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Comune di Prato

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23/01/2025 12:36
Bartalini Chiara Memoria Da sabato 25 gennaio a luned́ 27 gennaio, giorno della ricorrenza

Giorno della Memoria, tante iniziative per celebrare l'80° anniversario della liberazione di Auschwitz

Ottanta anni fa, il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa varcava i cancelli del campo nazista di Auschwitz scoprendo l'orrore della deportazione e dello sterminio di ebrei, rom e prigionieri politici e militari: sono tante le iniziative organizzate dal Comune di Prato per celebrare il Giorno della Memoria e l'80esimo anniversario di quell'evento drammatico.

Anche Prato ha subito la tragedia della deportazione in seguito allo sciopero generale del 1944, quando centinaia di operai vennero prelevati dalle fabbriche o dalle loro case per essere mandati nei campi di lavoro della Germania nazista: in ricordo di quella terribile pagina di storia l'assessorato alla Memoria del Comune di Prato, in collaborazione con la Fondazione CDSE, il Museo della Deportazione e Resistenza di Figline, il Museo del Tessuto, Anpi e Aned, per sabato 25 gennaio dalle 17 propone l’itinerario di Tipo Tour  "1944 a Prato: fabbriche, deportazioni, libertà". Da piazza Macelli, al Polo Campolmi, a piazza San Marco e San Francesco, fino al Castello, cercando le Pietre d’inciampo, le targhe in ottone realizzate dall'artista berlinese Gunther Demnig che segnano i luoghi precisi degli arresti con i nomi e l'età delle vittime: le fabbriche di Prato custodiscono storie di guerra poco note, di imprenditori e operai in lotta per la causa comune del salvataggio del patrimonio industriale e della tradizione tessile della città. Un particolare itinerario industriale nel Giorno della Memoria per scoprire e ricordare ciò che avvenne nell’ultimo anno di guerra. Storie di privazioni e violenza, storie di solidarietà e salvezza nelle fabbriche pratesi. L'evento è gratuito con prenotazione obbligatoria: tipo@fonderiacultart.it .

"La memoria è uno scuotere continuo e costruttivo di coscienze che va portato avanti ogni giorno - afferma l'assessora alla Memoria Chiara Bartalini - Celebrare la ricorrenza del Giorno della Memoria significa portare avanti la cronaca di un pezzo drammatico di storia affinché non accada mai più. La pace è una scelta, una costruzione che non consente distrazioni e il Giorno della Memoria, che ricorda il tragico sterminio di centinaia di migliaia di persone, è il segno plastico di cosa accade quando le coscienze si sedano, l’immobilità prevale e il senso di fratellanza decade. Guardare nell’abisso di un odio tanto irrazionale ci permette di capire la genesi storica apparsa sottotraccia e la sua celebrazione rappresenta l’invito ad essere costruttori di ponti e non di muri, sotto un cielo che per sua natura non ha confini".

Sempre sabato 25 gennaio alle 18 nel Salone consiliare di Palazzo comunale il concerto del gruppo  Romani Project, viaggio musicale e danze sulla deportazione rom e sinti con Santino Spinelli. L’incontro vede protagonisti i rappresentanti nazionali delle comunità romanès. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Nella ricorrenza del Giorno della Memoria, lunedì 27 gennaio, alle 9:30 in piazza Santa Maria delle Carceri si terrà la deposizione di una corona d'alloro alla lapide posta sulla facciata del Castello dell'Imperatore - dove nel 1944 vennero rinchiusi i prigionieri - in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi di annientamento nazisti. Saranno presenti la sindaca Ilaria Bugetti, il prefetto Michela La Iacona e i rappresentanti della Provincia di Prato, dei Comuni, delle Forze dell'Ordine e delle associazioni combattentistiche e d'arma. Alla celebrazione ufficiale in piazza S.M. delle Carceri prenderanno parte anche gli studenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi, rappresentanti di tutte le scuole secondarie di primo grado della città. Al termine si svolgerà una passeggiata in centro storico, organizzata dalla presidenza del Consiglio comunale "senior" insieme al Museo della Deportazione e Resistenza e Aned, presso le Pietre di inciampo e i luoghi che hanno assunto rilevanza per il tema. 

Infine il  31 gennaio alle ore 10 nel Salone consiliare del Comune di Prato si terrà la conferenza "Memoria europea per il futuro dell'Europa", organizzata dal presidente del Consiglio comunale di Prato Lorenzo Tinagli insieme alla presidente del Consiglio comunale di Montemurlo Federica Palanghi: relatore dell'incontro è Nadir Caruana, dottorando in studi storici presso l'Università degli Studi di Firenze, che si occupa di politiche della memoria europea e collabora con la Casa della storia europea di Bruxelles. L'incontro coinvolgerà alcune classi delle scuole superiori di Prato e Montemurlo: "Ottanta anni fa la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz ha mostrato al mondo l’orrore più crudo del nazifascismo - commenta il presidente Tinagli -  Primo Levi disse:”L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della storia”. Il giorno della memoria ci mette di fronte alla necessità di ricordare, ma soprattutto al dovere di riflettere come comunità e istituzioni su quanto l’odio e il desiderio di prevaricare sugli altri portino soltanto ingiustizia, dolore e orrore".

cb

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