Rischio idrogeologico, lettura dei rischi del territorio e condivisione dei dati: proseguono i lavori per l'elaborazione del Piano-stralcio di Protezione civile
Lettura condivisa dei rischi del territorio per un
Piano-stralcio di Protezione civile ed un calendario degli
interventi programmati sul fronte della prevenzione del rischio
idrogeologico da parte degli Enti competenti, delle varie aziende
di servizi e società partecipate con il contributo e
l'ascolto dei comitati cittadini e pianificazione delle azioni.
E’ il metodo adottato dall’Ufficio speciale promosso
dal Commissario Straordinario Claudio Sammartino nell’ambito
dell’avvio del procedimento di aggiornamento e revisione del
Piano operativo comunale di Protezione civile di Prato. Il primo
incontro si era tenuto il 7 agosto nel Salone Consiliare di Palazzo
Comunale con la partecipazione del Presidente della Regione e del
Capo del Dipartimento della Protezione civile e di altre
Autorità. Il Dipartimento di Protezione civile ha
partecipato anche al secondo incontro in Palazzo Comunale con suoi
rappresentanti, insieme a Giovanni Massini, Direttore Difesa del
Suolo e Protezione civile della Regione Toscana; Gaia Checcucci,
Segretaria Generale di Autorità di bacino distrettuale
dell’Appennino Settentrionale; Responsabili e rappresentanti
del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Alia Plures,
Publiacqua, Consiag Servizi Comuni, Dirigenti e Responsabili dei
Servizi comunali di Verde, Ambiente, Mobilità e
Infrastrutture, oltre al Coordinatore dei volontari di Protezione
civile.
“Diversi cittadini e comitati continuano a offrire i
loro contributi di idee e la loro collaborazione sul rischio
idraulico e idrogeologico, sia le una che l’altra nascenti
dall'esperienza, manifestando anche la loro apprensione – ha
dichiarato il Commissario Straordinario Claudio Sammartino -. I
cittadini si aspettano e sono fiduciosi che le Istituzioni lavorino
in prevenzione: è un dato di cui dobbiamo tenere conto
avviando questi lavori per un Piano stralcio comunale. La
significativa suscettibilità del territorio è quello
che fa proporre a tutti gli Enti coinvolti nella prevenzione del
rischio idrogeologico di lavorare insieme all’elaborazione di
un Piano-stralcio di Protezione Civile mettendo in comune,
già nella fase di lettura del territorio comunale e dei suoi
rischi, il loro prezioso patrimonio conoscitivo. Enti, Istituzioni
e Autorità che hanno, con grande sensibilità, aderito
all'invito di lavorare assieme”, ha concluso Sammartino.
Quello che si è insediato in Palazzo Comunale
è un vero e proprio Laboratorio, proprio perché
vengono condivise, già nella fase preparatoria, le diverse
sfaccettature delle conoscenze del territorio da parte delle
singole Istituzioni ed Enti. Pertanto verranno condivisi, in questa
sede, studi ed elaborazioni, ad esempio mappe e dati, anche
informatizzati, relativi alla conformazione urbanistica e alla
storia pregressa del territorio, tra l’altro con riferimento
alle precipitazioni atmosferiche, nelle sue varie zone. In tale
ottica è stato formulato un fitto calendario di lavori in
cui ciascun Ente darà il proprio contributo.
In secondo luogo, siccome la stagione delle piogge è
già iniziata, nel mentre in cui si lavora al Piano-stralcio,
è già al lavoro un team che monitora l'avanzamento
degli interventi in corso d’opera e la pianificazione di
quelli da fare, affinché "di Protezione Civile si parli
quando non sussiste l’emergenza: fare prevenzione non
significa solo scrivere una pianificazione per organizzare e
indirizzare la prevenzione, il soccorso e l’emergenza, ma
leggere i rischi presenti sul territorio anche per realizzare
interventi infrastrutturali di breve e medio termine e quelli di
manutenzione ai fini della mitigazione del rischio per i
cittadini", ha aggiunto il Commissario.
Dal Dipartimento Nazionale e da quello Regionale di
Protezione Civile e da Autorità di Bacino è stata
espressa la “massima disponibilità” alla
condivisione delle conoscenze e delle mappe del territorio in base
alle quali definire le zone da considerare per il Piano-stralcio e
da monitorare in via prioritaria in ordine alla realizzazione di
interventi di manutenzione ordinaria e di pianificazione
infrastrutturale di prevenzione del rischio idraulico e
idrogeologico. Le prossime due riunioni del team di lavoro, durante
le quali gli Enti che hanno competenza di lettura del rischio sul
territorio avranno l’opportunità di mettere in comune
tutto il materiale a propria disposizione (inteso principalmente
come dati e mappe), sono state calendarizzate a breve distanza
l’una dall’altra. Il complesso di questi incontri
fornirà una prima lettura dei rischi sul territorio in base
alla quale redigere il Piano-stralcio ed anche indirizzare e
pianificare gli interventi sul territorio.
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