28/10/2024 13:19
Ambiente
Il capoluogo tessile risale di 8 posizioni nella classifica delle cittą green
Ecosistema urbano 2024, Prato al terzo posto in Italia per il minor consumo di suolo in rapporto agli abitanti
La città di Prato è al terzo posto in Italia per il
minor consumo di suolo in rapporto agli abitanti e al quarto per
l'uso efficiente del suolo, nonostante la crescita demografica,
preceduta da Latina e Pordenone e seguita da Como e Bologna. Lo
afferma la classifica Ecosistema Urbano di Legambiente, in
collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24ore, sulle
performance ambientali dei 106 capoluoghi di provincia della
penisola. Lo studio si basa sull'analisi di 20 indicatori
distribuiti in 6 aree tematiche: aria, acqua, rifiuti,
mobilità, ambiente urbano ed energia: quest’anno
la città più green per la vivibilità
ambientale urbana è Reggio Emilia, che risale la classifica
passando dal quinto posto dello scorso anno al primo
posto. Prato si piazza a metà classifica,
ottenendo la 57esima posizione in Italia, guadagnando 8 posizioni
rispetto al Rapporto dell'anno scorso. In Toscana fanno meglio solo
Siena, 26esima posizione, e Livorno che si piazza alla 29esima. Tra
le novità dell'indagine di quest'anno vi è il consumo
di suolo, che rimane molto alto nonostante che nella maggior parte
delle città si sia da tempo arrestata la crescita
demografica. Prato su questo aspetto è in controtendenza,
perchè pur essendo una delle poche province a crescere, ha
diminuito il numero di mq per abitante: “È sicuramente
un dato positivo che conferma il nostro impegno per migliorare la
vivibilità dell’ambiente urbano sotto diversi aspetti
- afferma l’Assessore alla Transizione Ecologica Marco
Biagioni - Il consumo di suolo ha per noi un’attenzione
particolare: Prato può essere l’esempio di una
città che continua a crescere, ma in maniera sostenibile con
un vero piano di demineralizzazione, che elimini aree asfaltate
creando nuovi spazi permeabili e verdi. È una delle
strategie di Prato Carbon Neutral, che ha l’ambizioso
obiettivo di unire l’importante sfida contro il cambiamento
climatico alle politiche per la casa, la salute, il benessere, la
mobilità, l’energia e l’impresa. ll
miglioramento che abbiamo avuto in base all'indagine di Legambiente
ci dice due cose: che avere contezza dei dati ci fa capire in che
direzione stiamo andando e che la strada è quella giusta. I
piazzamenti più bassi sono uno stimolo per andare ancora
più veloci”.
cb
820/24
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