare hanno offerto l’opportunità di approfondire la propria conoscenza su uno dei luoghi simbolo della città, nonché di contribuire all’elaborazione delle idee progettuali che interesseranno la nuova area verde prevista, portando il proprio contributo in termini di proposte, memoria storica, suggestioni ed interessi specifici.

Nonostante alcune difficoltà dovute allo straordinario quanto tragico evento dell’alluvione occorsa sul territorio pratese agli inizi di novembre, unitamente a problemi legati ancora agli strascichi del COVID che hanno obbligato qualche relatore a spostare alcune date degli incontri, il progetto ha visto promuovere tra i partecipanti e più in generale nella cittadinanza, una maggiore consapevolezza circa le potenzialità degli interventi rigenerativi in programma.

Gli spazi verdi che verranno creati offriranno importanti occasioni per generare connessioni tra la zona nord e il centro cittadino, oltre a promuovere un approccio partecipato al verde pubblico che prende in considerazione istanze, necessità e criticità per sviluppare soluzioni innovative e funzionali.

Al contempo, gli spazi teatrali del Fabbricone e del Fabbrichino potranno nuovamente tornare protagonisti di una narrazione legata all’esperienza culturale, artistica e storica in cui la città di Prato ha e ha avuto un ruolo fondamentale.

Per tutta la durata del progetto è rimasto attivo un questionario on line attraverso il quale è stato possibile per la cittadinanza esprimere opinioni e indicazioni sul presente e sul futuro dell’area del Fabbricone.

Il finanziamento ottenuto dal bando regionale promosso all’interno del piano europeo Fesr, il Fondo europeo di sviluppo 2021-2027, consentirà se non di completare, sicuramente di avviare in modo concreto e fattivo un percorso di rigenerazione urbana che porterà i propri riscontri negli anni a venire, andando a riqualificare non solo l’area strettamente interessata dall’intervento bensì tutto il quartiere.

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