Prato District Days, produzione e sostenibilità insieme nei due progetti europei NetZero District e Prato Carbon Neutral
Il secondo giorno del Prato Textile District Days, organizzato dal Tavolo del distretto al Museo del Tessuto di Prato, è stato dedicato ai progetti europei NetZero District e Prato Carbon Neutral, nonché all’ecodisegn delle aziende del distretto. I lavori sono stati aperti dalla sindaca Ilaria Bugetti: “Dopo la grande partecipazione di ieri sul lavoro che stiamo portando avanti per la missione a Bruxelles, oggi entriamo nel vivo delle azioni e dei progetti che mettiamo in campo per potenziare la sostenibilità del nostro distretto. Un lavoro importante per dimostrare a Bruxelles che abbiamo idee, volontà, capacità e praticità per essere un modello europeo sulle politiche che riguardano il tessile riciclato e i distretti green. Questo qualifica il nostro distretto e lo rende davvero competitivo e che vuole presentarsi al mondo con un lavoro che è peculiare ma anche di grande visione”.
Assente il ministro Adolfo Urso che però ha inviato una lettera di saluto ai partecipanti: “Vi ringrazio per il vostro impegno e la vostra passione, che fanno di Prato la capitale dei tessuti e il centro mondiale del tessuto rigenerato: sono sicuro che lavorando insieme, con determinazione e apertura all’innovazione, possiamo costruire un futuro di eccellenza per la città e il settore intero. Grazie”
La mattinata è entrata nel vivo con la presentazione del progetto “NetZero District” e di Prato Carbon Neutral da parte dell’assessore alla Transizione Ecologica del Comune di prato Marco Biagioni. “Per raggiungere la neutralità climatica Prato deve abbattere l’83% di CO2 - ha dichiarato l’assessore Biagioni -. Questo è possibile solo se tutta la città è ingaggiata, rendendo questa transizione accessibile a tutti i cittadini e a tutte le imprese. Misureremo gli effetti delle politiche di efficientamento energetico e di transizione digitale finanziate con i 10 milioni del governo Draghi grazie ai 380 mila euro del progetto NetZero District. Vogliamo dimostrare che la sostenibilità rende le nostre imprese competitive”
A seguire si è svolto un importante confronto fra le Net Zero Cities - Roma, Bergamo, Parma e Prato che fa da capofila - sulle politiche che stanno attuando per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030.
“La forza di questo processo sta nel cambio di mentalità - afferma l’assessora Squittieri -. Ogni manovra o azione viene misurata in termini di sostenibilità e di contribuiti che può dare al processo di decarbonizzazione. Questo ci fa respirare sempre di più aria di concretezza e il legame sempre più forte tra pubblico e privato ci consentirà di proseguire verso un riadattamento del distretto industriale del territorio”.
Tutte le città coinvolte hanno evidenziato il ruolo centrale delle imprese nel processo di transizione ecologica, sottolineando come l’obiettivo di maggior sostenibilità dei processi produttivi possa avvenire non solo a scapito della competitività, ma anzi rafforzandola. Tutte e quattro le città hanno messo in piedi un sistema di collaborazione con imprese private, associazioni e istituti di credito per facilitare il processo e renderlo il più partecipativo possibile.
Al confronto ha partecipato anche il presidente del consorzio Progetto Acqua Fabio Reali, che riunisce 200 imprese utilizzatrici di acqua dell’area pratese, impegnata nella costruzione della fognatura industriale, di cui è in corso il secondo lotto al Macrolotto 2.
L’ambiziosa sfida è arrivare a “consumo zero” di acqua in ambito produttivo. “Questo si ottiene mettendo insieme alla fognatura industriale l’acquedotto industriale, in questo modo riusciremo a ottenere questa situazione di invio e utilizzo dell’acqua. Allo stesso tempo, è necessario un adeguamento agli impianti di depurazione, dal momento che ora non sono in grado di fornire un’acqua totalmente riutilizzabile. Per questo stiamo lavorando con i vertici di Gida e Alia Multiutility. Ci vorrà un po’ do tempo ma sarà un grande risultato in termini di sostenibilità e competitività. Nel frattempo procediamo con i lavori della fognatura industriale. Sono in corso i lavori al Macrolotto 2, dove ci agganceremo all’acquedotto industriale già esistente. Abbiamo realizzato il progetto per il Macrolotto 0, che è la parte più complicata perché è costoso in termini di investimenti e di realizzazione, in quanto attraverserà tutta la città e i suoi sotto servizi. Per rispettare la tempistica dell’accordo di programma con gli enti pubblici dovremo partire con più cantieri contemporaneamente e modificare gli strumenti di finanziamento”.
La mattinata si è chiusa con il confronto tra i progetto di ecodesign di quattro aziende del distretto presentati dai loro sustainability manager. Si tratta della rifinizione Penny, del lanificio Mario Bellucci, della rifinizione Banelli e della rifinizione Santo Stefano. Gli interventi sono stati moderati da Enrico Venturini di Next Technology Tecnotessile.
lf
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