Oggi la cerimonia per il centenario dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro
Si sono aperte stamani con la deposizione di una corona d'alloro al Monumento ai Caduti di piazza S. Maria delle Carceri le celebrazioni per il Centenario dell’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro. Erano presenti la Provincia di Prato, i Comuni dell'area pratese, le Associazioni combattentistiche e d'arma e i vertici di Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Prefettura. A deporre la corona al Monumento dei Caduti sono stati il sindaco Matteo Biffoni, il vice prefetto vicario Vincenzo Arancio e il presidente dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro Giorgio Lavorini. C'erano inoltre il presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti, la consigliera Monia Faltoni in rappresentanza della Provincia e la consigliera regionale Ilaria Bugetti. Presenti anche alcune classi del Convitto Cicognini.
Una volta conclusa la cerimonia, i partecipanti si sono spostati nel Salone consiliare di Palazzo comunale per la presentazione da parte del vice presidente della Federazione provinciale dell'Istituto Nastro Azzurro di Prato Lorenzo Caciolli del libro “Decorati al valore militare della Provincia di Prato. Combattenti, storie e luoghi". Nel libro viene approfondita la ricerca storica sugli uomini decorati al valor militare nati nella provincia di Prato e sui monumenti della città che sono stati emblema del periodo.
"Siamo l'esito di un percorso doloroso, difficile e complicato da comprendere - ha detto il sindaco Matteo Biffoni - anche se l'eco delle guerre non è poi così distante da noi. La guerra c'è stata e ci sono state persone che hanno combattuto, sacrificato la propria gioventù e i proprio sogni per questo motivo. E' un pezzo di memoria perciò dobbiamo ricordare cosa è successo, perchè per costruire quello che siamo oggi dobbiamo conoscere tutto ciò che è accaduto in passato. Bisogna conoscere la storia e il lavoro delle persone coinvolte e ringrazio Nastro Azzurro per l'impegno investito in questo senso".
"La pubblicazione del libro, voluta in onore dei 100 anni dalla nascita dell'Istituto ha richiesto un grande sacrificio personale e umano, -ha detto Gabriele Alberti- per far sì che oggi sia possibile onorare i caduti e per capire cosa ha subito il nostro Paese in periodo di guerra. La pubblicazione del volume è stata sostenuta dall'Amministrazione comunale che con impegno e dedizione ha portato avanti questo compito per dare significato alle gesta eroiche che sono state compiute dai nostri concittadini. Soprattutto per le nuove generazioni dobbiamo mantere viva la memoria collettiva ed evitare che vada tutto perduto".
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