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Comune di Prato

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12/09/2025 12:48
Ambiente Secondo incontro in Palazzo comunale del team di lavoro che coinvolge gli Enti che hanno competenza nella prevenzione del rischio idrogeologico

Rischio idrogeologico, lettura dei rischi del territorio e condivisione dei dati: proseguono i lavori per l'elaborazione del Piano-stralcio di Protezione civile

Lettura condivisa dei rischi del territorio per un Piano-stralcio di Protezione civile ed un calendario degli interventi programmati sul fronte della prevenzione del rischio idrogeologico da parte degli Enti competenti, delle varie aziende di servizi e società partecipate con il contributo e l'ascolto dei comitati cittadini e pianificazione delle azioni. E’ il metodo adottato dall’Ufficio speciale promosso dal Commissario Straordinario Claudio Sammartino nell’ambito dell’avvio del procedimento di aggiornamento e revisione del Piano operativo comunale di Protezione civile di Prato. Il primo incontro si era tenuto il 7 agosto nel Salone Consiliare di Palazzo Comunale con la partecipazione del Presidente della Regione e del Capo del Dipartimento della Protezione civile e di altre Autorità. Il Dipartimento di Protezione civile ha partecipato anche al secondo incontro in Palazzo Comunale con suoi rappresentanti, insieme a Giovanni Massini, Direttore Difesa del Suolo e Protezione civile della Regione Toscana; Gaia Checcucci, Segretaria Generale di Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale; Responsabili e rappresentanti del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Alia Plures, Publiacqua, Consiag Servizi Comuni, Dirigenti e Responsabili dei Servizi comunali di Verde, Ambiente, Mobilità e Infrastrutture, oltre al Coordinatore dei volontari di Protezione civile.

“Diversi cittadini e comitati continuano a offrire i loro contributi di idee e la loro collaborazione sul rischio idraulico e idrogeologico, sia le una che l’altra nascenti dall'esperienza, manifestando anche la loro apprensione – ha dichiarato il Commissario Straordinario Claudio Sammartino -. I cittadini si aspettano e sono fiduciosi che le Istituzioni lavorino in prevenzione: è un dato di cui dobbiamo tenere conto avviando questi lavori per un Piano stralcio comunale. La significativa suscettibilità del territorio è quello che fa proporre a tutti gli Enti coinvolti nella prevenzione del rischio idrogeologico di lavorare insieme all’elaborazione di un Piano-stralcio di Protezione Civile mettendo in comune, già nella fase di lettura del territorio comunale e dei suoi rischi, il loro prezioso patrimonio conoscitivo. Enti, Istituzioni e Autorità che hanno, con grande sensibilità, aderito all'invito di lavorare assieme”, ha concluso Sammartino.
Quello che si è insediato in Palazzo Comunale è un vero e proprio Laboratorio, proprio perché vengono condivise, già nella fase preparatoria, le diverse sfaccettature delle conoscenze del territorio da parte delle singole Istituzioni ed Enti. Pertanto verranno condivisi, in questa sede, studi ed elaborazioni, ad esempio mappe e dati, anche informatizzati, relativi alla conformazione urbanistica e alla storia pregressa del territorio, tra l’altro con riferimento alle precipitazioni atmosferiche, nelle sue varie zone. In tale ottica è stato formulato un fitto calendario di lavori in cui ciascun Ente darà il proprio contributo.
In secondo luogo, siccome la stagione delle piogge è già iniziata, nel mentre in cui si lavora al Piano-stralcio, è già al lavoro un team che monitora l'avanzamento degli interventi in corso d’opera e la pianificazione di quelli da fare, affinché "di Protezione Civile si parli quando non sussiste l’emergenza: fare prevenzione non significa solo scrivere una pianificazione per organizzare e indirizzare la prevenzione, il soccorso e l’emergenza, ma leggere i rischi presenti sul territorio anche per realizzare interventi infrastrutturali di breve e medio termine e quelli di manutenzione ai fini della mitigazione del rischio per i cittadini", ha aggiunto il Commissario.

Dal Dipartimento Nazionale e da quello Regionale di Protezione Civile e da Autorità di Bacino è stata espressa la “massima disponibilità” alla condivisione delle conoscenze e delle mappe del territorio in base alle quali definire le zone da considerare per il Piano-stralcio e da monitorare in via prioritaria in ordine alla realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e di pianificazione infrastrutturale di prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico. Le prossime due riunioni del team di lavoro, durante le quali gli Enti che hanno competenza di lettura del rischio sul territorio avranno l’opportunità di mettere in comune tutto il materiale a propria disposizione (inteso principalmente come dati e mappe), sono state calendarizzate a breve distanza l’una dall’altra. Il complesso di questi incontri fornirà una prima lettura dei rischi sul territorio in base alla quale redigere il Piano-stralcio ed anche indirizzare e pianificare gli interventi sul territorio.

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