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Comune di Prato

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29/03/2024 9:40
Faggi Simone Sociale E' stata l’occasione per presentare l’attuale impianto del sistema di inclusione sociale per l’abitare

"Abitare a Prato, progetti per superare il disagio abitativo", l'incontro pubblico sui temi dell'abitare

Il vice sindaco e assessore Simone Faggi: "E' necessario un nuovo modello per il diritto all'abitare. Vanno creati una serie di strumenti di supporto e l'Amministrazione comunale lo ha fatto con convinzione"

Si è tenuto questa mattina il convegno  Abitare a Prato – Progetti per superare il disagio abitativo, un incontro pubblico sui temi dell’abitare e in cui sono stati presentati i progetti sociali in corso.

E' stata l’occasione per presentare l’attuale impianto del sistema di inclusione sociale per l’abitare, costituito da una molteplicità di strumenti (alloggi ERP, alloggi di emergenza abitativa, alloggi in condivisione, strutture comunitarie) per dare risposte al complesso fenomeno del bisogno abitativo, sempre più emergente nella nostra città. Sono stati illustrati anche i progetti recentemente attivati, ideati e realizzati insieme a enti del terzo settore, fondazione Cassa di Risparmio e con Edilizia Pubblica Pratese, ente gestore del patrimonio di Edilizia residenziale (ERP). L’Amministrazione Comunale ha infatti intrapreso la strada di una maggiore vicinanza con i cittadini che vivono in complessi immobiliari oggetto di particolari forme di complessità e dinamiche sociali che possono dar luogo a eventi critici, disagio, problemi di convivenza e di rispetto dei diritti e doveri di cittadinanza.

"A Prato una delle emergenze principali è quella del disagio abitativo, i conflitti sono tanti e la situazione non è risolta, è quindi necessario un nuovo modello per il diritto all'abitare. -  ha detto il viceosindaco e assessore alle Politiche per la cittadinanza Simone Faggi -. Modello che non passa soltanto dall'assegnazione delle case popolari, ma passa da un disegno complessivo che include sia la persona che è senza casa e dorme in strada, sia la famiglia che anche se ha uno o più lavori non riesce comunque a pagare l'affitto. Vanno creati una serie di strumenti di supporto e l'Amministrazione comunale lo ha fatto con la convinzione che questo sia l'assetto che potrà accompagnare in futuro le politiche delle Amministrazioni per dare risposta al sacrosanto diritto all'abitare di ogni cittadino della nostra città. A prato sono circa 2mila le famiglie che hanno problemi oggettivi di abitazione. Con il bando della casa popolare sono state presentate 1600 domande di cui 1300 avevano i requisiti, a queste si aggiungono le famiglie collocate nella fascia grigia che hanno Isee superiore a 16mila euro ma che comunque non riescono a sostenere la spesa di un affitto. Abbiamo l'obiettivo nel 2025 di consegnare 200 appartamenti alle famiglie bisognose di un casa, ma che non sono comunque abbastanza a fronte delle 1300 famiglie richiedenti. Ecco perchè sono necessari dei percorsi sull'abitare solidale condiviso e progetti specifici per alloggi ad affitto calmierato, un set dii strumenti per combattere il disagio abitativo." 

"Abbiamo diviso l'intervento sull'edilizia residenziale pubblica in due macro azioni, la prima è quella di identificare le risorse ancora presenti nel sistema e dare indicazioni ai nostri 11 soggetti gestori che sono di riferimento per i Comuni, di utilizzare queste risorse per gli alloggi di risulta. -  ha detto l'assessora regionale all'Edilizia residenziale pubblica e Politiche per fronteggiare l'emergenza abitativa e gli sfratti Serena Spinelli -. In questo modo abbiamo collegato l'azione regionale con l'azione dei nostri soggetti gestori per rendere più efficienti possibili le risorse presenti. Stiamo continuando ad utilizzare le risorse del Piano nazionale complementare di 93 milioni infatti sono state destinate le prime tranche nei tempi prestabiliti. La seconda azione è quella delle nuove risorse, per il 2024 abbiamo stanziato 10 milioni di euro con l'impegno di investirne di nuove nei prossimi anni e destinarle agli alloggi di risulta. Creeremo un meccanismo tramite un applicativo insieme ai soggetti gestori in modo tale da monitorare l'avanzamento degli interventi che stiamo costruendo per capire precisamente quanti alloggi ristrutturiamo e quanti ne vengono rimessi a disposizione in quanto abbiamo un turn over molto più rapido rispetto a qualche anno fa. Abbiamo identificato 10 milioni nel fondo sviluppo e inclusione e a questi abbiamo aggiunto 19.5 milioni di cofinanziamento regionale, in tutto sono 29.5 milioni che andranno ad edificare nuovi immobili. Abbiamo quindi risorse vecchie e nuove destinate tutte allo stesso scopo". 

Tra i progetti presentati questa mattina ci sono: il progetto LottoTre (realizzato da coop. Alice) e Portinerie di Quartiere (realizzato da Associazione Libertà è partecipazione grazie ad un finanziamento della Regione Toscana) i quali prevedono l’impiego di operatori ed educatori che svolgono un’azione di portierato e contatto con gli abitanti di alcuni complessi condominiali in alcune ore della giornata, per erogare informazioni, orientamento e organizzare piccole azioni comuni, come la pulizia di ambienti, di spazi condivisi ed eventi.

In alcuni casi, questi interventi sono realizzati entro le portinerie esistenti, in altri, in cui non vi erano spazi utilizzabili, sono stati collocati dei container, nei quali sono stati ricavati dei luoghi di incontro. Accanto a questi interventi, tramite  EPP, sono stati organizzati interventi richiesti dai condomini, come pulizie straordinarie del verde condominiale, di cantine, di luoghi in cui l’incuria aveva generato situazioni problematiche.

A questi interventi di portierato, si è aggiunto un progetto realizzato dall’Associazione nucleo di volontariato e protezione civile collegato all’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC), che prevede il contatto con i cittadini e il monitoraggio di alcune zone del territorio.

Oltre a tali progetti, sono stati presentati interventi per incrementare il patrimonio edilizio: grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio infatti, nell’ambito del Progetto Insieme, EPP sta ristrutturando diversi alloggi di grandi dimensioni, da destinare alla graduatoria ERP, per le famiglie più numerose. Il progetto si chiama perciò “tagliati su misura”. EPP presenterà anche nuovi progetti verso l’incremento del patrimonio immobiliare ERP.

L’agenzia Casa il Casolare ha presentato la sua attività svolta con il Protocollo di Intesa con il Comune di Prato e il progetto RigenErPrato, nella sua attuale fase di prosecuzione, mentre l’associazione Auser ha illustrato il progetto “Abitare Solidale” rivolto a creare opportunità di convivenza tra anziani e persone in cerca di un’abitazione. Infine sono stati illustrati anche gli interventi sull’abitare previsti dalla Società della Salute pratese finanziati dal PNRR.

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