Consiglio straordinario sul carcere, votato all'unanimità l'ordine del giorno per richiedere un intervento emergenziale da parte del Governo e della Regione
Nel consiglio comunale straordinario sulla casa circondariale La Dogaia che si è tenuto questa mattina è stata votata all’unanimità la mozione dei gruppi consiliari di maggioranza (Pd, Lista civica La forza del noi, Lista civica Questa è Prato, Sinistra Unita Prato con Bugetti e Movimento 5 Stelle) e dei gruppi consiliari di minoranza (Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, Forza Italia) che impegna la sindaca e la giunta all’istituzione della “Consulta del carcere”.
I gruppi hanno chiesto appunto l’impegno della sindaca e della giunta a istituire formalmente una “Consulta del carcere” come organo consultivo dell’Amministrazione Comunale per permettere a tutte le realtà associative che operano all’interno dell’istituto e interessate al tema di interagire in modo costante e continuo con l’Amministrazione Comunale e con tutte le sue componenti politiche e istituzionali per promuovere iniziative congiunte di inclusione sociale; organizzare momenti di formazione e sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche del carcere e del reinserimento sociale; favorire progetti educativi, lavorativi e sanitari per migliorare le condizioni di vita de detenuti all’interno delle carceri e per incentivare il loro reinserimento.
Tra gli obiettivi anche quello di favorire la collaborazione tra la “Consulta del Carcere” e il carcere stesso, i servizi sociali, le associazioni di volontariato e altre realtà territoriali definendo il regolamento e la composizione della Consulta, che potrebbe includere rappresentanti del Comune, del carcere locale, delle associazioni di volontariato, degli enti di formazione, della ASL, degli istituti scolastici e delle realtà culturali e lavorative del territorio e di incoraggiare la Consulta a collaborare con gli Enti e le Istituzioni nazionali per allineare le iniziative locali con le politiche e le strategie nazionali in materia di reinserimento e inclusione.
E’ stato approvato all'unanimità anche l’ordine del giorno che impegna la Sindaca e la giunta a richiedere un intervento emergenziale da parte del Governo nazionale e della Regione Toscana che possa allentare la densità detentiva, potenziare gli organi di polizia penitenziaria e rivedere allo stato dell’arte le infrastrutture immobiliari tale da garantire sensibili miglioramenti nelle condizioni di reclusione e dell'assistenza sanitaria.
Al consiglio straordinario, richiesto a seguito della drammatica situazione del carcere, dove lo scorso ottobre si è registrato il quarto suicidio dall’inizio dell’anno, sono intervenenuti la garante per i diritti dei detenuti Margherita Michelini, l’assessora regionale al Sociale Serena Spinelli, il consigliere regionale Marco Martini, i deputati EriKa Mazzetti e Marco Furfaro, il presidente della Camera Penale del Tribunale di Prato Federico Febbro, l'avvocato Barbara Mercuri per l'ordine degli avvocati, diversi rappresentanti dell’Asl Toscana Centro, il direttore della Casa circondariale di Prato Vincenzo Tedeschi, il commissario di Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, il responsabile dell’area sanitaria del carcere Vincenzo Machera, la responsabile dell’area educativa del carcere Ilenia Pisanu, ed erano presenti i sindacati di Polizia Penitenziaria e le associazioni che operano a contatto con la casa circondariale oltre adiversi insegnanti degli istituti scolastici cittadini.
"È stato un confronto importante che ha messo il consiglio comunale a conoscenza della difficile condizione del carcere della nostra città. Difficile per chiunque varchi quella soglia: polizia penitenziaria, operatori, personale sanitario, avvocati, associazioni, detenuti. Stiamo parlando del carcere più importante per numero di detenuti e per tipologie di detenzione differenti della Toscana: per questo continuiamo a pretendere attenzione e impegno da parte del Governo - ha affermato il presidente del consiglio comunale Lorenzo Tinagli -.
Il consiglio comunale ha chiesto un impegno al Governo sugli organici di polizia penitenziaria, carente di personale con ripercussioni per l’intera organizzazione dell’istituto di pena, ma si è anche assunto l’impegno di creare una consulta, strumento di partecipazione previsto dal nostro statuto, sul carcere per lavorare assieme alle associazioni e ai professionisti che operano all’interno de La Dogaia e ascoltare le loro istanze".
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