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Comune di Prato

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11/11/2024 19:02
Sindaca Bugetti Lavoro Oggi pomeriggio le audizioni in prefettura

Controlli sul lavoro, la sindaca Bugetti alla Commissione parlamentare: "Abbiamo bisogno di pił ispettori. Il Ministero faccia la sua parte"

La proposta della sindaca punta ad affiancare gli ispettori del lavoro a quelli Asl: "In passato ha funzionato ma gli organici vanno rinforzati".

“Più ispettori del lavoro sul territorio in modo da affiancarli agli ispettori Asl e alla Polizia municipale nei controlli quotidiani che il progetto regionale Lavoro sicuro svolge nelle ditte a conduzione cinese”. E’ la richiesta ribadita dalla sindaca di Prato Ilaria Bugetti alla commissione parlamentared'inchiesta sul lavoro presieduta dall'onorevole Chiara Gribaudo che oggi pomeriggio, 11 novembre, ha fatto tappa in prefettura per le audizioni degli amministratori pubblici, delle forze dell’ordine e delle categorie economiche e sociali della città. Riflettori puntati sui controlli sul lavoro di cui lo Stato ha competenza esclusiva. Le risorse umane in forza alla Dtl e al nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro però, sono esigue e insufficienti a fronteggiare la mole di controlli che sarebbe necessaria per combattere o almeno arginare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e dell’evasione contributiva da parte delle aziende del settore del fast fashion. “Alla commissione ho spiegato cosa abbiamo fatto in questi anni per contrastare l’illegalità economica. Da soli o con gli altri enti locali. – spiega Bugetti – La nostra Polizia Municipale partecipa ai controlli interforze e a quelli Asl del progetto regionale Lavoro sicuro che da oltre 10 anni ispeziona a tappeto tutte le aziende cinesi. I risultati ci sono perché gli impianti sono in sicurezza e i dormitori sono pressochè spariti. Andiamo avanti perché non vogliamo e non possiamo abbassare la guardia. Se lo Stato assumesse nuovi ispettori e li ancorasse ad un progetto ad hoc sul territorio che preveda l’affiancamento degli ispettori Asl, riusciremmo ad essere efficaci anche su questo versante. In passato, nella zona del fiorentino, questo tipo di accoppiata ha dato ottimi risultati sia in termini repressivi e preventivi che economici. L’evasione contributiva accertata e le sanzioni pagate per revocare la sospensione delle attività conseguente della massiccia presenza di lavoro irregolare, ci dicono che tale impiego si ripagherebbe da solo, esattamente come è successo per i controlli Asl per i quali la Regione assunse oltre 70 ispettori. Aggiungo che come Comune abbiamo anche uno sportello antisfruttamento con cui collabora anche la Procura e la rete anti tratta. Agisce a valle dello sfruttamento. Per fermarlo a monte abbiamo bisogno dell’intervento dello Stato. Noi quello che potevamo fare lo abbiamo fatto. Ora tocca al ministero dare un segnale chiaro in merito”.

La sindaca Bugetti ha anche voluto rimarcare l’importanza che il contrasto all’illegalità ha per il distretto tessile. “Combattere chi non rispetta le regole e pensa di poter fare affari sulla pelle dei lavoratori significa tutelare chi fa impresa onestamente e investe in qualità ogni giorno, esattamente come fa il nostro distretto da secoli. – conclude Bugetti - Dare al territorio gli strumenti normativi e le risorse umane necessarie per combattere questa piaga significa far del bene alle imprese serie e sane. Pensare di cavarsela solo con proclami e parole senza intervenire, significa invece macchiare irrimediabilmente l’imprenditoria buona che rappresenta la maggior parte del tessuto economico. Mi aspetto serietà dal governo”.

eb

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