salta la barra


Comune di Prato

 indietro
08/07/2025 10:08
Biblioteca lazzerini Cultura Visitabile alla Lazzerini fino al 23 agosto durante gli orari di apertura della biblioteca

In alto, a Spazzavento. Il riposo di Curzio Malaparte

Una mostra nata da un’idea di Chiara Mannocci e Diletta Pizzicori dell’Associazione “Curzio Malaparte, pratese nel mondo” partendo da un appello alla cittadinanza

Sarà inaugurata venerdì 11 luglio alle 18 nella Galleria espositiva della Lazzerini la mostra In alto, a Spazzavento. Il riposo di Curzio Malaparte. nata da un’idea di Chiara Mannocci e Diletta Pizzicori dell’Associazione Curzio Malaparte, pratese nel mondo con l’obiettivo di raccogliere il materiale storico del 19 luglio '61 tramite un appello alla cittadinanza.

Il 19 luglio 1961 lo scrittore pratese Curzio Malaparte (nato Kurt Erich Suckert a Prato il 9 giugno 1898 e morto alla Clinica Sanatrix di Roma il 19 luglio del 1957) veniva seppellito con tutti gli onori nel Mausoleo sul Monte Le Coste, detto Spazzavento. Dall'arrivo in città la salma era stata custodita nel Cimitero di Chiesanuova, all'interno della Cappella Nocchi, finché il sindaco Roberto Giovannini era riuscito a realizzare il sogno che lo scrittore aveva espresso più volte sul letto di morte e precedentemente in Maledetti Toscani: “avere la tomba lassù, in vetta allo Spazzavento, per poter sollevare il capo ogni tanto e sputare nella gora fredda del tramontano” (cit).

Il monumento, progettato dallo scultore e architetto pratese Italo Gamberini, è una struttura in pietra sobria e priva di orpelli che si fonde con il paesaggio, più simile a un testimone silenzioso che a una tomba celebrativa. Le ultime volontà dello scrittore erano state infatti una sepoltura laica, essenziale e immersa nella natura, in un “mausoleo come me”.

Le tappe di quella memorabile giornata furono la processione lungo le vie del centro gremite per l'ultimo saluto allo scrittore. La salma venne portata a braccia dalla Pubblica Assistenza di Prato – della quale Malaparte stesso era un associato – passando per via Magnolfi, dove era nato. Poi la solenne messa nel Duomo, celebrata dall'allora vescovo Pietro Fiordelli alla presenza dell’amministrazione comunale, di amici, colleghi e tantissimi concittadini; infine la salita a Spazzavento.

Visto il luogo impervio dove Malaparte aveva scelto di riposare, era stata aperta una strada tra la vegetazione in modo che la jeep potesse raggiungere la vetta e così le centinaia di persone.

La tumulazione di Malaparte fu un evento partecipatissimo dalla città documentato dai molti fotografi e giornalisti presenti, dai pochi che possedevano una macchina fotografica o dai semplici cittadini che ne conservarono memoria . La mostra è stata quindi l’occasione per rintracciare i negativi di alcuni degli studi fotografici presenti all'epoca, ma anche incontrare gli eredi di coloro che a Spazzavento erano fieri di esserci saliti, che si erano fatti immortalare elegantemente vestiti sulla cima di un monte in una calda giornata estiva.

In mostra circa quaranta immagini provenienti dagli archivi di privati cittadini, ma anche dal Fondo Fiondi, donato da Fiorenzo Fiondi, uno dei primi sindaci del Comune di Vaiano e conservato alla Fondazione CDSE, dalla Pubblica Assistenza di Prato e dal Fondo Ranfagni, conservato all’Archivio Fotografico Toscano del Comune di Prato. L’allestimento è a cura di Giulia Biagioli.

La mostra resterà visitabile fino al 23 agosto durante gli orari di apertura della biblioteca.

 

Info:
Biblioteca comunale Lazzerini
www.bibliotecalazzerini.prato.it
Tel. 0574 1837800

545/25

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina