Interventi a Figline, la sindaca Bugetti: "Bene che Fratelli d'Italia abbia deciso di occuparsi delle zone alluvionate. Ora mi aspetto un viaggio a Roma per chiedere le risorse che attendiamo da 10 mesi"
“Mi fa molto piacere che i consiglieri comunali di
Fratelli d’Italia abbiano deciso di occuparsi delle zone
alluvionate di Prato. Ora che hanno preso visione degli interventi
da realizzare, auspico che chiedano ai propri parlamentari di
riferimento e al governo, le risorse promesse che ancora stiamo
aspettando per mettere in sicurezza il territorio”. La
sindaca di Prato Ilaria Bugetti commenta così
l’attacco che arriva dall’opposizione al rientro da un
sopralluogo a Figline, uno dei punti più colpiti
dall’alluvione del 2 novembre. “Cocci e Cioni hanno
fatto bene a verificare di persona lo stato dei luoghi –
prosegue Bugetti - Spero che i due consiglieri comunali trovino il
tempo anche per andare a Roma. Dopo il mio insediamento, in
occasione della visita dell’onorevole Erica Mazzetti di Forza
Italia, chiesi l’impegno di tutti i parlamentari per avere
più attenzione da Roma per Prato. Da Fratelli d’Italia
silenzio totale. Questo attivismo a due velocità stona,
soprattutto quando si è la principale forza di governo
perciò li invito a unirsi a noi per chiedere al governo
Meloni di tenere fede agli impegni presi. Hanno ragione entrambi
nel dire che dopo 10 mesi dall’alluvione dei segnali di
attenzione devono essere dati. E’ ciò che facciamo
presente al governo ogni giorno mentre stiamo ultimando le
progettazioni per passare dalle parole ai fatti. Al momento Roma ha
stanziato per tutta la Toscana solo 66 milioni di euro ma il conto
dei danni è di 2 miliardi e 700 milioni di danni. Anche
l’Europa darà una mano alle popolazioni toscane.
L’unico che fa finta che niente sia accaduto è
l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Cocci e Cioni inviino
alla loro leader le foto che hanno scattato al sopralluogo, magari
riescono a convincerla. Noi non ci siamo riusciti al momento.
Confidiamo in loro, ci tengano aggiornati”.
Al momento dalle casse comunali sono usciti oltre 12 milioni
per fronteggiare l'emergenza alluvione ma al momento l'ente ha
ottenuto l'autorizzazione al rimborso, attraverso il fondo
nazionale per l'emergenza, di soli 2.293.000
euro. “Numeri – conclude la sindaca - che dicono
tutto sull’impegno di questo governo per i territori
alluvionati tra cui Figline”.
Al contrario di quanto sostenuto dal gruppo consiliare di
Fratelli d’Italia, gli interventi programmati su Figline sono
numerosi e a buon punto.
Il punto è stato fatto la scorsa settimana
dall’assessore ai lavori pubblici Marco Sapia con gli uffici.
Per il ponte sulla Bardena, nel centro del paese, la progettazione
è in ultimazione e prevederà la sistemazione delle
travi e della campata nonché l’installazione dei guard
rail sul ponte. L’intervento ammonta a 80mila euro.
Quanto al ponte all’inizio di via di Malcantone
è necessario intervenire per migliorare il deflusso del
torrente. Il ponte sarà dunque demolito e ricostruito con un
intervento da 130 mila euro. Da valutare come trattare la condotta
del gas che passa di lì. Entrambi gli interventi devono
essere fatti con la bella stagione perché è vietato
lavorare nell’alveo quando il rischio pioggia è alto.
A settembre il Comune sistemerà la sonda del torrente e il
ciglio della strada dal cimitero alla cassa di espansione
esistente.
Il genio civile inoltre, sta per cominciare una serie di
interventi all’alveo del fiume.
I lavori al cimitero sono finanziati per 350mila euro ed
è prossima la gara. L’intervento al parcheggio invece
era già finanziato ma proprio a causa dell’alluvione
è stato necessario “congelarlo”. La coperta
è corta e per far fronte all’emergenza è stato
necessario fare una scelta. “L’indifferenza del governo
comporta anche questo” chiosa la sindaca Bugetti.
eb
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