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Comune di Prato

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09/04/2025 12:00
Sindaca Bugetti Urbanistica Ieri l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica da parte della giunta comunale

Con la rigenerazione del polo teatrale del Fabbricone la nuova porta a nord della città connessa al centro

L’investimento è di 17.740.000 euro, di cui 8 finanziati dalla Regione Toscana. Entro il 2026 i progetti esecutivi e le gare di appalto dei lavori, che termineranno nel 2029

Una nuova porta di accesso al cuore della città da nord tra piazza del Mercato Nuovo e il Bisenzio con connessioni urbane e un parco verde da 12mila metri quadrati: è stato approvato ieri dalla giunta comunale il progetto di fattibilità tecnico-economica della riqualificazione del polo teatrale del Fabbricone, il maxi intervento inserito nel documento strategico Next Generation Prato per i fondi PNRR e finanziato attraverso il Programma Fesr 2021-2027 della Regione Toscana Strategie Territoriali in Aree Urbane. L’obiettivo è recuperare e valorizzare spazi urbani da destinare a finalità culturali e sociali e delineare un sistema urbano basato sui poli teatrali della città, costruendo una vera e propria “spina” dei teatri. 

Il progetto è stato illustrato stamani dalla sindaca Ilaria Bugetti, dall’assessore ai Lavori Pubblici Marco Sapia, dall'assessore al Sistema del verde, parchi e transizione ecologica Marco Biagioni e dal gruppo tecnico comunale che lo hanno realizzato, rappresentato dal responsabile dell'Edilizia monumentale Antonio Silvestri, Antonella Cacciato, Massimo Fabbri, Alessandro Pazzaglia e il coordinatore Giacomo Mari . Erano inoltre presenti l'assessore il vicepresidente della Fondazione Teatro Metastasio Gabriele Zampini e il direttore artistico Massimiliano Civica.

Le dimensioni del progetto di rigenerazione del Comune di Prato parlano da sole: quasi 1.000 mq e 7.300 metri cubi per il Fabbricone, oltre 1.600 mq e 9.400 mc tra piano terra ed interrato al Fabbrichino e 12mila metri quadrati di verde. L’investimento totale è di 17.740.000 euro, di cui 8 milioni coperti con i fondi del Programma Regionale FESR 2021-2027 e il resto finanziati dal Comune di Prato mediante fondi propri e accensioni di mutui.

"Quando si parla di cultura si parla anche di spazi ad essa dedicati, di luoghi che devono essere fruiti al meglio dai cittadini e che devono essere attrattivi per mettere in connessione il contenuto con il contenitore - afferma la sindaca Ilaria Bugetti - Questo progetto vuole appunto realizzare questo obiettivo, coniugando la rigenerazione urbanistica degli spazi con la cultura e la storia". E la sindaca anticipa anche un'importante novità: "Anche durante la fase della cantierizzazione e dei lavori lattività teatrale del Metastasio non si fermerà, perchè insieme stiamo progettando di portarla fuori dalle mura del teatro e arrivare nelle frazioni, un modo per articolare la bellezza del teatro in tutto il territorio e avvicinarci ai cittadini". "Si tratta di un progetto di grande valore per la città, che farà acquisire al patrimonio pubblico un’area vicina al centro storico che attualmente ha scarsa identità e che sarà completamente rigenerata - aggiunge l'assessore Marco Sapia - Un ulteriore elemento di valore è rappresentato poi dal fatto che il progett è stato realizzato internamente dal Comune di Prato".  Il progetto di rigenerazione del polo teatrale del Fabbricone ha due elementi di rilievo - fa sapere il presidente del Metastasio Massimo Bressan -  il primo riguarda lo spazio pubblico urbano e il patrimonio immobiliare dell’amministrazione comunale; l’acquisizione dei fabbricati e dei fondi che costituiranno un nuovo parco urbano arricchisce la città di spazio pubblico e di beni collettivi in un’area fortemente urbanizzata, come la parte nord di Prato. Il secondo elemento è invece costituito dalla valorizzazione degli spazi teatrali gestiti dalla Fondazione Teatro Metastasio e, in questo modo, ne rafforza ulteriormente la capacità di produrre ed ospitare spettacoli teatrali, ma anche di organizzare in modo ancora più efficace tutte quelle attività che accompagnano ed integrano la realizzazione di spettacoli, come ad esempio, la formazione, l’ospitalità di compagnie, il coinvolgimento dei cittadini nei progetti inclusivi che la Fondazione promuove".

Ecco nello specifico il progetto.

La cornice prevede l’acquisizione da parte del Comune dei due grandi edifici che saranno destinati a spazi teatrali: il teatro “Fabbricone” che già rappresenta una importante realtà nel panorama culturale, e il “Fabbrichino” che sarà completamente trasformato in un nuovo teatro; gli interventi saranno realizzati all’interno di un’area attualmente degradata e slegata dal resto della città. Tra il mercato all’aperto e il complesso teatrale è prevista la creazione di una grande area verde dove si alterneranno percorsi e spazi di relazione. Più nello specifico verrà demineralizzata parte dell’area attraverso l’eliminazione delle superfici asfaltate, mantenendo il parcheggio a ovest; inoltre ci sarà uno spazio tra il Fabbricone e il Fabbrichino per spettacoli all’aperto. Via Abati sarà a senso unico di marcia con limite di velocità non superiore a 30 km/h.

Tutto il sistema si connetterà alla piazza del mercato costituendo di fatto l’asse di connessione tra area nord e città storica.

Il Nuovo Parco Urbano

La proposta progettuale ha quasi del tutto fatto propri gli stimoli suggeriti dal percorso partecipativo realizzato avviato a settembre 2023 e concluso a gennaio 2024. Nella fasi successive del progetto saranno definite nel dettaglio le funzioni e le destinazioni di ogni porzione che costituisce l’intero lotto. Dal nuovo parco si accederà al polo teatrale, al giardino ex-fabrica e al nuovo bar.

Il Teatro Fabbricone

Il Teatro Fabbricone, fin dal 1974, rappresenta una realtà consolidata nella sfera culturale della città di Prato; Luca Ronconi trasformò un fabbricato industriale del tessuto produttivo pratese, un nuovo spazio dove il teatro d’avanguardia trovava una collocazione nella realtà culturale cittadina fino a diventare uno dei teatri d’avanguardia più famosi a livello internazionale.

Il progetto di fattibilità tecnico-economica vede prevalente la ridefinizione e l’aggiornamento delle strutture, degli impianti e dei presidi antincendio, senza stravolgere l’impostazione generale consolidata dell’edificio. É previsto un nuovo accesso al foyer direttamente collegato con il “grande foyer” situato all’interno del fabbricato attiguo, il Fabbrichino, dove quest’ultimo rappresenta il luogo dedicato all’accoglienza del polo teatrale. Il progetto mantiene comunque l’impostazione realizzata negli anni ’70 con la consulenza di Gae Aulenti, modificandone solo in parte le funzioni e le forme per il nuovo accesso laterale. Il progetto prevede inoltre la riorganizzazione dei servizi igienici aumentandone accessibilità e fruibilità.

_Il Teatro Fabbric hino

Il Teatro Fabbrichino rappresenta la vera sfida progettuale dell’intero polo teatrale. È un edificio a carattere industriale a servizio del vicino polo industriale, uno dei più antichi della città. Il progetto prevede importanti adeguamenti delle strutture, la nuova realizzazione degli impianti e dei presidi antincendio. Il progetto prevede la sostituzione del piccolo spazio teatrale sperimentale con una nuova ampia sala teatrale corredata di camerini e camerone, un nuovo grande foyer e nuovi spazi per la sartoria, la sala prove, le attività di studio e ricerca e un bar. Elemento rilevante dell’intero progetto è il palco teatrale che, tramite una ampia apertura nella parete sud, si apre verso lo spazio esterno scoperto (giardino ex-fabrica) per fungere da palco per le rappresentazioni estive. Il piano interrato dell’edificio è destinato a ospitare magazzini, piccoli laboratori di allestimento, deposito apparecchiature e locali tecnici.

Il cronoprogramma

Entro il 2026 la redazione dei progetti esecutivi e l’indizione delle gare di appalto. I lavori avranno inizio nel 2027 per essere conclusi e rendicontati in tutto il 2029.

Il quadro economico

Gli interventi di Rigenerazione del polo teatrale del Fabbricone e nuove connessioni urbane ammontano ad un investimento totale di 17 milioni e 740mila euro, di cui 6,3 per la riqualificazione del Fabbricone, 7,8 per il Fabbrichino, 3 per il nuovo parco urbano e le infrastrutture e 540mila euro per l’efficientamento energetico del Fabbrichino.

cb

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