Alluvione, la sindaca Bugetti: "In dieci mesi oltre 8 milioni di risorse comunali per interventi di somma urgenza, ripristini e manutenzione straordinaria. Ora il governo faccia la sua parte"
“Ecco cosa abbiamo fatto dall’alluvione a oggi e tutto a spese nostre, senza alcun aiuto dal governo”. Sono le parole della sindaca Ilaria Bugetti mostrando la cartina di Prato con evidenziati gli interventi a cui gli uffici comunali stanno lavorando senza sosta dal 2 novembre. Cartina che nei prossimi giorni sarà pubblicata sul sito del Comune per informare in modo puntuale e trasparente la cittadinanza che per ogni voce potrà trovare specificato importo e stato di avanzamento del progetto.
Da quel terribile giorno a oggi sono state trovate le risorse per mettere in pista una quarantina di interventi tra somme urgenze, ripristini e manutenzione straordinaria. Molti sono già conclusi, altri sono in corso, altri ancora sono a fine progettazione o in fase autorizzativa. In alcuni casi è partita ora la fase di studio per adottare la soluzione tecnica migliore. Ci sono, tra gli altri, i lavori a Figline, quelli al cimitero di Chiesanuova, quelli a Galceti e a Santa Lucia, ossia le zone più colpite dall’alluvione del 2 novembre (elenco dettagliato in allegato).
Tutto questo con risorse del Comune di Prato, oltre 8 milioni di euro. “Chi strumentalizza politicamente con polemiche sterili la giornata di maltempo dell’8 settembre facendo leva sulla paura e sulla rabbia delle persone che dieci mesi fa si sono trovate con l’acqua in casa, non fa un buon servizio alla realtà dei fatti e alla città. – afferma Bugetti – Non accetto che si dica che non abbiamo fatto nulla quando i nostri uffici non si sono fermati neanche un giorno per tornare alla normalità. Questa cartina dimostra il lavoro straordinario che hanno fatto in questi mesi. Un lavoro che merita il rispetto di tutte le forze politiche. Nelle situazioni di difficoltà, non si strumentalizza, si lavora insieme. Per questo rinnovo l’invito a tutti i partiti e ai parlamentari del territorio a unire le forze e a fare pressioni sul governo affinché ci dia le risorse necessarie per realizzare un nuovo e ampio piano di investimenti. Abbiamo bisogno di opere di messa in sicurezza idraulica per circa 140 milioni di euro. Non è pensabile che il Comune possa fare tutto solo con le sue forze”. Al momento le casse comunali hanno speso oltre 12 milioni di euro per i danni provocati dagli allagamenti di novembre ma hanno ottenuto l'autorizzazione al rimborso, attraverso il fondo nazionale per l'emergenza, di soli 2.293.000 euro, ancora non liquidati. “Non ancora liquidati. – sottolinea Bugetti – E c’è una bella differenza tra prometterli e trasferirli”.
Agli interventi del Comune di Prato si devono aggiungere quelli del Genio civile e quelli del Consorzio di bonifica. “Faremo il punto con l’assessora regionale alla Protezione civile e tutela dell’Ambiente Monia Monni che sarà a Prato entro settembre. - ha ricordato Bugetti - Le persone hanno paura ed è comprensibile perché il territorio è fragile e gli interventi richiedono tempo. In più faccio presente che durante la stagione delle piogge ci è fatto divieto di lavorare negli alvei dei fiumi. Le difficoltà operative, quindi, sono tante ma noi ce la stiamo mettendo tutta. Stiamo facendo la nostra parte, chiediamo che lo faccia anche il governo”.
eb
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